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    Roma, Pisilli in ritiro con la prima squadra: “Un sogno, Matic mi aiuta molto. E Dybala…”

    La Roma prosegue ad Albufeira la preparazione alla prossima stagione. Negli ultimi dieci minuti dell’amichevole vinta 4-0 dai giallorossi sull’Estrela Amadora si è visto anche il giovanissimo Niccolò Pisilli: il classe 2004 sta svolgendo il ritiro in Portogallo con la prima squadra su richiesta di Mourinho. Ecco le sue parole nell’intervista del nostro inviato Andrea Pugliese LEGGI TUTTO

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    Roma, è subito Dybala show: doppietta e 4-0 all’Estrela Amadora

    Dal nostro inviato Andrea Pugliese
    29 luglio

    – ALBUFEIRA (PORTOGALLO)

    Una doppietta di Dybala per sbloccare la partita, poi le reti di Lllorente e Bove a chiudere i conti. La Roma supera per 4-0 l’Estrela Amadora nel secondo test portoghese, prova la formula-fantasia (Aouar, Pellegrini e Dybala in campo tutti insieme) e aspetta un centravanti per risolvere qualche problema offensivo. Tanto che Mou inizia senza Belotti, schierato poi nella ripresa (a conti fatti buona la prova del Gallo). 

    decide paulo—  Mourinho si ritrova così davanti la squadra dove ha iniziato di fatto ad allenare davvero, con 4 anni da vice ad inizio anni Novanta. Mancini resta a riposo per la frattura al setto nasale e davanti Mou decide di giocare con l’attacco veloce, El Shaarawy e Dybala, senza punti di riferimento (Belotti). La Roma ci mette un po’ a carburare dal punto di vista offensivo, anche se la squadra è spesso aggressiva sui portatori di palla avversari. Le mezzali si alzano e si abbassano a seconda delle situazioni tattiche e dietro si prova spesso la costruzione dal basso, con i centrali in verticale proprio con Aouar e Pellegrini. Cristante in regia regala 2-3 palloni buoni, tra cui quello con cui Dybala al sesto colpisce il palo. L’Estrela Amadora, invece, ci mette tanta voglia, ma anche molti errori individuali. El Shaarawy ha un paio di palloni buoni ma li spreca, Zalewski ci prova dopo un affondo centrale, poi è Mansur a non sfruttare l’unico svarione difensivo di Smalling, mentre Joao Reis di testa spedisce alto. Ed allora nel finale di partita ci pensa ancora Dybala a cambiare le carte in tavola, con due gol in tre minuti: prima uno scavetto su errore di Miguel (retropassaggio sbagliato), poi un’altra delizia al termine di una bella combinazione Pellegrini-Aouar, con assist morbido per l’argentino.

    la ripresa—  Poi Mou decide di mandare dentro Belotti, provando per 15 minuti il 3-4-2-1, per poi tornare fare subito retromarcia. Il Gallo spreca subito un’occasione propizia, Spinazzola calcia alto da buona posizione, poi la Roma va a segno altre due volte: prima con Llorente su un bel pallone lavorato proprio da Belotti, poi con Bove su assist di Pagano (ma anche qui c’è lo zampino del Gallo). Nel finale c’è anche una buona occasione per Pagano, ma il suo tiro è parato da Antonio Filipe. Prossima tappa l’amichevole del 2 agosto contro la Farense, prima di tornare poi a Roma. LEGGI TUTTO

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    Marassi in festa per l’esordio di Retegui: Monaco battuto 1-0

    Un rigore di Gudmundsson nel primo tempo regala al Grifone la vittoria in amichevole sui francesi. Il bomber azzurro ha debuttato davanti al suo nuovo pubblico

    Una notte da Re(tegui). Festa genoana per il debutto in maglia rossoblù dell’attaccante italo-argentino, arrivato solo quattro giorni fa a Genova e in campo stasera nella ripresa nell’amichevole contro il Monaco (1-0 per il Grifone, gol di Gudmundsson su rigore al 16’ del primo tempo). Un entusiasmo senza fine per l’italo-argentino da parte dei dodicimila genoani sugli spalti, in un clima di festa e di grande attesa per la prima gara genoana dell’attaccante della Nazionale di Mancini. Una notte speciale in cui è stato dato l’annuncio del superamento di quota ventiduemila tessere, in una campagna che dall’arrivo di Retegui sta viaggiando a oltre mille nuovi abbonamenti al giorno. Per l’esattezza, quattromila nelle ultime settantadue ore. 

