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    Pace tra Juve e Uefa: ora c’è un vantaggio per lo scudetto

    La società colpita nelle tasche, tra multa e mancati introiti. Ma può rilanciarsi in campionato. Primi test interessanti

    Punto e a capo, la Juventus può voltare pagina grazie a un discreto “patteggiamento” con l’Uefa. La Juve ha barattato l’uscita dal bunker della Superlega con la squalifica per un anno dalle coppe europee e con 10 milioni di multa più altri 10 di “condizionale”. È un’interpretazione un po’ dietrologica, ma realistica, della sentenza Uefa di ieri sera. Sul banco degli imputati del tribunale calcistico europeo sedeva la nuova Juve, senza più Andrea Agnelli né i manager e i dirigenti a lui collegati, da Arrivabene a Nedved. Formalmente la Juve doveva rispondere della condanna da parte della giustizia sportiva italiana nel caso plusvalenze, della violazione del fairplay finanziario e di altre infrazioni. Sul processo aleggiava però l’adesione di Andrea Agnelli al piano Superlega, il fallito tentativo di golpe ai vertici del calcio europeo. Aleksander Ceferin, presidente dell’Uefa, chiedeva alla Juve di abbandonare la Superlega in via definitiva, senza tentennamenti. E la nuova Juve, con Gianluca Ferrero presidente e Maurizio Scanavino amministratore delegato, lo ha fatto, il 13 luglio ha annunciato con un comunicato “di aver iniziato la procedura di uscita dal progetto”.  LEGGI TUTTO

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    Juve, tutte le tappe delle inchieste e i procedimenti in corso

    La Procura Figc apre un fascicolo su una serie di plusvalenze degli ultimi due anni dopo una verifica ispettiva della Consob sulle società quotate in Borsa. In totale sono 62 le operazioni segnalate. La Covisoc pone l’attenzione sulla possibilità che i club ipervalutino alcuni giocatori a bilancio. Nel mirino alcuni scambi operati dalla Juve, a partire dallo scambio Pjanic-Arthur col Barcellona LEGGI TUTTO

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    Ferrero: “Siamo dispiaciuti, ma con la rinuncia all’appello vogliamo chiudere qui la questione”

    Il presidente della Juve: “Nonostante questa sofferta decisione possiamo adesso affrontare la nuova stagione guardando il campo e non i tribunali sportivi. Adesso testa al Campionato e alla Coppa Italia: ci impegneremo al massimo per dare ai nostri tifosi le più grandi soddisfazioni”

    Dopo lo stop di un anno dalle competizioni europee e la multa di 20 milioni di uro, la Juventus “pur continuando a ritenere inconsistenti le asserite violazioni e corretto il proprio operato, ha dichiarato di accettare la decisione rinunciando a proporre appello, escludendo espressamente, e lo UEFA CFCB prendendone nota, che questo possa costituire ammissione di qualsiasi responsabilità a proprio carico”. 

    REAZIONE—  “Siamo dispiaciuti per la decisione del UEFA Club Financial Control Body. Non condividiamo l’interpretazione che è stata data delle nostre tesi difensive e restiamo fermamente convinti della correttezza del nostro operato e della fondatezza delle nostre argomentazioni – le parole del presidente bianconero Gianluca Ferrero -. Tuttavia, abbiamo deciso di non presentare appello contro questo giudizio. Questa decisione è in linea con quella presa lo scorso maggio nell’ambito dei contenziosi con la FIGC. Come in quel caso, preferiamo mettere fine al periodo delle incertezze e assicurare ai nostri stakeholders interni ed esterni la totale visibilità e certezza sulla partecipazione del club alle future competizioni internazionali. Andare in appello ed eventualmente in altri gradi di giudizio, incerti negli esiti e nei tempi, aumenterebbe l’incertezza rispetto alla nostra eventuale partecipazione alla UEFA Champions League 2024/25. Vogliamo invece che la prima squadra, i nostri tifosi, i nostri sponsor, fornitori e partner finanziari possano vivere la stagione 2023-24 con la massima serenità e certezza rispetto ai risultati conseguibili sul campo, soprattutto dopo la turbolenta stagione passata. Nonostante questa sofferta decisione possiamo adesso affrontare la nuova stagione guardando il campo e non i tribunali sportivi.. Adesso testa al Campionato e alla Coppa Italia: ci impegneremo al massimo per dare ai nostri tifosi le più grandi soddisfazioni possibili in queste competizioni”. LEGGI TUTTO

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    I bianconeri non andranno al Tas: i processi sportivi si chiudono qui

    La Juventus ha accettato l’esclusione dalla Conference come il male minore. Una sorta di compromesso con l’Uefa, che segue quello con la Figc

    La Juventus si ferma qui. Il club bianconero non farà ricorso al Tas, il Tribunale arbitrale dello sport, dopo la sentenza dell’Uefa che lo esclude per una stagione dalla partecipazione alle coppe europee (più una multa). Una sorta di compromesso che il nuovo corso della Juve ha accettato e che, in qualche modo, si intreccia con la decisione, ufficializzata due settimane fa, di voler uscire dal progetto della Superlega tanto caro all’ex presidente Andrea Agnelli. L’anno di squalifica, coincidente con la stagione in cui la Juve avrebbe dovuto gareggiare nella meno remunerativa Conference League dopo la penalizzazione in Serie A che è costata la Champions, è stato ritenuto dalla dirigenza bianconera il male minore, tutto considerato. 

    chiusura—  La Juventus, quindi, non farà appello dinanzi alla decisione dell’Uefa. Così come aveva rinunciato ai ricorsi sia alla giustizia sportiva (al Collegio di garanzia per la penalizzazione di 10 punti sul filone plusvalenze) sia a quella amministrativa (Tar e Consiglio di Stato), nell’ambito del patteggiamento con la procura Figc che aveva chiuso con una multa da 718mila euro il procedimento sulle manovre stipendi. Si conclude definitivamente, dal punto di vista sportivo, l’iter giudiziario della Juventus derivante dall’inchiesta di Torino sui bilanci degli anni passati. LEGGI TUTTO