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    Lazio, enigma Sow: lo svizzero continua a prendere tempo. Si valuta il piano B

    Dopo aver chiuso da giorni l’accordo con l’Eintracht, il club biancoceleste aspetta la risposta del giocatore. Un silenzio che insospettisce

    L’enigma Sow continua. La Lazio non ha ancora ricevuto una risposta dal centrocampista svizzero dopo aver già da giorni chiuso l’accordo con il suo club, l’Eintracht Francoforte (15 milioni la cifra pattuita per il cartellino del giocatore). In realtà l’accordo era stato trovato pure con Sow, o meglio con i suoi agenti (quinquennale da 2,5 milioni a stagione, bonus compresi), ma lo svizzero continua a prendere tempo. Ufficialmente ha fatto sapere che prima di accettare il trasferimento alla Lazio vuole valutare delle questioni di carattere personale. Per motivi familiari preferirebbe restare in Germania, ma sta cercando di capire se questi problemi sono risolvibili. Col passare dei giorni, però, il sospetto che ci sia qualcos’altro aumenta. In particolare pesano le voci di manovre del Siviglia sul giocatore. Il club spagnolo non ha fatto alcun passo ufficiale, anche perché in questo momento è impossibilitato ad operare sul mercato (deve prima cedere qualche giocatore), però si sarebbe mosso a fari spenti su Sow, di qui i suoi tentennamenti. 

    cambio di strategia—  La Lazio non ha ancora ritirato la proposta, ma è chiaro che l’atteggiamento dello svizzero stia cominciando a dare fastidio. Anche perché i soldi messi sul tavolo non sono pochi ed ancor di più perché Maurizio Sarri ha dato un sì sofferto al suo acquisto. Viste queste premesse e visto che il giocatore continua a nicchiare, un cambio di strategia sembra imminente dalle parti di Formello, con la possibilità concreta che la società biancoceleste torni sull’uruguaiano Torreira (Galatasaray). La decisione definitiva sarà presa questa sera nel vertice tra il presidente Lotito e l’allenatore Sarri. L’incontro servirà a pianificare le prossime mosse di mercato, a sciogliere alcuni dubbi (quello su Sow, in particolare) e più in generale a cercare di uscire dall’impasse in cui si trova la Lazio. Che ha finora effettuato un solo acquisto (l’attaccante Castellanos). Ne servono altri quattro (un attaccante esterno, due centrocampisti e un terzino sinistro). Sull’arrivo di questi quattro rinforzi Sarri è intransigente. Sui nomi con cui riempire le caselle finora c’è stato ampio disaccordo tra club e tecnico. Il vertice di questa sera servirà proprio ad appianare le divergenze. LEGGI TUTTO

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    Inter, ufficiale la seconda maglia per il 2023-2024: contro il Psg la presentazione in campo

    Il club nerazzurro ha già messo in vendita il kit Nike da trasferta per la stagione in arrivo: domina il classico bianco, arricchito da una banda obliqua nerazzurra. Via la montagna dallo sponsor principale

    Il tradizionale bianco da trasferta, certo, ma anche una particolare banda obliqua nerazzurra e una variazione grafica allo sponsor di maglia che rende originale la nuova divisa da trasferta dell’Inter. Il club di viale della Liberazione ha ufficializzato il kit Nike da trasferta che la squadra di Simone Inzaghi indosserà per tutto il 2023-2024. Alessandro Bastoni, Hakan Calhanoglu e Federico Dimarco sono stati scelti come testimonial per la prima squadra maschile, mentre Lisa Alborghetti, Chiara Robustellini e Frederikke Thorgersen sono le calciatrici che hanno posato nello shooting per quella femminile.

    Seconda pelle—  Le particolarità della nuova maglia da trasferta dell’Inter sono diverse, ma due caratteristiche spiccano più di tutte. Uno è il design con cui la banda obliqua si “infrange” sullo sponsor centrale Paramount+ con un effetto “pixel” e scambiando poi il nero con l’azzurro e viceversa, mentre il secondo è la sparizione – rispetto alla divisa di casa – della montagna alle spalle del nome della piattaforma streaming. Il kit firmato Nike è già disponibile all’acquisto sui canonici canali di vendita ufficiale del club e sarà presentato in campo domani a Tokyo in occasione dell’amichevole Inter-Paris Saint-Germain. LEGGI TUTTO

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    Mourinho “riacquista” Dybala: oggi scade la clausola

    L’accordo con la Roma prevede che entro il 31 luglio l’argentino possa liberarsi alla cifra pattuita. La Joya resterà in giallorosso almeno un’altra stagione

    Se il 24 dicembre sono i bambini ad attendere con ansia la mezzanotte per scartare i regali di Natale, per tanti romanisti il rintocco più atteso arriverà stanotte. Tra meno di 24 ore infatti la clausola rescissoria presente sul contratto di Paulo Dybala perderà efficacia, almeno per l’attuale sessione di mercato. L’accordo sottoscritto l’anno scorso tra l’argentino e la Roma prevede per il giocatore la possibilità di cambiare squadra nel caso in cui un altro club – dopo aver trovato un’intesa con la Joya – sia disposto a mettere sul piatto la cifra pattuita un anno fa da Tiago Pinto e il procuratore Jorge Antun (20 milioni per l’Italia e 12 per l’estero). Una clausola resasi indispensabile per convincere l’attuale numero 21 ad accettare il trasferimento nella Capitale. Per cautelarsi da brutte sorprese a pochi giorni dall’inizio della stagione però, il gm giallorosso ha limitato la validità di questo vincolo ai mesi di giugno e luglio durante la sessione estiva. Ciò vuol dire che dalla mezzanotte di oggi il rischio di vedere arrivare un top club europeo disposto ad ingaggiare Paulo, sarà soltanto un ricordo. Una notizia positiva per la dirigenza di Trigoria e per José Mourinho, che in attesa di rinforzi per il centrocampo e l’attacco può consolarsi almeno sulla sicurezza Dybala. 

