consigliato per te

  • in

    Milan-Udinese, quello su Ebosele è un “rigorino”: il Var Abbattista sbaglia di nuovo

    Il contatto tra l’esterno e Adli pare troppo sotto soglia per un penalty, ma l’arbitro Sacchi non viene richiamato

    L’episodio clou porta al gol dell’Udinese. Minuto 16′ s.t., Ebosele giù in area: Adli pianta il piede sul terreno sfiorando di poco la punta del piede dell’udinese. Contatto troppo sotto soglia per far scattare un rigore: è un cosiddetto rigorino. Il Var Abbattista, che ha cancellato un penalty dopo un calcione preso dal torinista Seck in Coppa Italia giovedì, non richiama Sacchi: non c’è uniformità rispetto a questa decisione. Manca un giallo a Tomori per protesta plateale. LEGGI TUTTO

  • in

    Lautaro: “La Scarpa d’oro? Ci penso, ma conta di più l’Inter. Vittoria dedicata a Pavard”

    Il Toro è a quota 12 reti in 11 giornate: è il capocannoniere della Serie A e nei cinque principali campionati europei solo Guirassy e Kane hanno fatto meglio di lui

    Ancora nel segno del Toro: l’Inter conferma il primo posto in classifica con una prodezza dell’argentino, un destro a giro dallo spigolo dell’area dell’Atalanta che termina la sua corsa alle spalle del connazionale Musso. È il gol numero 12 in Serie A per Lautaro, sempre più capocannoniere e terzo nella classifica dei migliori bomber dei cinque principali campionati: meglio di lui solo Guirassy (attualmente infortunato), a quota 14 e Kane, a 13. “La Scarpa d’oro? È importante – ha ammesso l’argentino -, ma penso prima all’Inter. Se non segno, cerco di dare una mano con assist e corsa. Il mio gol stagionale più bello? Cerco di lavorare e di crescere ogni giorno in allenamento. Lo facciamo studiando come calciano Calhanoglu e Mkhitaryan”. Nella storia nerazzurra dopo 11 giornate ha segnato più gol di Lautaro solo Angelillo (19 centri nel 1958-59). L’ex Racing, adesso a quota 115 centri con il club di viale della Liberazione, è sempre più vicino a Vieri (123) e Icardi (124).

    PUNTI PESANTI—  Martinez è sempre più trascinatore della squadra, il giocatore al quale la squadra chiede la giocata decisiva, quella che risolve la sfida. E dopo due match contro Salisburgo e Roma senza battere il portiere avversario, il Toro è tornato a timbrare il cartellino proprio nella trasferta più difficile. “Sapevamo di affrontare una squadra che non aveva subito gol in casa – ha continuato – e abbiamo fatto un discreto primo tempo dopo alcuni minuti iniziali un po’ così. Dopo il 20′ ci siamo messi meglio in campo e siamo passati in vantaggio. La vittoria è stata importante e questi sono punti pesanti: abbiamo dimostrato di saper soffrire”.

    VITTORIA PER PAVARD—  Infine il pensiero affettuoso per il francese: “Voglio dedicargli la vittoria e il gol. È arrivato quest’anno e sta dando una grande mano. Spero non sia niente di grave per riaverlo presto in campo”. Parole da vero capitano. LEGGI TUTTO