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    La Juve su Lukaku? Non serve la lezione degli ultimi top che hanno fatto flop

    L’interessamento per il belga stride con l’esigenza di svoltare dopo i fallimenti con Di Maria, Paredes e gli altri costosi big

    A Giuntoli vanno fatti i complimenti. Per l’eleganza con cui si è presentato, omaggiando la sua vecchia società e dimostrando che le parole hanno ancora un senso anche in un mondo spesso avvelenato come quello del pallone, e per la trasparenza con cui ha definito (!) la strategia della Juve: tutti, o almeno i più bravi, sono incedibili. A meno che – e qui le cose cambiano radicalmente – non arrivi l’offerta giusta. Come dire – rivelando, in un inedito assoluto, l’enigma del giallo alla prima pagina del libro – che per Vlahovic, per Chiesa, via via per tutti gli altri, bisogna solo aspettare le risposte del mercato.  LEGGI TUTTO

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    Baroni: “Aggressività, dinamismo e idee: così il mio Verona proverà a stupire”

    Il nuovo tecnico dell’Hellas: “Modulo? Non è importante, conta come giochi. In campo per far gol, non per difendere”

    Dal nostro inviato Fabio Bianchi
    19 luglio

    – mezzano di primiero (tn)

    B idoni volanti, cartelloni sradicati, il Verona Village in panne. Un vento da paura sembra annunciare tempesta, ma poi tutto si risolve in una placida pioggia e nell’allenamento saltato, coi giocatori che scherzano e Marco Baroni che li guarda come un papà i figli. È chiamato a dare all’Hellas una stagione serena, dopo la tempesta finita nella quiete dopo lo spareggio salvezza.  LEGGI TUTTO

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    Onana: “Inter, tornerò! Io pazzo come te e nerazzurro sempre. Questo non è un club ma un sentimento”

    Il portiere camerunese prima di partire per Manchester: “Ho trovato davvero una famiglia: l’Inter è un modo di stare al mondo… Handanovic? Mi ha aiutato tanto e gli dico grazie”

    N on poteva essere scontato, lineare, banale neanche il momento dell’addio: a Milano André Onana ha rovesciato la logica, nella porta dell’Inter ha usato più i piedi che le mani. Così già ieri avrebbe dovuto lasciare l’Italia per una nuova vita inglese partendo da Torino, ma il suo aereo notturno per Birmingham sul più bello è rimasto sulla pista. Poco male, a Manchester lo aspetteranno qualche ora in più per fare le visite, firmare il quinquennale con lo United, poi vivrà giusto di fronte a Guardiola. L’Inter, che lo ha preso a zero con un’intuizione arguta, guadagna 55 milioni, ma sa che difficilmente rimpiazzerà quel tesoro di carisma, talento e follia: dove troverà mai un portiere che abbia il fegato di dribblare Haaland in una finale? Un attimo prima di richiudere la valigia piena di ricordi, Onana parla dell’amata che lascia: “L’Inter è un sentimento, per questo resta dentro”, dice con voce emozionata. LEGGI TUTTO

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    Inter, è arrivato Cuadrado: ora visite e poi firma in sede

    Il colombiano che ha lasciato la Juventus è pronto a siglare un contratto di un anno a 2,5 milioni con i nerazzurri

    Ecco che il colpo di scena comincia a prendere forma, con le fattezze di Juan Cuadrado. Sempre molto sorridente, il colombiano è atterrato poco dopo le 21 all’aeroporto di Linate con un volo di linea da Madrid, trascorrerà la serata a Milano per poi svolgere domattina, alle 8.30, le visite mediche, che come di consueto si divideranno in due parti, tra la clinica Humanitas e l’idoneità sportiva al Coni. Se non emergeranno imprevisti dai test, l’esterno si recherà in sede a viale della Liberazione per la firma del contratto che lo legherà all’Inter per la prossima stagione con un ingaggio netto da 2,5 milioni di euro. 

    la vicenda—  Cuadrado, 35 anni, è rimasto svincolato, dopo otto stagioni trascorse con la maglia della Juventus. Al termine del campionato si era discusso di un rinnovo, ma non è stato raggiunto un accordo per proseguire insieme a causa della distanza economica tra domanda e offerta. Simone Inzaghi ne è sempre stato un estimatore, in questo modo avrà un ricambio di livello e di esperienza sulla fascia destra, dove generalmente opera Dumfries. LEGGI TUTTO

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    Cuore, famiglia e progetti. Cosa lega Morata all’Italia e cosa può spingerlo a Milano

    Prima di tutto il cuore, che per Alvaro fa rima con Alice Campello, con cui è sposato da sei anni e da cui ha avuto quattro figli. Una relazione nata grazie ai social (perché fu lui a contattarla per primo con un messaggio su Instagram) e coronata dal matrimonio a Venezia nell’estate 2017. La passione bianconera di Alice ha fatto da miccia a un colpo di fulmine esploso nonostante le reticenze iniziali del padre di lei e da cui sono arrivati quattro figli, di cui uno (Edoardo) nato proprio in Italia mentre Alvaro si apprestava a iniziare il suo secondo ciclo bianconero. Nonostante a Madrid si trovi a meraviglia, ad Alice non dispiacerebbe certo riavvicinarsi alla propria famiglia. LEGGI TUTTO