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    È il giorno di Luka Romero: oggi in Italia, domani la firma col Milan

    L’argentino arriva a parametro zero dopo due anni alla Lazio. Lo chiamano “il mini Messi”, scoperto grazie a un reality

    Il terzo colpo del Milan arriva da un posto che lo lega a Bob Dylan e Fabrizio De André. Luka Romero, esterno offensivo diciottenne preso a parametro zero dopo un paio d’anni nella Lazio, è nato a Durango, città messicana su cui Bob ha costruito una delle tracce di Desire. Parla di due fidanzati che fuggono da un’osteria dopo aver ucciso una persona. De André l’ha tradotta in italiano negli anni Settanta. La città unisce così l’insolito trio, completato da un ragazzo soprannominato il “Mini Messi”. 

    domani le visite —  Oggi sbarca in Italia, domani svolgerà le visite mediche. È il terzo acquisto dopo Sportiello e Loftus-Cheek. Romero è un’ala destra tutta mancina che rientra e calcia. Nell’ultima stagione ha giocato solo 276′ in 12 partite, realizzando un gol decisivo contro il Monza. Sarri ne ha sempre parlato bene, ma poi l’ha utilizzato poco. Nel 2020 è diventato il più giovane esordiente della storia della Liga, in campo a 15 anni e 219 giorni con il Maiorca. Conteso da tre nazionali – Messico, Spagna e Argentina – alla fine ha scelto l’albiceleste, il Paese dei genitori con cui ha preso parte al Mondiale U20. Curiosità: Luka è stato scoperto grazie a un reality. Un remake del nostro “Campioni”. Adesso quel sogno è realtà. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi ha una squadra più forte e affamata: così Frattesi cambia l’Inter

    Strappato alla concorrenza, il centrocampista del Sassuolo renderà i nerazzurri più dinamici, verticali e pericolosi negli ultimi metri 

    Davide Frattesi, per costituzione tecnico-tattica, corre sempre in avanti, con o senza palla. L’Inter, che l’ha acquistato, scatta avanti con lui. All’alba del 4 luglio non c’è squadra che si sia rinforzata di più tra quelle che ragioneranno di scudetto, tra un Napoli che ha perso il suo totem difensivo (Kim), una Lazio immobile (con la minuscola), una Juve in cantiere con il nuovo ingegnere Giuntoli e un Milan, trasfigurato nell’organigramma societario, da rifondare.  LEGGI TUTTO

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    Serie A, oggi alle 12.30 il sorteggio del calendario: ecco tutti i criteri

    La sequenza delle gare nel girone di andata sarà diversa rispetto a quella delle gare nel girone di ritorno. Una partita non avrà il proprio ritorno prima che siano stati disputati altri otto incontri. La Serie A ha introdotto questo sistema dalla stagione 2021-22, sul modello della Premier League. L’idea era stata spiegata così dalla Lega: “Questa formula permetterà una migliore distribuzione delle sfide, senza essere condizionata da vincoli presenti all’andata che possano ricadere sul ritorno e viceversa”. LEGGI TUTTO

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    La Serie A si scopre più ricca, ma ora investa sui giovani italiani

    Dall’Arabia e dalla Premier arrivano i soldi. E i nostri migliori talenti scelgono l’estero, come Casadei e Ndour

    E così il calcio italiano è diventato improvvisamente più ricco. Per ora non di talenti, ma di soldi: perché – dall’Arabia e dalla Premier – ne sono arrivati tantissimi. Il problema, come si dice, in questi casi, non è però vendere, ma capire come vengono reinvestiti tutti questi denari. E un dubbio, considerando le prime mosse di questo calcio mercato, non può non esserci. Perché, come si dice in questi casi, l’impressione è che si voglia andare sempre e solo sul sicuro. O almeno su quello che apparentemente sembra sicuro. LEGGI TUTTO

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    Inter-Frattesi si chiude entro 24 ore: accordo verbale con il Sassuolo

    il club di viale della Liberazione ha trovato la formula per convincere i neroverdi, prestito con obbligo di riscatto e contropartita

    È soltanto il quarto giorno ufficiale di calciomercato e l’Inter è pronta a chiudere il terzo colpo dell’estate dopo Marcus Thuram, già ufficiale, e Yann Bisseck, in attesa di visite mediche e firma. Il club nerazzurro ha infatti trovato l’accordo verbale con il Sassuolo e porterà a Milano Davide Frattesi, battendo sul tempo l’agguerrita concorrenza. Il centrocampista arriverà alla corte di Simone Inzaghi con la formula del prestito con obbligo di riscatto fissata a 25 milioni di euro, più la contropartita tecnica che risponde al nome di Samuele Mulattieri, reduce dalla promozione con il Frosinone, che farà il percorso inverso. Valutazione totale dell’operazione: 33 milioni.