    ecco mateo—  Retegui si è presentato in campo per il riscaldamento con la mano sinistra fasciata a causa di un leggero infortunio, entrando in campo a inizio ripresa accolto da un boato al posto di Puscas, prima in coppia con Gudmindsson e poi nel finale con Coda. Gli sono bastati sei secondi per provare a rubare palla a Majecki, portiere del Monaco e tentare un gol impossibile, in una prestazione che ne ha confermato la grande condizione e solidità fisica, anche se l’intesa con l’islandese è ovviamente da affinare, considerando che il nuovo arrivato è già in una condizione ottimale. LEGGI TUTTO

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    Cagliari, è Luvumbo-show: entra e fa una tripletta alla Juve Next Gen in 19 minuti!

    Il giovane attaccante angolano si prende la scena nell’amichevole contro i bianconeri. Ottime indicazioni per Ranieri in vista del campionato

    Dal nostro inviato Francesco Velluzzi
    29 luglio

    – Saint Vincent

    Una perla di Zito Luvumbo al 26’ del secondo tempo. Palla sul destro, spostata sul sinistro e gran tiro dentro l’area. E un colpo di testa facile facile al 38’ su lancio di Nicholas Viola per il bis. Un colpo da biliardo di destro, da attaccante vero al 45’. Tris, fantastico tris. Le sue fiammate hanno mandato in estasi il pubblico del Perucca di Saint Vincent, accorso numeroso per l’amichevole tra il Cagliari, in ritiro qui e la Juve Next Gen allenata dall’ex rossoblù Massimo Brambilla e assistita da parte del suo stato maggiore in tribuna, con l’acquisto perfezionato dall’Udinese Martin Palumbo. Così il Cagliari dell’osannato Claudio Ranieri ha battuto (3-0) i bianconeri che nel primo tempo hanno retto bene, poi hanno subito i colpi e la velocità del ventunenne angolano, schierato da prima punta. Se l’inizio è questo ne sentiremo parlare presto. Sugli spalti 1300 tifosi, molti cagliaritani con tanto di bandiere. A dimostrazione che il ritorno in serie A ha scatenato un entusiasmo contagioso. Sono in tanti i sostenitori dei sardi, molti residenti nel nord Italia che sono venuti a coccolare la squadra in una Saint Vincent che si gode questo mini boom turistico. Lo stand dei prodotti sardi dell’immancabile Lallo Pili è stato letteralmente preso d’assalto, così come il van Eye che vende il materiale tecnico della squadra. Tutto il corso è tappezzato di bandierine che danno il benvenuto al Cagliari. Che potrebbe chiudere un accordo per tre anni di ritiro estivo qui.

    la partita—  Dopo gli scambi di doni e i saluti tra autorità, ecco la partita diretta da Matteo Gualtieri. Ranieri ha proposto una formazione col 4-2-3-1, segno che davanti manca qualcosa perché Shomurodov non è ancora pronto, Lapadula starà fuori tre mesi, gli altri attaccanti devono arrivare. Così davanti al portiere Radunovic, si sono sistemati Zappa, Dossena, Obert e il nuovo acquisto Augello, in mediana Makoumbou e il sardo Deiola, nel tridente dietro Pavoletti, Oristano, Sulemana e Azzi, Il Cagliari ha spinto, Azzi ha dimostrato di esser più offensivo che difensivo, Oristano ha mostrato buoni spunti e Augello è sembrato già in condizione Dietro la squadra sarda è sembrata sicura. Davanti è mancato l’acuto pur con buone verticalizzazioni e accelerazioni. Ma Pavoletti in 60 minuti di palloni ne ha visti pochi e il 3-5-2- della Juve ha ben retto l’urto e a dimostrato di essere già a bon punto. Brambilla che ha presentato una squadra molto quadrata, ha cambiato nove undicesimi dopo l’intervallo, Ranieri ha aspettato altri 15’ della ripresa per fare i cambi. Ma tra questi c’era Luvumbo che ci ha messo poco per cambiare la partita e farla vincere al suo Cagliari. In 19 minuti uno, due tre…. Un tris che ha incantato i tifosi che così hanno già il loro idolo estivo: Zito. LEGGI TUTTO