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    Simeone scatenato a Formentera col fratello

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    Totti, che gol! Punizione imparabile

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    Milan, marasma in mediana: da Frattesi a Loftus-Cheek, servono uomini e qualità

    L’addio di Tonali apre una voragine in un reparto che ha perso due giocatori a fine prestito e Bennacer per infortunio. Kamada resta un nome valido. Dal Portogallo: Diavolo su Florentino Luis

    Si pensava soprattutto alla trequarti: De Ketelaere che non ingrana, Diaz che resta anzi no, Adli disperso a Milanello. Poi i pensieri si sono concentrati sull’attacco: Ibra che smette, Giroud che avrà un anno in più, Rebic e Origi adagiati comodamente sul rispettivo Iban. Ora però il focus si sposta inevitabilmente e inesorabilmente sul centrocampo. Che a un certo punto pareva più o meno indirizzato – rinforzi con nomi e cognomi confermati – e che poi è piombato nel marasma. Un po’ perché l’allontanamento di Maldini e Massara ha prodotto un passaggio di consegne – e di filosofia – di una certa entità e un po’ perché a salutare è stato un giocatore che fino a una manciata di giorni fa pareva destinato a rimanere (molto) a lungo). LEGGI TUTTO

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    Non solo figlio di George: chi è e come gioca Weah, l’uomo del dopo Cuadrado

    All’ombra di un papà che è stato una leggenda del calcio è cresciuto ereditando fisicità e progressione per svilupparle da uomo di fascia, nato attaccante e diventato terzino 

    Il nome entra nell’immaginario collettivo perché è quello di una leggenda del calcio degli Anni ‘90, tra le altre cose Pallone d’oro, vincitore di due scudetti, capocannoniere di una Champions League e uomo simbolo del pallone di un intero continente. Ad accendere le fantasie per l’arrivo alla Juventus di Timothy Weah ci si è messa anche la dichiarazione di voto di papà George, la leggenda di cui sopra, Presidente della Repubblica della Liberia: “Sono sempre stato juventino, mi sono innamorato della Juve con Platini e se mi chiede con quale altra squadra avrei voluto giocare dico Juve – ha detto solo pochi giorni fa alla Gazzetta -. E spero tanto di vedere Timothy giocare in Italia prima o poi”. Inevitabilmente all’ombra di cotanto genitore, con la necessità di uscirne, c’è un giocatore da scoprire.  LEGGI TUTTO

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    “Garcia a Napoli scoprirà la capitale dell’accoglienza”

    Sylvain Bellenger è il direttore del museo di Capodimonte: “È un uomo determinato, raffinato, forte. Il legame fra Francia e Napoli è profondo e scoprirà che qui ogni straniero è un vicino di casa”

    Sylvain Bellenger ne ha colto l’essenza. Si è immerso nell’abbraccio di Napoli andandole incontro e se ne prende cura attraverso la valorizzazione del Museo e Real Bosco di Capodimonte, di cui è direttore generale dal 2015. Quando De Laurentiis l’ha chiamato per chiedergli di aprire le porte del complesso per ospitare la presentazione di Rudi Garcia, non se l’è fatto dire due volte. “Non gli feci nemmeno finire la frase, gli risposi immediatamente di sì”.  LEGGI TUTTO

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    Lazio tentata dall’ipotesi Zaha: piace a Sarri, il nodo è l’ingaggio

    L’ivoriano in scadenza col Crystal Palace è stato proposto e Lotito ci pensa. Lo stipendio alto e la concorrenza rendono molto complicata l’eventuale operazione

    Più di un’idea. La Lazio sulle tracce di Wilfried Zaha, 30enne attaccante ivoriano in scadenza di contratto con il Crystal Palace. È stato proposto al club di Lotito: allacciati i primi contatti in attesa di valutare la fattibilità dell’operazione. Attorno al nome di Zaha, vista ormai la prossima condizione da svincolato, si può creare una forte concorrenza. Sotto traccia la Lazio si sta muovendo per ingaggiare un attaccante di spessore internazionale, puntando sul fronte degli svincolati d’oro. Zaha risponde all’identikit e le sue 305 gare (con 68 gol) disputate in Premier sono un valore aggiunto per il gradimento di Sarri. Ala e all’occorrenza centravanti Zaha può diventare l’uomo in più per la prima linea della Lazio nella nuova stagione in riferimento anche alle intenzioni dell’allenatore che vuole un reparto più imprevedibile e meglio assortito nelle soluzioni in vista pure della Champions. 

    IL COSTO—  Ma per quanto l’arrivo di Zaha potrebbe avere una strada spianata dal contratto in scadenza, si dovrà discutere sull’entità dell’ingaggio: il contratto dell’attaccante si rapporta a circa sette milioni di euro lordi a stagione. Con gli effetti del decreto crescita la somma potrebbe essere avvicinata ai parametri della Lazio, ma l’operazione resta complessa pure in considerazione delle altre proposte in arrivo a Zaha. Nato ad Abidjan, in Costa d’Avorio, all’età di 12 anni (nel 2004) è entrato nelle giovanili del Crystal Palace dove ha compiuto tutta la trafila sino alla prima squadra. Salvo due brevi parentesi con Manchester United e Cardiff , la sua carriera si è sviluppata con il club londinese. Nella stagione appena conclusa, 27 presenze e 7 gol in Premier. LEGGI TUTTO

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    Volpato e Missori, istruzioni per l’uso

    Dopo la vetrina della Roma, i due giovani sono pronti per sfondare al Sassuolo: ecco l’identikit delle future stelline neroverdi

    Emanuele Zotti
    23 giugno – MILANO

    La strada è quella giusta. Dopo la benedizione di José Mourinho, che li ha svezzati e lanciati nel calcio dei grandi, per Cristian Volpato e Filippo Missori la conferma di aver intrapreso un percorso che un domani potrebbe portarli a diventare protagonisti sui campi di Serie A arriva dalla via Emilia. Perché quando hai meno di vent’anni e il destino ha deciso di regalarti le potenzialità per sfondare nel mondo del calcio, ricevere una chiamata del Sassuolo è forse uno degli indizi più lampanti per capire che le cose si stanno mettendo bene.  LEGGI TUTTO

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    Inter, quante partenze tra i finalisti di Istanbul

    Da Dzeko e Skriniar a Brozovic e Gosens, quanti nerazzurri saluteranno (o potrebbero salutare) a breve dopo aver sfiorato il tetto d’Europa! Il bosniaco e lo slovacco hanno già virtualmente svestito la maglia e si apprestano a svuotare l’armadietto nello spogliatoio di Appiano per trasferirsi, rispettivamente, in Turchia e in Francia. Nel frattempo, il croato è attratto da sirene arabe e catalane, il tedesco è vicino al ritorno in patria, e Correa è nella lista dei cedibili. Ma per molteplici ragioni potrebbero partire anche Bellanova, D’Ambrosio, Handanovic, Onana e Lukaku, con il rischio di smantellare e stravolgere una squadra capace di chiudere la stagione con due trofei, un secondo posto in Champions e un terzo in campionato. Tra situazione da definire, condizioni da (ri)negoziare e lo spettro di qualche maxi offerta dall’estero, i nerazzurri rischiano di vivere un’estate “rivoluzionaria”. Ecco tutti i profili attualmente in bilico e chi può già definirsi un “ex”. LEGGI TUTTO