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    Tonali-Newcastle, ultimi dettagli definiti in Romania. Mancano le firme

    Da Cluj, dov’è in ritiro con l’Under 21 azzurra, il centrocampista sta ultimando il suo trasferimento in Premier. Con lui i suoi agenti e il capo scouting del club inglese. L’addio al Milan è questione di ore

    Dal nostro inviato Alex Frosio
    23 giugno

    – cluj-napoca (romania)

    Sandro Tonali non è ancora un giocatore del Newcastle ma siamo ormai alle battute finali. Prima del pranzo di squadra dell’Italia – il centrocampista è impegnato all’Europeo Under 21 -, sono arrivati nell’hotel del ritiro azzurro a Cluj-Napoca direttamente dall’Italia i rappresentanti del giocatore Giuseppe Riso e Marianna Mecacci, in compagnia di Steve Nickson, direttore dell’area scouting del Newcastle, cioè il gruppo di lavoro che a Milano ha lavorato sull’affare. Mancava l’incontro diretto con Sandro: questo il motivo del viaggio fino in Romania, per finalizzare gli ultimi dettagli riguardo al contratto e anche per conoscere di persona – da parte del dirigente inglese – il ragazzo. Dopo il pranzo azzurro e il breve incontro con la delegazione inglese, che si è trattenuta nell’hotel, si sono rincorse voci sulle visite mediche da svolgere in una clinica di Cluj ma sembra che siano rimandate a quando l’accordo sarà stato definito in ogni minimo dettaglio, e manca ormai veramente pochissimo. Poi la finalizzazione con la firma sul contratto. Quella contro la Francia, giovedì sera, sarà stata verosimilmente l’ultima partita in azzurro da giocatore del Milan. LEGGI TUTTO

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    Carattere, esperienza e qualità: Inter, ecco Azpilicueta

    Il capitano del Chelsea ha collezionato più di 500 presenze ai Blues. È un difensore duttile, che ha convinto tutti i grandi allenatori che ha avuto a Londra. L’anno scorso non è andato a Barcellona, ora Milano lo aspetta

    Eora l’addio al Chelsea è arrivato davvero. Un anno fa, Cesar Azpilicueta era corteggiato dal Barcellona. Xavi lo inseguiva, al netto della carta d’identità: uno così, in squadra, lo si vuole sempre. È rimasto a Londra, rinnovando il contratto per due stagioni. L’uomo di Pamplona è per tutti il ragazzo con la maglia del Chelsea addosso. Quello delle coppe alzate al cielo (la più “famosa” la Champions League nel 2021, contro il Manchester City mattatore dei nerazzurri) e dei record macinati a Londra. Difficile immaginarselo con una casacca diversa, almeno fino ad oggi.  LEGGI TUTTO

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    Galassia Roma: dopo il Nagoya Grampus, Friedkin ha l’accordo con l’Hull

    L’obiettivo è costruire un pool di società sul modello di quello creato dai proprietari del Manchester City. Dopo i giapponesi, subito nuovi partner

    Un lavoro che va avanti sotto traccia ma che, con il passare dei mesi, sta portando i frutti sperati. L’obiettivo dei Friedkin è quello di creare una “galassia Roma”, vale a dire: trovare una serie di club con cui stringere vere e proprie sinergie volte a trarre vantaggi reciproci. Una strategia pianificata da tempo e iniziata con la partnership stretta con il Nagoya Grampus, il club giapponese vicino – per usare un eufemismo – alla Toyota con cui i giallorossi hanno stretto un accordo che prevede stage formativi e possibili nuove opportunità per i giovani del vivaio nipponico. Da poco invece alla lista di club “alleati” si è aggiunto l’Hull City, che ha annunciato la collaborazione calcistica con la Roma tramite le dichiarazioni del vicepresidente Kesler. Tra le squadre che hanno deciso di interfacciarsi con Trigoria in cerca di nuove opportunità c’è anche l’Hjduk Spalato: l’accordo con i croati risale al marzo 2022, quando Tiago Pinto aveva trovato un’intesa con il presidente Jakobusic per portare al Fulvio Bernardini il giovane Ivkovic. In quell’occasione il gm dell’area sportiva giallorossa e il numero uno dell’Hjduk avevano sottoscritto una partnership con cui la Roma si è garantita un diritto di prelazione sui giovane talenti che verranno proposti in Italia.  LEGGI TUTTO

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    Juve, attesa per le sanzioni Uefa. Sparisce dal sito Conference, ma è un errore umano

    Spiegato il giallo dell’assenza del nome del club bianconero sul portale della manifestazione. Ma il club aspetta la parola fine su eventuali provvedimenti per iniziare la programmazione

    Dopo aver pagato in campionato con una penalizzazione di 10 punti, la Juventus resterà fuori dalle competizioni europee nella prossima stagione? L’ultimo aggiornamento del sito ufficiale della Uefa poteva essere un indizio, ma in realtà – secondo quanto chiarito da fonti Uefa – si è trattato solo di un errore umano: il club bianconero non è stato inserito tra le squadre partecipanti alla prossima Conference League, cioè la competizione cui avrebbe diritto a partecipare per via dello scivolamento in classifica al settimo posto della Serie A. La Juventus sarebbe dovuta comparire insieme alle squadre del gruppo play-off, cioè Aston Villa, Eintracht Francoforte, Osasuna e Lille: è stata aggiunta circa un’ora dopo dalla prima pubblicazione.  

    la partita—  C’è comunque attesa, tra i tifosi della Juventus, sulla decisione ufficiale della Uefa circa la possibile esclusione dalle coppe: l’esito delle indagini dovrebbe arrivare tra qualche settimana al massimo. Dopo aver patteggiato con la giustizia italiana, pur non riconoscendo le colpe, con i 10 punti di penalizzazione per la questione plusvalenze (senza fare ulteriore ricorso al Collegio di Garanzia del Coni) e con un’ammenda per il secondo filone delle indagini relative alle manovre stipendi e ai rapporti con gli agenti, il club bianconero è solo in attesa di comprendere se nella prossima stagione giocherà regolarmente in coppa o no. Pur essendo la terza competizione europea, dal livello piuttosto modesto, giocando al giovedì e dovendo affrontare trasferte piuttosto lontane, la decisione della Uefa inciderà sulla programmazione: in caso di esclusione la rosa a disposizione di Allegri potrebbe essere snellita di qualche unità, e ringiovanita ulteriormente. La Juve resterebbe in corsa solo per lo scudetto e per la Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    La punta e la figlia del presidente: Pato e Barbara Berlusconi

    Il bacio durante la festa tricolore all’Olimpico, la prima della Scala, i no alla cessione e i tanti infortuni fino alla crisi: una favola chiusa da un addio intercontinentale

    In principio furono baci e furono sorrisi, cuoricini disegnati con le mani a ogni gol e spediti lassù in tribuna come bigliettini d’amore. I soliti giornalisti impiccioni si domandavano: a chi saranno rivolti quei messaggi? Perché Pato festeggia così? Con chi vuole condividere la sua felicità? Poi venne, immancabile in circostanze come queste, lo scoop. A farlo il settimanale “Oggi”.  LEGGI TUTTO