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    Ricapitalizzazione Juve, da Exor 80 milioni subito e altri 48 entro la fine dell’anno

    La somma complessiva tornerà utile per mettere a posto i conti, in sofferenza per i mancati introiti dalla Champions League

    Ottanta milioni subito, altri quarantotto entro la fine dell’anno. Exor – maggiore di Juventus – passa alla fase operativa, rispetto all’aumento di capitale già definito qualche settimana fa per 200 milioni di euro. La somma complessiva tornerà utile soprattutto per mettere a posto i conti, affrontando le difficoltà economiche di quest’anno per i mancati introiti dalla Champions League: non a caso questo è anche il primo obiettivo della stagione. Una piccola parte della liquidità attesa, magari da quella anticipata, potrebbe tornare utile per il mercato di gennaio. 

    BUDGET—  Dalla proprietà del club sarebbe arrivato l’ok per mettere a segno due colpi durante il mercato di riparazione, così da sostituire numericamente in rosa Fagioli e Pogba: entrambi fermati dal giudice sportivo. Alla Continassa starebbero pensando di fare un investimento soprattutto a centrocampo, inserendo in organico una mezzala d’esperienza, ma anche di valutare un’opportunità per rinforzare il reparto avanzato con un giocatore di qualità. Giuntoli e Manna da tempo sono al lavoro per accontentare Allegri: la disponibilità del budget può sbloccare qualche discorso fin qui rimasto nell’ordine della presa d’informazione. LEGGI TUTTO

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    Dove sbaglia Garcia e cosa deve fare per riprendersi il Napoli

    Troppe volte costretti alla rimonta: va cambiato l’approccio alle gare. Filosofia troppo attendista. E se manca Osimhen chi attacca la profondità? Certe scelte nei cambi e nella gestione del gruppo non hanno convinto: c’è da lavorare anche lì

    I sette punti collezionati nelle tre partite, al rientro dalla sosta, sono un segnale positivo, se guardati nel quadro generale. Contestualizzando il momento del Napoli, infatti, sono serviti a ridimensionare il clima di tensione del mese scorso, caratterizzato da una certa frenesia nell’analisi del rendimento di squadra, che ha finito in breve tempo a mettere Rudi Garcia al banco degli imputati. Un procedimento logico, perché le risorse a disposizione sono quasi analoghe rispetto all’organico che ha vinto lo scudetto con merito, ma probabilmente un po’ frettoloso, perché allo stesso tempo l’allenatore lavora per dare il suo tratto caratteristico. LEGGI TUTTO

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    Il flop di Jovic, ecco il piano del Milan per recuperarlo

    Si era presentato al mondo rossonero con personalità e buoni propositi. L’attaccante serbo però non ha ancora lasciato il segno, pare più per problemi di testa che di condizione fisica. Intanto a Milanello… 

    Riascoltando le sue prime parole rossonere, sembra passata quasi una vita. Luka Jovic si era presentato al mondo Milan con personalità, voglia di fare e buoni propositi: “Pioli è un grande mister, mi ha detto che crede in me. Spero di ripagare la fiducia e di segnare diversi gol”. Era il 21 settembre.  LEGGI TUTTO

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    Rinuncia a Calciopoli, ecco il documento ufficiale Juve

    Il club bianconero ha notificato alle parti costituite l’atto di rinuncia al ricorso

    La rinuncia ufficiale della Juventus al ricorso per il risarcimento danni per l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter è contenuto in un documento allegato al bilancio consolidato del 30 giugno 2023. Sotto la voce “Ricorso al Consiglio di Stato vs sentenza TAR del Lazio del 18 luglio 2016, il club conferma di che “in data 13 ottobre 2023 Juventus ha notificato alle parti costituite atto di rinuncia al ricorso ex art. 84 cod. proc. amm., chiedendo la compensazione delle spese di lite. All’udienza del 24 ottobre 2023 la FIGC e la F.C. Internazionale Milano S.p.A. non si sono opposte alla rinuncia, rimettendosi al Collegio per la decisione in merito alle spese di lite”. 

    PASSO INDIETRO—  La decisione di rinunciare a portare avanti il procedimento è stato dettato dalla bocciatura del ricorso fatto al Consiglio di Stato contro Federcalcio, Inter e Coni per ribaltare la sentenza del TAR del 2016, allontanando di fatto il risarcimento che – secondo quanto indicato nella relazione semestrale del bilancio della Juve – avrebbe potuto raggiungere la cifra monstre di 443 milioni 725 mila e 200 euro. Il pronunciamento di qualche mese fa aveva creato le condizioni giuridiche per una conseguente respinta nel processo collegato: per questo il passo indietro – che chiude Calciopoli – è stato più stato un atto più simbolico e politico che di sostanza.  LEGGI TUTTO

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    Juve, corsa a 3 a centrocampo: ecco chi sarà il colpo di gennaio

    Con le squalifiche di Fagioli e Pogba, in quella zona del campo serve un rinforzo capace di tenere alto il livello della squadra. Ecco chi sono i candidati

    Potrebbe essere una corsa a tre per occupare la casella vuota nel centrocampo della Juventus. Alla Continassa proseguono le valutazioni, rimanendo centrati sulle esigenze tecnico-tattiche ma senza perdere di vista le disponibilità economiche. Il club mette in conto di fare un investimento in mezzo al campo già nella sessione di gennaio: con le squalifiche di Fagioli e Pogba, in quella zona del campo serve un rinforzo capace di tenere alto il livello della squadra con qualità ed esperienza. I tre candidati forti per gennaio sono De Paul, Hojbjerg e Samardzic: per ognuno di loro c’è però una situazione che va contestualizzata e sovrapposta alle possibilità della Juventus, che dovrebbe strappare le condizioni migliori tra pagamento e formula con un investimento calibrato tra i 25 e i 35 milioni al massimo.  LEGGI TUTTO

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    Tre colpi di pistola: così morì il dietologo della Grande Inter

    È il 1992, chi spara lo fa con estrema freddezza. Conosce le abitudini del professore, lo aspetta e lo uccide a bruciapelo, senza esitazione. Un caso mai risolto

    Milano, 18 febbraio 1992, un martedì. Angolo tra via Muratori e via Friuli, lungo un reticolo di strade che in quella Milano dei primi anni 90 conduce da Porta Romana alle campagne di Boffalora, Castagnedo e Monserchio. Un quartiere tranquillo, abitato da gente perbene. Sono da poco passate le sette di mattina, fa freddo, pochi i milanesi già per strada. Come tutte le mattine il professor Roberto Klinger – con un pesante cappotto di pelliccia e un colbacco un po’ fuori moda – esce dalla sua abitazione al 29 di via Muratori e porta a passeggio il cane. Il professore è un abitudinario, per fare il giro dell’isolato e rientrare a casa ci impiega quindici minuti, non uno di più, non uno di meno. LEGGI TUTTO