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    Cori in pista contro la Juve, la Federazione di Atletica si scusa

    La Fidal sull’episodio di Chorzow: “Estranei all’errore tecnico”, ma chiede perdono per la partecipazione degli atleti ai cori

    “Domenica pomeriggio, a Chorzow (Polonia), nel corso della premiazione della squadra azzurra, vincitrice dell’Europeo a squadre, l’organizzazione locale, tra le tante musiche diffuse all’interno dello stadio, ha inserito anche il celebre successo Sarà perché ti amo, in una versione contenente degli insulti ai tifosi di una nota squadra di calcio italiana”. Comincia così la nota ufficiale diffusa dalla Fidal – la Federazione Italiana di Atletica Leggera – in cui si scusa per i cori contro la Juventus intonati da alcuni atleti.

    estranei—  “Ieri – continua la comunicazione -, il Comitato Organizzatore Locale, per il tramite dell’operatore addetto alle musiche utilizzate nello stadio Slaski, si è scusato per l’accaduto, chiarendo che la non comprensione del testo è risultata determinante nell’errore”. L’inconveniente non è quindi responsabilità della Federazione ma degli organizzatori dell’evento, così la Fidal si concentra invece sul comportamento di alcuni azzurri presenti allo stadio. “La Fidal, pur ribadendo la totale estraneità rispetto all’accaduto, ha verificato che alcuni suoi atleti, in un momento di comprensibile euforia, e certamente senza fini diversi dalla mera esultanza per lo storico momento vissuto, hanno partecipato al coro. In ragione di questo, anche la Federazione Italiana di Atletica si scusa con quanti si fossero sentiti offesi dai fatti”. LEGGI TUTTO

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    A Danilo il Premio L’Altropallone: “Abbiamo sofferto, ora voglio vincere con la Juve”

    Danilo, difensore della Juve, è stato omaggiato alla XXV edizione del Premio L’Altropallone, dedicato a chi, nello sport, cerca di trasmettere i valori di inclusione, educazione, uguaglianza. Queste le sue parole, riportate da Sportface.BAMBINI – “Cerchiamo di trasmettere una speranza e un’opportunità. Attraverso il pallone vogliamo dimostrare ai bambini che è possibile sognare, e anche se non si diventerà dei professionisti, si possa trovare comunque la felicità. Per questo anche avere una buona pagella è molto importante”.RAZZISMO – “Secondo me la cosa principale è l’educazione, dobbiamo ripartire sempre dai più piccoli. Saranno loro che un giorno fermeranno il razzismo”.JUVE – “La Juventus non ci permette di non dare il 100% in ogni partita, sappiamo che ci aspetta una stagione difficile ma sogno di tornare a vincere: so quanto è bello farlo con questa maglia e con la nostra gente. Negli ultimi anni abbiamo sofferto un po’ di più di quello che pensavamo e ora possiamo e dobbiamo tornare a regalare una gioia a noi stessi e ai tifosi”. Carica altri LEGGI TUTTO

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    Milan-New Era: il Diavolo indossa i cappellini cult dello sport Usa

    Chiusa una nuova partnership: accordo con l’azienda americana che produce berretti per le principali leghe sportive a stelle e strisce. È la nuova mossa di Cardinale nell’ottica dell’aumento dei ricavi

    Le attenzioni del mondo rossonero, com’è normale che sia in tempi di mercato, sono focalizzate sui nuovi acquisti – soprattutto ora che qualcosa di robusto sta iniziando a smuoversi -, ma intanto il club non perde di vista gli aspetti extracampo che permettono di alzare i ricavi. Con l’ingresso di Elliott prima e RedBird poi, i numeri sono migliorati in modo sensibile, ovviamente grazie anche al potente volano sportivo: scudetto e ritorno in Champions fino alle semifinali hanno tolto la polvere sull’immagine europea del Diavolo, e aumentato l’appetibilità. In questo senso Gerry Cardinale è una macchina da guerra, dal momento che si muove a suo agio in un mercato ricco come quello americano e che il fondo RedBird – fra tutte le discipline in cui è coinvolto – ha contatti con centinaia di aziende.

    oggetti di culto—  E così, in vista della prossima stagione, il Milan ha chiuso una nuova partnership. Manca l’annuncio ufficiale, ma è tutto fatto, sulla base di un accordo pluriennale. Si tratta di New Era, azienda americana fondata a Buffalo nel 1920 che produce e fornisce in esclusiva i cappellini da baseball regolamentari di tutte le squadre della Mls. Produce inoltre anche berretti per oltre duecento college statunitensi, per i maggiori campionati sportivi Usa (Nba, Nfl, Nhl) e per alcune grandi linee di merchandising (Marvel, DC Comics, Harley Davidson). Un colosso assoluto, nel suo settore, con prodotti che nel tempo sono diventati quasi degli oggetti di culto, indossati da attori, cantanti e vippame vario. New Era produce oltre trenta milioni di cappellini l’anno che vengono venduti in oltre quaranta Paesi. Al momento non sono ancora chiari i termini dell’accordo, ma il collegamento a stelle e strisce tra Cardinale e la nuova azienda che entra a far parte della galassia rossonera è evidente. LEGGI TUTTO

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    Weah per Cuadrado, e poi? Juve, il mercato sulle fasce

    Il club bianconero ha bisogno di innesti sulle corsie esterne: è a un passo dall’erede di Cuadrado, sulla sinistra i lavori sono in corso. Con Cambiaso che può giocare su entrambi i lati dello scacchiere

    Timothy Weah è il primo tassello di un restyling che sulle fasce della Juventus è solo all’inizio. Da qualche anno il club ragiona su questo cambio radicale, dopo la cessione di Cuadrado e la variazione del modulo che ha messo fuori dai giochi Alex Sandro (che resti o no, viene incasellato ormai in quota difensori) i tempi sembrano maturi. L’arrivo del nazionale statunitense va a ricalibrare le gerarchie: sarà lui il titolare a destra, l’uomo sul quale Allegri appronterà buona parte dei piani gara, potendo agire da quinto ma, all’occorrenza, anche da ala d’attacco. Figlio d’arte, il classe 2000 ha scelto Torino e la Serie A, ritenendoli contesti ideali per la sua ascesa nei prossimi anni. LEGGI TUTTO

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    Bandiere, dirigenza, cessioni: come cambia il Milan con RedBird (e in cosa resta lo stesso)

    Alla prima vera estate sul ponte di comando, Cardinale ha cambiato profondamente pelle al Diavolo, mantenendo però alcune linee guida ereditate da Elliott. È un club in profonda trasformazione

    L’inizio dell’estate per la gente milanista è stato come uno di quei temporali autorigeneranti: resta in zona troppo a lungo. Ibra, Maldini, Berlusconi, Tonali. Schiaffi in serie (tutti con motivazioni diverse) al presente e al passato, anche se c’è un drappello – non così scarno – di tifosi che invita alla prudente attesa, ricordando trascorsi piuttosto vicini nel tempo: in fondo, racconta chi resiste alla tentazione di farsi divorare dal pessimismo, anche con Elliott il “sentiment” rossonero era stato simile. Salvo poi ricredersi, alla luce dei fatti. RedBird, che di Elliott è erede non soltanto in termini pratici, ma anche filosofici, immagina un percorso in cui le scelte e le linee guida strategiche affidate da Gerry Cardinale alla dirigenza rossonera vengano premiate dai risultati e dall’apprezzamento popolare. LEGGI TUTTO