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    “Tecnica e velocità top, devastante a sinistra: Milan, ecco chi è Okafor”

    Lo svizzero Ceccaroni, bandiera del Basilea e “maestro” di Noah, racconta il nuovo rossonero: “Ora dovrà crescere e giocare con più continuità. A volte si fermava per un dolorino, questo un grande giocatore non lo fa…”

    Dal nostro inviato Luca Bianchin
    26 luglio

    – los angeles (usa)

    Massimo Ceccaroni in Svizzera è una leggenda: oltre 450 partite con il Basilea, senza mai cambiare squadra e senza mai segnare. Un giorno calciò un rigore all’ultimo minuto, per acclamazione popolare. Sbagliò, segnò sulla ribattuta ma l’arbitro – appena dopo la respinta del portiere – aveva fischiato la fine. Una grande beffa, ma non è da queste cose che si giudica un giocatore. Ceccaroni per il Basilea è stato anche direttore delle giovanili, per tanti anni e fino a poco fa. Ora cerca una nuova occasione. Noah Okafor è stato uno dei suoi ragazzi.  LEGGI TUTTO

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    Lazio, segna sempre Immobile. Luis Alberto c’è, debutta Castellanos

    I biancocelesti si impongono 2-0 sugli sloveni dell’NK Bravo nell’ultima delle amichevoli ad Auronzo

    La Lazio chiude con un altro successo, il quarto su quattro gare (senza reti al passivo), il ciclo di amichevoli programmate nel ritiro di Auronzo di Cadore. La vittoria per 2-0 sugli sloveni dell’NK Bravo è meno rotonda rispetto alle precedenti, ma molto più indicativa perché ottenuta contro un avversario di livello più alto dei precedenti (gioca nella massima serie slovena). Avversario che tra l’altro affronta il match con fin troppo agonismo (e ne fa le spese Cataldi nel primo tempo: toccato duro sulla coscia il centrocampista romano è costretto ad uscire; lievi contusioni pure per Vecino e Zaccagni).

    ci pensa ciro—  Decide la doppietta del solito Immobile, che con queste due marcature fa salire a 7 il numero dei gol segnati finora nel corso di questa estate. Il capitano apre le marcature nel primo tempo dagli 11 metri (rigore che lui stesso si conquista sul lancio di Felipe Anderson) e poi raddoppia nella ripresa sfruttando un assist delizioso di Luis Alberto. Lo spagnolo, dopo i mugugni del giorno precedente e l’assenza nell’allenamento della mattina, è regolarmente in campo e come di consueto illumina la scena. Dopo l’uscita di Immobile indossa pure la fascia di capitano. Nel complesso la squadra di Sarri si fa apprezzare. La condizione fisica è già discreta, le trame di gioco altrettanto. Manca ancora un po’ di brillantezza e un pizzico di cattiveria sottoporta (oltre alla doppietta di Immobile da registrare comunque anche le traverse colpite da Vecino e Zaccagni). Nella mezzora finale debutto in biancoceleste del nuovo acquisto Castellanos. L’attaccante argentino tocca qualche pallone, si fa trovare pronto sulle sponde, ma non riesce a concludere anche perché nel segmento di gara in cui è in campo la Lazio comincia ad accusare un po’ di stanchezza e tira i remi in barca. La squadra biancoceleste resterà ad Auronzo di Cadore fino a venerdì, quindi – dopo qualche giorno di vacanza – la preparazione continuerà a Formello. LEGGI TUTTO

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    Versatilità, agonismo, generosità: così Kessie può diventare un pilastro Juve

    L’ivoriano può giocare in una squadra con due o tre mediani, con due o tre punte, con o senza trequartista: la sua duttilità sarebbe preziosa per Allegri

    Mano destra alla fronte, per salutarsi magari nel modo più congeniale. Sono giorni in cui Franck Kessie e la Juventus potrebbero definitivamente avvicinarsi, quindi è giusto pensare all’accoglienza più corretta. Quel gesto, con cui il centrocampista esulta, i sostenitori bianconeri già lo conoscono bene: gliel’hanno visto fare più volte da avversario ai tempi del Milan. Adesso che la trattativa col Barcellona fa importanti passi in avanti, si può cominciare ad immaginare in che modo il Presidente potrebbe calarsi nel sistema con cui Massimiliano Allegri immagina la Juve che verrà. La duttilità dell’ivoriano diventa un aspetto fondamentale per lavorare in una squadra che sappia interpretare più assetti: con due o tre mediani, con due o tre punte, con o senza trequartista. La strada intrapresa è quella della difesa a tre, che valorizza Bremer e Danilo; il resto deve ancora prendere forma.  LEGGI TUTTO

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    Luis Alberto, il caso è rientrato: in campo in amichevole dopo il post di protesta

    Il laziale aveva scritto di aver finito la pazienza, mentre l’accordo per il rinnovo non è ancora stato ufficializzato. Nel pomeriggio un colloquio tra gli agenti e i dirigenti ha riportato il sereno

    dal nostro inviato Stefano Cieri
    26 luglio

    – Auronzo (belluno)

    Tutto risolto, anche se l’annuncio ufficiale non c’è ancora stato. Ma il caso Luis Alberto, a 24 ore esatte dalla sua esplosione, è già rientrato. La riprova è la presenza in campo del giocatore spagnolo nell’amichevole in programma ad Auronzo in questi minuti tra la Lazio e gli sloveni dell’NK Bravo. Il Mago è regolarmente al suo posto con la casacca numero 10 sulle spalle come nelle precedenti uscite stagionali. Una presenza che questa mattina sembrava esclusa. Il calciatore spagnolo, infatti, aveva saltato la seduta di allenamento per un affaticamento. Un malanno che, però, tutti hanno collegato al post pubblicato ieri su Instagram, con il quale il Mago aveva comunicato che la sua pazienza era finita. In ballo, anche se Luis non lo aveva detto esplicitamente, c’era il rinnovo contrattuale per il quale è stato trovato un accordo già ai primi di luglio, ma non è ancora arrivata l’ufficializzazione. 

