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    LIVEBLOG – Lukaku diventa un meme dopo gli errori: tutta la reazione social

    FCInter1908.it ha raccolto i tweet e post social più belli della serata: l’Inter esce a testa alta ma con qualche rammaricoL’Inter dà tutto, gioca una grande partita ma si arrende in finale. A regalare la Champions al Manchester City ci ha pensato Rodri al 68′, che sfrutta una delle poche sbavature della retroguardia nerazzurra. Onore comunque all’Inter, che ha giocato alla pari per larghi tratti del match contro, a detta di molti, la squadra più forte del mondo.FCInter1908.it ha raccolto tweet e post social più belli e simpatici della serata, in chiave nerazzurra. Ecco come l’hanno vissuta i tifosi. LEGGI TUTTO

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    Alla scoperta dei gioielli del Lecce campione: chi sono e dove giocheranno

    Dall’occhio esperto di Corivno alla spina dorsale rumena, una forte componente internazionale legata dallo spirito salentino: ecco come i giallorossi hanno conquistato il tricolore“Nu mă nu mă iei, nu mă nu mă nu mă iei…”. A primo impatto, sembrano delle parole scritte a caso. Eppure, almeno una volta nella vita, tutti le abbiamo cantate a squarciagola. LEGGI TUTTO

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    Dagli Oasis a Vasco: Inter-City divide anche i grandi della musica

    Manchester City e Inter vantano tra i loro tifosi stuoli di celebri cantanti: dagli Oasis a Ligabue e Vasco, ecco la mappa dei sostenitori delle due finalisteChissà se da qualche parte c’è un interista fan degli Oasis disposto a tifare questa sera Manchester City pur di vedere riunita la mitica band britannica. Eh sì, perché Liam Gallagher l’ha buttata lì su Twitter creando un bel subbuglio. LEGGI TUTTO

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    Ma tenere Allegri e pensare al bel gioco non è una contraddizione?

    La Juve ha giocato male e non ha vinto niente, è questa la realtà delle prime due stagioni dell’Allegri bis. Edulcorare i fatti non giova, anzi è dannosoMaurizio Scanavino, amministratore delegato della Juve, ha dettato le linee guida per la Juve che verrà: “Vogliamo ripartire con massima umiltà e totale autocritica per ritrovare risultati sul campo ed esprimere un gioco migliore rispetto agli ultimi tempi. Allegri non è mai stato in discussione, con lui c’è totale condivisione degli scenari futuri, dalla gestione della parte sportiva al mercato all’organizzazione all’interno del quadro economico-finanziario della società, ancora piuttosto complicato”. Tutto molto chiaro, ma la sequenza “gioco migliore”-“conferma di Allegri” ci sembra una dicotomia, le due cose paiono in contraddizione, come se una escludesse l’altra. Nel quadro di un’annata turbolenta, per non dire di peggio, va riconosciuto ad Allegri di aver tenuto insieme il gruppo e rabberciato un terzo posto sul campo – settimo di fatto, con la penalizzazione – e una semifinale di Europa League. Si è però avuta l’impressione di una Juve sempre in affanno e incapace di esprimere un gioco fluido e fluente, arroccata davanti a Szczesny e con il contropiede come soluzione principe. Non si può dimenticare che in autunno, prima dell’uragano plusvalenze, la Juve era stata umiliata nel girone di Champions League, ultima assieme al Maccabi Haifa, a undici punti dal Psg e dal Benfica. La Juve ha giocato male e non ha vinto niente, è questa la realtà delle prime due stagioni dell’Allegri bis. Edulcorare i fatti non giova, anzi è dannoso. Se alla Juve vincere è l’unica cosa che conta, allora la Juve di oggi non conta. LEGGI TUTTO

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    Percassi, 70 anni di un presidente-imprenditore dalle tre vite

    Il numero 1 dell’Atalanta è stato prima calciatore, smettendo a soli 25 anni, quindi imprenditore di successo e per ultimo proprietario e presidente Se c’è un uomo che nel mondo del calcio italiano riassume tre vite, quell’uomo è Antonio Percassi da Clusone Bergamasco che nella prima vita è stato calciatore – stopper di piede ruvido e spalle larghe – nella seconda imprenditore di successo e nella terza proprietario e presidente, insomma padre-padrone della squadra della sua città, l’Atalanta. LEGGI TUTTO

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    Zhang: “Inter, si può fare. La Champions non è un sogno impossibile”

    “Rispetto per il City, squadra magnifica, ma nessuna paura: abbiamo le qualità per affrontarli. La passione per il club mi travolge, amo Milano e vivo le gare come un tifoso”Tradizione e innovazione, serenità e passione, sostenibilità e ambizione, razionalità e sogni. In Steven Zhang convivono gli estremi, alla costante ricerca dell’equilibrio, se non perfetto, almeno migliore possibile. Alla vigilia dell’impegno più importante e prestigioso della sua carriera di presidente dell’Inter, come un Giano bifronte, Zhang guarda indietro per stilare bilanci e volge con ottimismo lo sguardo al futuro a partire dalla sfida di domani al City, ma non solo… LEGGI TUTTO