    contratto rimandato—  Da domani dunque la Roma avrà la certezza di affrontare la terza stagione dell’era Mou con Dybala al centro del progetto. Per annullare l’effetto della clausola anche in futuro però, sarà necessario rivedere le condizioni dell’accordo con la Joya firmando un nuovo contratto. Una situazione ben chiara ai vertici del Fulvio Bernardini, ma che per ora non rappresenta la priorità assoluta del club. Fino a fine mercato la questione più urgente da risolvere resta quella di reperire un centravanti in grado di sostituire Abraham (un “attaccante da 20 gol”, come indicato da Mourinho sulla lavagna nello spogliatoio giallorosso), oltre ad un nuovo rinforzo a centrocampo. In più al gm dell’area sportiva resta da completare l’opera di sfoltimento degli esuberi (manca solo Villar) e magari piazzare un elemento di spessore della rosa dello Special One che servirebbe a mettere in cassa risorse preziose proprio per accelerare le operazioni in entrata. Una volta portata a termine la missione, a Trigoria si inizierà a lavorare concretamente sulla questione Dybala. Nonostante i contatti tra la Roma e l’entourage di Paulo continuino ad essere costanti, il tema rinnovo verrà affrontato soltanto a mercato chiuso. Merito del giocatore che non ha mai nascosto di aver trovato nella Capitale un ambiente ideale e per questo non ha mai forzato la mano sfruttando il discorso clausola. Ciò non toglie che a settembre la trattativa per raggiungere una nuova intesa diventerà uno dei temi più caldi. Per arrivare alla fumata bianca, i Friedkin dovranno riconoscere a Dybala un leggero aumento di ingaggio rispetto ai 6 milioni percepiti attualmente dal giocatore (cifra maturata grazie ai bonus scattati nella scorsa stagione). Entrambe le parti vivono la situazione con serenità, consce di quanto un nuovo contratto gioverebbe a club e giocatore. Adesso c’è sola da aspettare settembre e il tanto atteso appuntamento tra Pinto e l’entourage di Paulo. LEGGI TUTTO

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    Napoli, tra Danso e Mavropanos adesso rispunta Sutalo

    Viste le difficoltà nella corsa all’austriaco e al greco, prende corpo la pista che porta al croato

    Dal nostro inviato Vincenzo D’Angelo
    31 luglio

    – castel di sangro (L’AQUILA)

    Volere non fa sempre rima con potere. È la storia del momento del Napoli, ancora in attesa del nuovo centrale di difesa. Situazione in divenire, che il presidente Aurelio De Laurentiis vorrebbe risolvere entro la fine del ritiro di Castel di Sangro ma che a oggi continua a rivelarsi una strada impervia e ricca di trappole. I profili sono stati individuati da tempo, ma poi – quando c’è da trattare – riemergono i soliti problemi. Il Napoli ha incassato oltre 50 milioni dalla cessione di Kim al Bayern, così i club con cui gli azzurri si interfacciano alla ricerca del nuovo difensore giocano al rialzo. Continuo. Si è partiti con Kilman, che il Wolverhampton valuta 40 milioni, per passare poi a Danso, il preferito di Rudi Garcia. Ma per il centrale austriaco il Lens ha prima avanzato una richiesta di 35 milioni, poi è tornato sui suoi passi, dichiarandolo incedibile. Bluff? Può darsi, ma intanto il Napoli ha attivato i contatti con lo Stoccarda per Mavropanos, gigante greco valutato comunque 25 milioni. 

    pista croata—  Il Napoli ha ringraziato ed è tornato a riflettere, cercando soluzioni più economiche, magari qualcuno che abbia già conosciuto in passato la Serie A. E l’ultima idea riporta a Josip Sutalo, 23enne croato della Dinamo Zagabria. Sutalo ha meno fisicità degli altri, è meno abituato ad aggredire l’attaccante alle spalle, a “montargli addosso” come diceva Spalletti. Ma con Garcia servono altre caratteristiche, magari proprio l’eleganza e l’abitudine a palleggiare di Sutalo, ragazzone comunque tosto, difficile da superare. La Dinamo ha rispedito al mittente l’offerta da 15 milioni dell’Ajax, ma almeno ha scoperto un po’ le carte. Il Napoli sa che dovrà offrire di più – magari 20 – per iniziare il dialogo. Garcia intanto aspetta, apparentemente senza grossa ansia ma in fondo è il primo che vorrebbe risolvere al più presto il rebus difensore. Il campionato si avvicina, il Napoli deve trovare l’erede del miglior difensore dell’ultima Serie A. Missione complessa che Garcia spera non diventi impossibile. LEGGI TUTTO

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    Lazio, rompicapo Sarri: le mosse tattiche per sostituire Milinkovic

    Meno gol, assist e incursioni. Aspettando il mercato,  il sostituto ora è Vecino. Ma serviranno nuovi equilibri

    Nessuno si nasconde che oggi la Lazio sia più debole, neanche Lotito e Sarri che però sono in disaccordo su come intervenire. Il problema è che se n’è andato Milinkovic-Savic, mezzala moderna, uno dei top mondiali nel ruolo. Sostituirlo non sarà facile, cominciando dai gol. In otto stagioni il serbo ne ha segnati 57, una media di 7 a stagione con un picco di 12: cifre notevoli per un centrocampista. Gol oltretutto diversi: 17 di testa, 7 su punizione.  LEGGI TUTTO