    riso conferma—  All’uscita dalla sede dell’Inter, il procuratore di Frattesi, Giuseppe Riso, ha confermato come l’operazione sia destinata a chiudersi a breve: “Vicini, siamo molto vicini. Le società troveranno loro l’accordo, dettagli credo. Grande soddisfazione? Sì, Davide ci teneva tanto, ora le società finiscono le ultime cose e poi diamo l’ok finale. Ha sempre voluto essere nerazzurro”. LEGGI TUTTO

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    Juventus, per Giuntoli prima visita alla Continassa

    L’ex d.s. del Napoli è arrivato in tarda mattinata e ha visitato la struttura. Pranzo con Francesco Calvo

    Le prime ore di Cristiano Giuntoli alla Continassa sono state di puro contatto con il mondo Juve. Si tratta del primo dirigente che giunge sotto la Mole trovando la nuova struttura del club fatta e finita, a differenza dei suoi predecessori che l’hanno vista nascere negli anni di costruzione. L’ex direttore sportivo del Napoli è arrivato nella tarda mattina, utilizzando un ingresso secondario, non consentendo così ai cronisti presenti di testimoniare il suo ingresso: l’ufficialità della nomina a neo responsabile dell’area sportiva bianconera è attesa prima del week end. 

    colloqui e presentazioni—  Nessuna riunione operativa, solo saluti e prime presentazioni con dirigenti e dipendenti della società. Dopo aver visitato le strutture all’interno del centro sportivo (campi di allenamento, palestra e uffici della sede istituzionale) Giuntoli si è fermato a pranzo con Francesco Calvo al J Hotel, nell’area riservata ai tesserati e dunque non accessibile ai tifosi. Assenti Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino, che avrà comunque modo d’incrociare nei prossimi giorni. Mentre con Max Allegri, che trascorre in montagna le sue ultime giornate di vacanze, i contatti telefonici sono ormai frequenti dal fine settimana scorso: dall’idea di squadra alle strategie di mercato, ci sono confronta ormai su ogni aspetto. Da lunedì prossimo saranno entrambi operativi alla Continassa. LEGGI TUTTO

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    Rivera, Ozil e un mare di no: il mondo di ‘Laki’ Samardzic

    Dopo due stagioni all’Udinese il centrocampista tedesco è pronto a un altro salto. Ed è un ragazzo che nella vita non ha mai avuto paura di prendere decisioni importanti

    Un paio di foto all’ombra del Duomo, una passeggiata in Galleria mischiato tra i turisti. “La città è bella, però è ancora troppo grande per me”. Nel gennaio 2020, Laki Samardzic prese un volo per l’Italia insieme a mamma e papà. Il suo nome non era ancora finito sulle prime pagine dei giornali e la presenza di Lazar sulle sponde del Naviglio passò quasi inosservata. Il tour dei monumenti, però, rappresentava un semplice contorno. LEGGI TUTTO

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    D’Amico, oltre 2.000 persone ai funerali. Lotito: “Un esempio per il futuro”

    Danilo Cataldi, unico presente dell’attuale rosa della Lazio: “Ha rinunciato a tanto pur aiutare il club”

    Oltre duemila persone presenti per Vincenzo D’Amico. Roma si è fermata per salutare uno dei giocatori che, fra gli anni 70 e 80, più di tutti ha fatto sognare i tifosi. Vincenzo D’Amico era una bandiera della Lazio, che ha rinunciato a offerte più ricche e professionalmente allettanti, per aiutare il club negli anni più difficili della propria storia. Fu lui a salvare la Lazio dalla retrocessione in C.

    l’addio—  “Quella di Vincenzo è una grave perdita – ha detto il presidente Lotito -. D’Amico ha fatto la storia del nostro club entrando nel cuore dei tifosi. È stato un punto di riferimento. Volevo essere presente perché la nostra storia non deve essere dimenticata. Deve restare un esempio anche per il futuro, per l’attaccamento che ha sempre dimostrato. Io credo che anche nel calcio di oggi sia possibile avere bandiere come lo è stato lui. Ma il ragionamento dei tesserati non deve essere legato solo al denaro. Devono trionfare i valori dello sport”.

    Anche Danilo Cataldi, unico calciatore della rosa attuale presente ai funerali, ha mandato un pensiero a D’Amico: “Ha fatto tanto per la Lazio, ci ha insegnato tanto. Questa a volte è una squadra maledetta, sono tanti ad essersene andati troppo in fretta. Ha rinunciato a tanto pur di tornare e aiutare la Lazio in un momento di grande difficoltà. Ha fatto qualcosa di irripetibile. La gente che viene allo stadio oggi probabilmente lo fa perché amava quelli della sua generazione”. Presenti, oltre ai giocatori dell’epoca, anche Angelo Peruzzi e Nicola Pietrangeli. A celebrare la funzione è stato padre Vittorio, nato in provincia di Latin (città della quale era originario D’Amico), che in passato ha celebrato la messa funebre in occasione del rientro delle spoglie di Giorgio Chinaglia e anche altri membri di quella Lazio. A trasportare la bara anche Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, l’allenatore con il quale D’Amico vinse lo scudetto nel 1974. LEGGI TUTTO