    La svolta —   L’esternazione di Luis Alberto, oltre a lasciare interdetti i dirigenti laziali, aveva anche spiazzato il suo entourage. In effetti qualche dettaglio per il rinnovo (prolungamento al 2027 con ingaggio annuo che sale da 3 a 4 milioni, bonus compresi) era ancora da sistemare, ma l’accordo era comunque stato raggiunto. Nel primo pomeriggio di oggi i colloqui telefonici tra Luis Alberto e suoi agenti e tra questi ultimi e i dirigenti biancocelesti hanno riportato il sereno. Al punto che Luis Alberto è sceso regolarmente in campo per l’amichevole. Caso rientrato, quindi. Presto arriveranno anche le firme e l’annuncio ufficiale. LEGGI TUTTO

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    Sow, il mezzofondista del rettangolo di gioco che vuol far correre la Lazio…

    Da sempre, all’Eintracht, è il giocatore che percorre le distanze maggiori in campo. In squadra scherzavano sul fatto che lui, quando si gioca in trasferta, potrebbe tranquillamente spostarsi a piedi: scopriamo questo nuovo centrocampista alla corte di Sarri

    Elmar Bergonzini 
    26 luglio – MILANO

    Un’usanza, che però Djibril Sow vorrebbe rivedere. O almeno incrementare. Nei contratti è ormai prassi inserire bonus di ogni tipo. Per le presenze (o perfino per le convocazioni) individuali, per i piazzamenti di squadra o per i titoli vinti. I gol fatti, gli assist. Si è pensato a tutto. “A me però farebbe comodo se ci fosse un bonus sui chilometri percorsi”, scherza lo svizzero. Da sempre, all’Eintracht, il giocatore che percorre le distanze maggiori in campo. In squadra scherzavano sul fatto che lui, quando si gioca in trasferta, potrebbe tranquillamente spostarsi a piedi. Alla Lazio arriva per dare al centrocampo proprio quel dinamismo che mancava. LEGGI TUTTO

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    Dalla Nord alle… vongole, carica Thuram: “Lo stile Inzaghi si addice alle mie qualità”

    L’attaccante francese ha parlato al format “Inside” di Dazn: “Sarei dovuto arrivare già due anni fa. Il tecnico vuole attaccare rapidamente e prendere la profondità, penso che questo stile si addica alle mie caratteristiche”

    L’Italia e l’Inter hanno un significato speciale e Marcus Thuram non lo nasconde. “Sarei dovuto arrivare già due anni fa, poi mi infortunai al ginocchio. Ora che si è ripresentata l’occasione ovviamente non ho esitato. Consigliato da mio padre? Ho preso le mie responsabilità, la scelta di venire ai nerazzurri è stata mia” ha raccontato il giocatore nell’intervista concessa a Dazn per lo speciale “Inside” dedicato ai ritiri delle squadre di Serie A (la puntata in app da oggi è sui nerazzurri). Tutta rigorosamente in italiano, ma la cosa non sorprende. “Con papà parlo francese ma sono nato in Italia (a Parma dove all’epoca giocava il padre, ndr) e sono rimasto qui per i primi dieci anni. Adoro il cibo italiano, il mio piatto preferito sono gli spaghetti con le vongole”. 

    DIMENSIONE INTER—   Il primo impatto con lo spogliatoio e i compagni di squadra è stato dei migliori. “Sono tutti molto gentili con me, Dimarco e Barella mi fanno tanto ridere e ho parlato anche con Calhanoglu e Mkhitaryan. Sono andato a vedere i canti, i cori e l’atmosfera del derby di Champions col Milan su YouTube, era bellissimo”. Arrivano anche segnali incoraggianti per quanto riguarda le richieste di Simone Inzaghi: “Vuole attaccare rapidamente e prendere la profondità, penso che questo stile si addica alle mie caratteristiche” ha concluso Thuram. LEGGI TUTTO

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    Ritardi, saudade e l’aereo della discordia: tutti i mal di pancia di Luis Alberto

    Il fantasista della Lazio ha saltato l’allenamento ad Auronzo ed è di nuovo un caso. Questa estate sembrava tutto diverso e invece…

    Dal nostro inviato Stefano Cieri
    26 luglio

    – auronzo (belluno)

    Sembrava un’estate finalmente diversa per Luis Alberto. Serena, se non addirittura felice. Senza ritardi nell’arrivo ad Auronzo di Cadore (come due anni fa), senza mal di pancia, senza sirene spagnole più o meno concrete. E senza quegli atteggiamenti indolenti che di tanto in tanto facevano capolino (salvo poi rientrare quando il mercato chiudeva e la stagione entrava nel vivo). Sembrava. Perché ieri sera, come un fulmine a ciel sereno, ecco arrivare una nuova “luisalbertata”, un post criptico che ha lasciato basiti dirigenti e tecnici della Lazio, ma anche gli uomini del suo entourage. “C’è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù”, il messaggio scritto dal Mago su Instagram. LEGGI TUTTO