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    Tassotti, Vangioni, Giunti e non solo: Milan, tutti i numeri 21 prima di Chukwueze

    Per alcuni è una fede, per altri uno status-symbol più unico che raro. Il numero di maglia è sinonimo di storia, c’è chi lo eredita e chi lo fa ritirare per renderlo una reliquia. Il 21, nel Milan, è stato di tanti: di grandi difensori come Tassotti, di grandi centrocampisti e centravanti come Pirlo e Ibrahimovic, ma anche di meteore come van Ginkel e Maxi Lopez. Ora toccherà a Samuel Chukwueze rivitalizzarlo dopo il flop di Sergino Dest. LEGGI TUTTO

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    Juve-Real Madrid, le pagelle: Weah il migliore (7), lampi di Chiesa (6,5)

    Brillante Kean (6,5), Szczesny una garanzia (7), Kostic e Miretti ancora in cerca della condizione migliore (5,5)

    Dalla nostra inviata Fabiana Della Valle
    3 agosto

    – orlando (usa)

    La Juventus ha battuto 3-1 il Real Madrid nell’ultimo test americano dei bianconeri, che ora rientreranno in Italia. Il 20 agosto il debutto in campionato con l’Udinese. Ecco i voti della partita di Orlando, vinta grazie ai gol di Kean, Weah e Vlahovic. LEGGI TUTTO

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    La Roma ne fa quattro alla Farense: Belotti in evidenza

    L’ultima amichevole in terra lusitana finisce 4-2 per i giallorossi: a segno anche Pellegrini e Gonçalo Silva

    Si chiude in bellezza il terzo ritiro estivo della Roma in Portogallo. Nell’ultima amichevole programmata durante la fase di preparazione in Algarve, gli uomini di José Mourinho si sono imposti sui padroni di casa della Farense. All’Estadio Sao Luis di Faro i giallorossi vincono 4-2, grazie alle reti di Belotti e Pellegrini, a cui si aggiungono l’autogol di Artur Jorge, propiziato dal Gallo, protagonista di una prova più che positiva considerata anche la traversa piena centrata nel primo tempo (merito della pressione generata dall’imminente arrivo di Marcos Leonardo?) e quello di Gonçalo Silva. Nella ripresa i portoghesi accorciano le distanze sfruttando un autogol del neoromanista Kristensen e nel recupero con un gran gol di Maxuel. 

    primo tempo—  Inizialmente Mourinho si affida al solito 3-5-2 con Mancini, Llorente e Ibanez davanti a Rui Patricio, Celik e Spinazzola sulle fasce, con Cristante, Bove e Pellegrini alle spalle di El Shaarawy e Belotti. La gara si apre subito nel segno della Roma. Dopo un bel tiro di Spinazzola da fuori area, il vantaggio arriva al 3’ grazie a un autogol di Artur Jorge causato da un cross di Belotti dalla fascia destra. I portoghesi faticano a contenere l’impeto giallorosso: prima è El Shaarawy a sfiorare il gol con un destro a giro bloccato dal portiere Velho, poco dopo invece è Belotti a impensierire la difesa lusitana con un destro al volo su cross di Spinazzola che manca di poco la porta. Il primo (ed unico) squillo della Farense si registra al 18’ con un’incornata di Duarte neutralizzata da Rui Patricio. La Roma resta comunque in pieno possesso del gioco e al 33’ raddoppia con Belotti che sfrutta al meglio una ribattuta su una mezza rovesciata di El Shaarawy respinta da Velho. Sei minuti più tardi è ancora il Gallo – servito da Pellegrini – a sfiorare la doppietta con un destro che si stampa sulla traversa. A segnare il gol del 3-0 al 42’ invece è il capitano giallorosso bravo a controllare in area di rigore un lancio di Mancini e a battere il portiere con il destro. 

    secondo tempo—  Nella riprese Mourinho manda in campo Svilar, Kristensen, Dybala e Aouar al posto di Rui Patricio, Celik, Bove ed El Shaarawy (la Farense invece rivoluziona la squadra con dieci cambi). La Joya si fa subito notare con un tiro di sinistro parato in due tempi. Le sostituzioni dei portoghesi sembrano funzionare, considerato che dopo 45 minuti d’inferno, la squadra di Faisca prende coraggio arginando il gioco della Roma. Nel frattempo lo Special One – al 62’ – inserisce Smalling, Karsdorp, Ndicka, Zalewski e Pagano richiamando in panchina Spinazzola, Ibanez, Llorente, Cristante e Belotti (con Dybala che diventa unica punta). Mentre i giallorossi si riorganizzano dopo i cambi, al 67’ la Farense accorcia le distanze grazie a un autogol di Kristensen che di destro spedisce alle spalle di Svilar un cross di Rui Costa. Nel finale da segnalare la bella occasione di Aouar: a negare il 4-1 è il portiere Carvalho bravo ad intercettare un gran destro del francese. Al 90’ invece i giallorossi trovano un’altra rete, anche questa su autogol: stavolta il “colpevole” è Silva che devia in porta il lancio di Zalewski. All’ultimo minuto di recupero un gran destro da fuori di Maxuel batte il neoentrato Boer e fissa il risultato sul 4-2. Al termine del match la squadra ha lasciato lo stadio per rientrare subito in Italia. Quanto all’assenza di Matic, che oltre all’amichevole non ha partecipato agli ultimi due allenamenti con il resto del gruppo, non si tratta di un problema fisico, ma di normale gestione dei carichi di lavoro. LEGGI TUTTO

