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    “Alza gli occhi e dribbla”. Alle origini di Romero, dal reality al Milan

    Alejandro Saggese è stato il primo allenatore a convocare l’esterno con l’Argentina. “Poteva scegliere tra tre nazionali, ma siamo stati bravi. I rossoneri hanno fatto un bel colpo”

    Luka Romero è nato l’anno di “Campioni – Il sogno”, il reality sul calcio con Christian Arrieta e Maradona Junior. Quello degli sfoghi di Ciccio Graziani e del tunnel di Francesco Gullo a Rino Gattuso durante un Cervia-Milan. Cartoline di quasi vent’anni fa, ma se Romero gioca a calcio lo deve proprio a un reality show. Contesto: estate 2015, Palma di Maiorca, Isole Baleari. Luka è un ragazzino dal ciuffo ribelle, figlio di un calciatore giramondo che ha smesso di segnare in riva al mare. È nato in Messico, ha genitori argentini ma ormai vive in Spagna da un po’. LEGGI TUTTO

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    Weah, prima giornata alla Juve: visite in corso, poi la firma

    Il figlio dell’ex Pallone d’Oro è sbarcato ieri all’areoporto di Caselle ed è in queste ore alla Continassa

    Timothy Weah, sbarcato ieri a Caselle, sta sostenendo le visite mediche al J Medical. È arrivato questa mattina alle 9,30: ad accoglierlo un centinaio di tifosi, ai quali si è concesso prima di entrare per selfie e autografi. Accompagnato dal team manager Matteo Fabris, il calciatore ha dato il via ai test fisici che sosterrà fino al pomeriggio. Poi si sposterà in sede per firmare il nuovo contratto con la Juventus: quinquennale da circa 2 milioni.

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    Parametri zero? No. I nostri club provino a puntare sui giovani

    Durissimo competere sul mercato con le big d’Europa. Bisogna allora investire su chi emerge dai vivai, sulla crescita e sul gioco

    Il calciomercato, da sempre, accende la fantasia dei tifosi, li fa sognare, si vincono scudetti e Champions League sulla sabbia che, puntualmente, crollano come i castelli messi su dai bambini. Mi sento di dare un consiglio a tutti gli appassionati, tra i quali mi ci metto pure io: per una volta facciamo uno sforzo, cerchiamo di restare con i piedi per terra, non immaginiamoci fuoriclasse che sbarcano in questa o in quella squadra, ma imbocchiamo la saggia strada del realismo.  LEGGI TUTTO