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    Quanto risparmierebbe la Juve se Pogba andasse via

    Di fronte all’esigenza del club di abbattere il costo del lavoro, la partenza del francese porterebbe benefici apprezzabili ma non decisivi. Ogni valutazione però cambia considerando il costo al minuto del francese e le prospettive per il prossimo triennio

    Se il riferimento lo fissa il costo al minuto, i discorsi sulla convenienza della Juve nell’eventuale addio a Paul Pogba non cominciano neanche. Gli otto milioni netti di ingaggio stagionale del “Polpo” sono 800.000 euro a partita se parametrati sulle 10 presenze dell’anno scorso e 49.689 euro al minuto se parametrati su quanto ha giocato. Una valutazione composita tra costi e benefici naturalmente va ben oltre: i bonus, il costo azienda, e di contro il fatto che un’annata terribile come quella appena passata ci si augura che sia più unica che rara, e che dunque non facciano testo i numeri (sul campo) visti nel 2022-23. Ma è fuori di dubbio che, soprattutto per quanto ha dato sul campo, un addio di Pogba libererebbe risorse importanti non solo per giocatori su cui aprire un nuovo ciclo, ma anche per i conti che ne avrebbero un enorme bisogno.  LEGGI TUTTO

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    Pioli, anno zero: senza i “suoi” uomini deve tornare on fire

    Non c’è più Maldini, non c’è più Ibra, non c’è più Tonali: il tecnico deve ricominciare dalla fiducia del club e da un mercato in divenire

    Dal nostro inviato a Milanello (Va) Marco Pasotto
    10 luglio – MILANO

    Stefano Pioli non è un amante dei social. Nel senso che non solo li guarda poco: non li ha proprio. Ieri però, anche solo con una sbirciata distratta, probabilmente non gli sarà sfuggito il post di Ibra, che ha pubblicato una foto di se stesso a braccia aperte sotto la curva Sud, accompagnata dalla parola “Believers”: coloro che ci credono. Da un solo termine Zlatan ha spremuto il concetto più caro al suo allenatore. Quello su cui Pioli ha battuto fin dal suo arrivo, a ottobre di quattro anni fa. Quello che ama citare quando si diverte a ricordare quante volte il suo Milan, partito con gli sfavori del pronostico, poi ha fatto ricredere tutti. Il post di Ibra però ha anche un’altra faccia della medaglia: Z non ci sarà più, lo spogliatoio sarà più vuoto e in qualche modo Pioli sarà più solo. LEGGI TUTTO

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    Juve, la nuova maglia da trasferta

    Juventus e Adidas presentano oggi l’Away Kit 2023/2024, ispirato al Monte Rosa che svetta imponente su Torino. “Prevalentemente bianco, il nuovo look fresco vanta un’estetica accattivante che riflette le iconiche cime glaciali innevate delle Alpi italiane – si legge nel comunicato bianconero-. Salendo sulla sua base bianca nitida, le strisce grigie e l’iconico rosa Juventus mostrano una trama scoscesa che rispecchia, appunto, la parete rocciosa del Monte Rosa che punteggia lo skyline della città. Il risultato è una divisa dallo stile elegante, con un evidente richiamo a Torino in un’ottica originale e sorprendente” LEGGI TUTTO

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    Il raduno Juve: i cori dei tifosi per Vlahovic, l’accoglienza per Allegri. Domani ancora visite mediche

    i convocati —  

    Non tutti i giocatori sono previsti per oggi: al di là di chi è stato impegnato in nazionale a giugno, il cui rientro è in calendario tra una settimana, anche gli altri arrivi sono stati cadenzati su più giorni per scaglionare le visite mediche. I giocatori convocati per oggi: Pinsoglio, Perin, Bremer, Vlahovic, Iling, Barrenechea, Ake, Yildiz, Ranocchia, Nicolussi Caviglia, Soulé, Huijsen e Daffara. LEGGI TUTTO

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    Roma, Dybala torna nella Capitale e assicura: “Voglio restare”

    L’argentino è sbarcato con un volo privato all’aeroporto di Fiumicino con la fidanzata Oriana Sabatini, dopo avere assistito al GP di Formula 1 a Silverstone. A breve verrà ridiscusso il suo contratto

    Un sorriso grande così, tanta voglia di ricominciare e soprattutto di tornare a lottare sul campo con la sua Roma. Al termine di un weekend che ha visto diversi tifosi della Roma vivere ore di ansia febbrile per il destino della Joya – secondo i media inglesi finito nel mirino del Chelsea – a rassicurare il popolo giallorosso è stato il diretto interessato. Ieri sera infatti l’argentino è sbarcato nella Capitale dopo aver assistito al GP di Silverstone e, intercettato da LaRoma24.it, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni sul suo futuro.

    VOGLIO RESTARE—  dopo essere atterrato con un volo privato all’aeroporto di Fiumicino insieme alla fidanzata Oriana Sabatini, il numero 21 giallorosso è sembrato impaziente di iniziare la sua seconda stagione a Trigoria: “Sono solo un po’ stanco per il viaggio, ma sono molto carico”. Poi la “carezza” ai tifosi: “Se sono contento qui e voglio restare? Sì, domani iniziamo gli allenamenti”. Questa mattina Paulo è atteso al Fulvio Bernardini, dove riabbraccerà Mourinho e i compagni di squadra, prima di iniziare i test fisici e il lavoro sul campo. Nei prossimi giorni invece il gm Tiago Pinto incontrerà l’agente Jorge Antun – atteso a Roma – per ridiscutere il contratto del suo assistito, con l’obiettivo di rivedere lo stipendio di Dybala ed eliminare le clausole rescissorie (sia per l’Italia sia per l’estero) presenti sull’attuale accordo. Una trattativa che, dopo le parole della Joya, potrebbe iniziare già in discesa. LEGGI TUTTO

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    Dopo Luisito Falcao, Pirlo e Modric: da Suarez parte l’evoluzione del regista

    Il fuoriclasse dell’Inter scomparso ieri aveva visione e lancio lungo: ha ispirato tutti i più grandi davanti alla difesa. E non solo

    “Con Suarez costruirò una macchina da guerra irresistibile”, dice Herrera a Moratti per convincerlo a prendere il fuoriclasse del Barcellona. Luis Suarez ha vinto il Pallone d’oro nel ’60 con le sue visioni straordinarie. Diventa “l’architetto” della Grande Inter, il primo vero regista arretrato. LEGGI TUTTO

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    Vi spieghiamo il modello Sassuolo. E non c’entrano solo le plusvalenze

    La società neroverde è un esempio nella valorizzazione del talento: in 10 anni dal player trading 332 milioni. Altrettanti, però, sono arrivati dalla proprietà Mapei. Ecco perché è riduttivo considerarla una provinciale

    La cessione di Frattesi all’Inter, in un’operazione che vale complessivamente 33 milioni, è il frutto più recente di quella fabbrica dei talenti che è il Sassuolo. Il modello, impiantato da Mapei nel lontano 2002 in una città di appena 40mila abitanti, è stato chiaro sin dall’inizio: allevare il talento in provincia, lontano dalle pressioni delle metropoli e nel cuore di un vivace laboratorio calcistico, e monetizzarlo nel miglior modo possibile.  LEGGI TUTTO