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    Osimhen si ferma, Garcia mischia le carte: Napoli-Girona 1-1, in gol Simeone

    Per il nigeriano affaticamento muscolare, il tecnico dà spazio a tutti (Lozano in campo 45′) e azzurri sotto per un errore di Ostigard, poi il pari e la vittoria ai rigori

    Dal nostro inviato Vincenzo D’Angelo
    2 agosto

    – castel di sangro (aq) 

    Un’ora di Napoli sperimentale, negli uomini e nel sistema di gioco. Poi ritorno al passato, con gran parte dei titolari in campo per l’arrembaggio finale. Il Napoli pareggia 1-1 col Girona – vincendo poi ai calci di rigore per 4-2 – la sua uscita internazionale del ritiro di Castel di Sangro, dove Garcia mischia completamente le carte. Il neotecnico azzurro parte col 4-4-2 imbottito di riserva e giovani, con Ostigard-Juan Jesus coppia centrale, Elmas centrocampista centrale e Simeone terminale offensivo. E proprio grazie al Cholito trova il pareggio in chiusura di primo tempo su calcio di rigore, dopo atterramento in area su Folorunsho. Prima, gli spagnoli avevano trovato il vantaggio al 13’ grazie a uno sciagurato retropassaggio di Ostigard, che ha aperto a Stuani l’autostrada per la porta. 

    luci e ombre—   Non ha partecipato al test Osimhen, rimasto a bordocampo in ciabatte per tutto il tempo. Per il centravanti nigeriano piccolo affaticamento muscolare e zero rischi. Per il resto, buono l’impatto nel primo tempo di Folorunsho, mentre Lozano – il cui passaggio a Los Angeles sembra ormai saltato – è stato l’unico a uscire dopo 45’: il messicano ha provato un paio di conclusioni sbilenche dalla distanza, è partito seconda punta ma poi si è piazzato largo a sinistra nel tridente, dove solitamente agisce Kvara. Nella ripresa il Napoli ha sprecato un paio di buone occasioni con Zerbin e Zedadka, poi con i titolari non è riuscito a portare a casa la vittoria. Almeno nei 90’: l’epilogo ai rigori ha premiato poi gli azzurri di Garcia, con reti di Raspadori, Anguissa e Zielinski, mentre Meret ne ha parati due. LEGGI TUTTO

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    Inter, oggi è il giorno di Samardzic. E come portiere è stato offerto Bento Krepski

    Prevista ormai a ore la chiusura per il talento dell’Udinese, con Fabbian verso il Friuli. E in attesa di Sommer spunta il brasiliano

    In casa Inter è già partito il countdown per l’S-Day, il giorno di Lazar Samardzic, la nuova mezzala offensiva di Simone Inzaghi. L’affare è ormai ai dettagli, tant’è che oggi – 3 agosto – è prevista la chiusura definitiva dell’operazione. Ai friulani andrà Giovanni Fabbian, classe 2003 reduce da una stagione da 8 gol alla Reggina in Serie B e valutato 4,5 milioni. Si parla di un affare da circa 22,5 milioni così divisi: 16 per l’obbligo di riscatto a fine stagione, 2 di bonus e il cartellino di Fabbian, che vale come una sorta di garanzia per il prestito oneroso. Si conta di far arrivare il giocatore a Milano già venerdì, quindi ci siamo. Samardzic, 21 anni, ha segnato 7 gol nelle ultime due stagioni.

    tra i pali—  In attesa di capire il destino di Yann Sommer, portiere svizzero del Bayern e obiettivo numero uno per la porta nerazzurra, ai piani alti dell’Inter è stato offerto Bento Matheus Krepski, portiere brasiliano dell’Atletico Paranaense. Nato a Curitiba, nello Stato del Paranà, Bento ha 24 anni e arriva da una stagione da titolarissimo con 44 partite (45 gol subiti, 18 clean sheet). Al momento è soltanto un’ipotesi. Il giocatore, in scadenza di contratto nel 2026, è stato offerto all’Inter nelle ultime ore. Da capire come si evolverà la situazione. La priorità resta sempre Yann Sommer.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, trattenere Osimhen è una prova di forza

    Il rinnovo del miglior giocatore della Serie A conferma la solidità e le ambizioni del club scudettato di De Laurentiis

    Il rinnovo del contratto di Osimhen, quando avverrà (c’è ottimismo), a cifre che riconoscono l’importanza del miglior giocatore della Serie A e che assicurano – quando sarà, ci auguriamo: mai – un finale comunque appagante per tutti a questa storia (con la clausola che medierà fra valore di mercato e stipendio stesso), è una notizia notevole. Era un adeguamento doveroso ma non urgente. È una vicenda che sta procedendo in un contorno sereno, non esasperato.  LEGGI TUTTO