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    Baroni: “Aggressività, dinamismo e idee: così il mio Verona proverà a stupire”

    Il nuovo tecnico dell’Hellas: “Modulo? Non è importante, conta come giochi. In campo per far gol, non per difendere”

    Dal nostro inviato Fabio Bianchi
    19 luglio

    – mezzano di primiero (tn)

    B idoni volanti, cartelloni sradicati, il Verona Village in panne. Un vento da paura sembra annunciare tempesta, ma poi tutto si risolve in una placida pioggia e nell’allenamento saltato, coi giocatori che scherzano e Marco Baroni che li guarda come un papà i figli. È chiamato a dare all’Hellas una stagione serena, dopo la tempesta finita nella quiete dopo lo spareggio salvezza.  LEGGI TUTTO

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    Onana: “Inter, tornerò! Io pazzo come te e nerazzurro sempre. Questo non è un club ma un sentimento”

    Il portiere camerunese prima di partire per Manchester: “Ho trovato davvero una famiglia: l’Inter è un modo di stare al mondo… Handanovic? Mi ha aiutato tanto e gli dico grazie”

    N on poteva essere scontato, lineare, banale neanche il momento dell’addio: a Milano André Onana ha rovesciato la logica, nella porta dell’Inter ha usato più i piedi che le mani. Così già ieri avrebbe dovuto lasciare l’Italia per una nuova vita inglese partendo da Torino, ma il suo aereo notturno per Birmingham sul più bello è rimasto sulla pista. Poco male, a Manchester lo aspetteranno qualche ora in più per fare le visite, firmare il quinquennale con lo United, poi vivrà giusto di fronte a Guardiola. L’Inter, che lo ha preso a zero con un’intuizione arguta, guadagna 55 milioni, ma sa che difficilmente rimpiazzerà quel tesoro di carisma, talento e follia: dove troverà mai un portiere che abbia il fegato di dribblare Haaland in una finale? Un attimo prima di richiudere la valigia piena di ricordi, Onana parla dell’amata che lascia: “L’Inter è un sentimento, per questo resta dentro”, dice con voce emozionata. LEGGI TUTTO

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    Inter, è arrivato Cuadrado: ora visite e poi firma in sede

    Il colombiano che ha lasciato la Juventus è pronto a siglare un contratto di un anno a 2,5 milioni con i nerazzurri

    Ecco che il colpo di scena comincia a prendere forma, con le fattezze di Juan Cuadrado. Sempre molto sorridente, il colombiano è atterrato poco dopo le 21 all’aeroporto di Linate con un volo di linea da Madrid, trascorrerà la serata a Milano per poi svolgere domattina, alle 8.30, le visite mediche, che come di consueto si divideranno in due parti, tra la clinica Humanitas e l’idoneità sportiva al Coni. Se non emergeranno imprevisti dai test, l’esterno si recherà in sede a viale della Liberazione per la firma del contratto che lo legherà all’Inter per la prossima stagione con un ingaggio netto da 2,5 milioni di euro. 

    la vicenda—  Cuadrado, 35 anni, è rimasto svincolato, dopo otto stagioni trascorse con la maglia della Juventus. Al termine del campionato si era discusso di un rinnovo, ma non è stato raggiunto un accordo per proseguire insieme a causa della distanza economica tra domanda e offerta. Simone Inzaghi ne è sempre stato un estimatore, in questo modo avrà un ricambio di livello e di esperienza sulla fascia destra, dove generalmente opera Dumfries. LEGGI TUTTO

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    Cuore, famiglia e progetti. Cosa lega Morata all’Italia e cosa può spingerlo a Milano

    Prima di tutto il cuore, che per Alvaro fa rima con Alice Campello, con cui è sposato da sei anni e da cui ha avuto quattro figli. Una relazione nata grazie ai social (perché fu lui a contattarla per primo con un messaggio su Instagram) e coronata dal matrimonio a Venezia nell’estate 2017. La passione bianconera di Alice ha fatto da miccia a un colpo di fulmine esploso nonostante le reticenze iniziali del padre di lei e da cui sono arrivati quattro figli, di cui uno (Edoardo) nato proprio in Italia mentre Alvaro si apprestava a iniziare il suo secondo ciclo bianconero. Nonostante a Madrid si trovi a meraviglia, ad Alice non dispiacerebbe certo riavvicinarsi alla propria famiglia. LEGGI TUTTO

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    Sommer-Inter, avanti a passo spedito: lo svizzero non gioca l’amichevole del Bayern Monaco

    Lo svizzero è ancora in ritiro con i bavaresi a Tegernsee, ma non è sceso in campo nel test contro il Rottach-Egern per evitare infortuni… prima dell’addio. Tribuna anche per Nubel, pure lui destinato a partire e inseguito da Stoccarda e Leeds. Tuchel però frena: “Il fatto che non abbia giocato non significa niente”

    In attesa dell’ufficialità del passaggio di Onana al Manchester United (mancano le visite mediche ma l’intesa tra i club è totale), l’Inter sta facendo passi in avanti verso Yann Sommer, il portiere del Bayern Monaco che Inzaghi vorrebbe prima della partenza per la tournée in Giappone di domenica. Oggi il numero uno della nazionale svizzera non ha disputato l’amichevole vinta 27-0 contro il Rottach-Egern nella sede del ritiro di Tegernsee. Idem Nubel, anche lui deciso a lasciare il club bavarese (piace allo Stoccarda e al Leeds). Un indizio chiaro sulla volontà di Sommer di sbarcare presto ad Appiano Gentile: pagando la clausola da 6 milioni che Yann ha nel suo contratto con il Bayern,  l’Inter potrebbe prenderlo subito, ma, per una questione di rapporti, Zhang e i suoi uomini mercato stanno aspettando che lo svizzero parli con Rummenigge e gli altri dirigenti. Se Yann avrà l’ok a lasciare Monaco nonostante le precarie condizioni fisiche di Neuer, out per i primi due impegni ufficiali di metà agosto (tra i quali la Supercoppa tedesca), l’Inter proverà ad abbassare l’importo della clausola rescissoria. Altrimenti, entro qualche giorno e con l’ok di Sommer (che ha già da tempo l’intesa con i vice campioni d’Europa), pagherà i sei milioni (meglio se avrà l’ok a farlo in due rate…) e colmerà il vuoto che ha tra i pali dove adesso c’è solo il terzo portiere Di Gennaro. Il Bayern partirà per il Giappone lunedì: Sommer spera di decollare per la stessa destinazione il giorno prima con l’Inter oppure di essere esentato dalla trasferta dei tedeschi. Tuchel però dopo l’amichevole ha gettato acqua sul fuoco dei facili entusiasmi: “Oggi non era importante chi giocava in porta. Il fatto che Sommer non sia stato impiegato non significa proprio niente”. LEGGI TUTTO