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    Roma, Petrachi dovrà restituire il risarcimento da 5 milioni.

    Ribaltata il appello la sentenza che aveva riconosciuto all’ex dirigente il pagamento in seguito al licenziamento nel 2020

    Gianluca Petrachi dovrà restituire alla Roma il risarcimento da 5 milioni ricevuti all’inizio del 2021. La Corte d’Appello ha infatti ribaltato la sentenza di primo grado, che aveva riconosciuto all’ex direttore sportivo giallorosso il licenziamento per giusta causa, accogliendo il ricorso presentato dal team legale del club dei Friedkin. Le motivazioni del giudice non sono ancora note, ma la sentenza è esecutiva: ciò vuol dire che l’ex dirigente dovrà versare immediatamente i soldi incassati in precedenza. Nel 2019 Petrachi si era legato ai giallorossi firmando un triennale, ma il rapporto con l’allora presidente James Pallotta si era interrotto bruscamente dopo neanche un anno.

    la causa—  Petrachi, dopo essere stato licenziato dalla Roma, aveva intentato una causa verso la società sostenendo che il rapporto fosse stato interrotto senza una giusta causa. Una versione condivisa dal tribunale del lavoro di Roma, ma sconfessata dalla Corte d’appello. I giallorossi, che in primo grado erano stati condannati a pagare 5 milioni di risarcimento più 100mila euro di danni d’immagine e spese processuali, hanno sempre motivato la decisione di essersi separati dal dirigente a causa di una serie di condotte inappropriate tenute durante il lockdown. Inoltre a Petrachi è stato imputato di essersi rivolto al presidente Pallotta utilizzando toni offensivi, oltre ad aver rilasciato dichiarazioni pubbliche aventi ad oggetto pesanti critiche nei confronti della società. LEGGI TUTTO

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    Danso, un muro austriaco per il Napoli? Chi è l’uomo che può sostituire Kim

    Classe 1998, 190 cm di altezza, è il giocatore che con la maglia del Lens ha vinto più contrasti in Ligue 1 

    Tutto è cominciato da una mail. Inviata, anzi partita, dal profilo di suo fratello. Da quel momento Kevin Danso non si è mai fermato. Ogni anno un passo in avanti, ogni stagione ha strappato sempre più complimenti. Si è trasformato, ha accettato di separarsi ancora giovanissimo dalla famiglia, per diventare calciatore.  LEGGI TUTTO

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    Le trattative private della Lega con Dazn, Sky e Mediaset slittano a giovedì 29

    Inizialmente prevista per lunedì 26, la giornata cruciale per la vendita dei diritti tv dei prossimi 3 o 5 anni sarà probabilmente rimandata di 72 ore. Venerdì 30 l’assemblea della Serie A

    L’attesa giornata nella quale si svolgeranno le trattative private tra la Lega Serie A e i broadcaster (Dazn, Sky e Mediaset) interessate ai diritti tv per i prossimi 3 o 5 anni del nostro campionato dovrebbe slittare di 3 giorni, da lunedì 26 a giovedì 29. Il giorno dopo, venerdì 30, è invece in programma l’assemblea delle società della massima serie dove saranno aperte le offerte in busta chiusa consegnate la sera prima. In via Rosellini stanno lavorando sugli ultimi dettagli (per esempio la location) della giornata chiave per il futuro del calcio italiano: il cambio di data si è reso necessario per armonizzare le agende delle tante persone coinvolte in una giornata di trattative fiume. Dai vertici della Lega, ai membri della commissione passando per i vertici dei 3 broadcaster.

    PROTAGONISTI—  Per la Lega la trattativa sarà portata avanti dalla commissione scelta dall’assemblea della scorsa settimana: ne fanno parte i rappresentati di Napoli (il presidente De Laurentiis), Lazio (il presidente Lotito), Inter (l’avvocato Capellini), Atalanta (l’a.d. Luca Percassi) e Udinese (il vice presidente Campoccia). Con loro ci sarà l’a.d. di via Rosellini, De Siervo.   LEGGI TUTTO

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    Magie e infortuni, promesse e cattivi pensieri: Juve e Di Maria, un anno insieme tra luci e ombre

    Non era iniziata benissimo, dopo un lungo corteggiamento estivo a cui era seguito però uno sbarco messianico insieme a Pogba che faceva sperare in tutt’altro. Per il Fideo e per la Juve

    Forse non tutti pensavano fosse amore, di certo non si è rivelato molto più di un calesse. L’accelerata per il ritorno di Angel Di Maria al Benfica, a due settimane dal suo post di addio alla Juventus, è il momento per tirare una riga sull’esperienza a Torino del Fideo, prima della scadenza formale (il 30 giugno) di un vincolo apparso a lungo come un modo di fare un pezzo di strada insieme, molto più che un matrimonio vero. LEGGI TUTTO