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    Lautaro a 28 gol, sogna una stagione da 30 e lode: quali interisti ce l’hanno già fatta

    Prendete lo smartphone, la calcolatrice o anche l’abaco se amate particolarmente gli oggetti vintage, perché le dita non vi basteranno nemmeno usando quelle dei piedi. Pur in una stagione straordinaria come quella attuale i numeri di Lautaro sono addirittura i meno strabilianti di tutti gli altri nomi che si possono leggere in questa rassegna. Grazie alla rete di sabato contro l’Atalanta, infatti, l’argentino ha raggiunto quota 28 reti stagionali con la maglia dell’Inter: 21 in Serie A, 3 in Champions League, 3 in Coppa Italia e una nel derby di Supercoppa Italiana in Arabia Saudita. Soltanto nove attaccanti nella storia nerazzurra sono riusciti ad arrivare ad almeno 30 e l’ex Racing Avellaneda avrà ancora due partite per rimpinzare il bottino del 2022-2023. E visto che Simone Inzaghi potrebbe risparmiargli l’ultima giornata di campionato Torino-Inter, servirebbe una doppietta nella finale di Champions League contro il Manchester City a Istanbul. Il 10 giugno è lì, come il traguardo… LEGGI TUTTO

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    Juve, quella multa lascia tanti dubbi e poi c’è il nodo Uefa

    In tanti si aspettavano altri punti in meno per i bianconeri. Ora c’è il fronte europeo: va sempre risolta la questione SuperlegaFino alla fine. Mai come stavolta, il motto spinge la Juve nel suo accidentato cammino. In Italia, l’iter tra le procure federali dei bianconeri si conclude con perdite tutto sommato limitate. C’è però un’altra partita da giocare, con la Uefa che ancora deve pronunciarsi sulle stesse vicende. LEGGI TUTTO

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    Allegri e la Juve al bivio: tutte le ipotesi per il futuro. Cosa può succedere?

    L’allenatore ha un contratto che lo lega al club ancora per due stagioni, con un ingaggio da 9 milioni bonus compresi. Ma la sua posizione comunque vacillaC’è un concetto chiave che in casa Juventus potrebbe spostare gli equilibri nella scelta sull’allenatore: l’entusiasmo. Il termometro tra i tifosi segnala un forte calo delle temperature al termine della seconda stagione senza trofei, un crollo sul tema Allegri. Il tecnico era stato riaccolto con grande affetto nell’estate 2021 (al suo primo arrivo nel 2014 veniva invece contestato) ma l’effetto si è sfaldato strada facendo, tanto da far scricchiolare la panchina di Max nonostante abbia ancora due anni di contratto (con super ingaggio) e sia stato indicato qualche mese fa da Elkann come il riferimento principale dell’area sportiva del club. LEGGI TUTTO

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    Obinna e l’Inter sempre nel cuore: “Il City è una squadra incredibile, ma… possiamo farcela”

    Il nigeriano ex nerazzurro, anche se solo per 11 gare, ora fa l’osservatore e il talent scout: “Osimhen è uno degli attaccanti più forti d’Europa, nella nostra nazione tutti i bambini girano con la sua maglia del Napoli. Un nome sul taccuino? Il 2004 Opola, ha giocato in D col Brindisi poi promosso grazie ai suoi gol” Allenamenti e partite da seguire, nomi da appuntarsi, riunioni con i club. In Nigeria, c’è tanto da fare. Victor Obinna ha l’agenda piena: “Mi divido tra l’Africa e Milano, spesso vengo qui per cercare talenti da inserire nelle accademie del Paese”. Ha una vita impegnata, ma il tempo per la sua Inter lo trova sempre: “Ero a San Siro per i quarti con il Benfica, spero di andare anche a Istanbul. Il Manchester City è una squadra incredibile, ma da tifoso dico che possiamo farcela”. Quando parla dei nerazzurri sembra sia ancora parte del gruppo: “Serve essere convinti, crederci. Non era una vera finale, però tredici anni fa li abbiamo battuti”. L’ex attaccante nigeriano completava il tridente con Coutinho e Pandev nella prima amichevole giocata contro i Citizens: “Eravamo a Baltimora per la Pirelli Cup, faceva caldissimo. Segnai una doppietta, il primo gol su assist di Cambiasso. Anche Benitez si complimentò con me dopo la partita”. Appena undici presenze con l’Inter: “Ero giovane, a 21 anni contendevo una maglia a Figo e Quaresma. Volevo giocare di più, ecco perché scelsi di andare via”. Oggi Obinna non ha rimpianti: “Puntavo a essere protagonista in Europa e in nazionale, ci sono riuscito. Sono felice”. LEGGI TUTTO

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    Lo scudetto del Lecce e l’altro calcio di Corvino

    La salvezza che vale come un titolo ottenuta grazie al lavoro del d.s. che ha portato i giallorossi in A e che ce li ha tenuti con intuizione ed esperienzaÈ stato, e almeno su questo siamo tutti d’accordo, l’anno del Napoli. Capace di conquistare lo scudetto, senza doverlo mai mettere realmente in discussione e di porre fine al dibattito tra giochisti e risultatisti. LEGGI TUTTO

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    Il Milan vende male e incassa poco. Calhanoglu, Gigio, Kessie: quanti addii a zero

    I ricavi delle cessioni contribuirebbero ad accrescere il budget, ma non è mai successo. Urge un cambio di marciaImmaginate che mercato potrebbe fare il Milan con 180 milioni a disposizione. Di questa somma virtuale, una cinquantina sono quelli che Paolo Maldini e Ricky Massara, d.t. e d.s. rossoneri, avranno verosimilmente a disposizione in estate per rinforzare la squadra di Pioli. Il resto invece è aria, è ciò che poteva essere e non è stato LEGGI TUTTO

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    Tutto quello che Kamada può fare per Pioli. Anche il Leao, volendo

    Il giapponese è in grado di giocare in più posizioni tra mediana e trequarti. Dribbling, inserimenti e rigori: ecco i suoi punti di forzaUn samurai per coprire tutto il centrocampo. Dopo la qualificazione alla prossima Champions League, Stefano Pioli inizia a sorridere anche per il Milan che verrà con l’affare Kamada ormai ai dettagli. Il giapponese sarà il primo rinforzo della campagna acquisti rossonera e potrà offrire al Diavolo diverse soluzioni. Dal punto di vista tecnico, ma anche tattico. LEGGI TUTTO

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    Next Gen Inter: così Curatolo e Di Pentima hanno conquistato Inzaghi

    Il finale di stagione “tranquillo” in campionato permette ai nerazzurri di mettere i giovani alla prova: il primo si candida a una maglia da titolare per Torino, il secondo si è messo in luce. Chi sono e dove vannoLa seconda parte della primavera si presta spesso ai casting delle giovani leve che stanno concludendo il campionato Primavera (per l’appunto), a maggior ragione se il destino del campionato è già segnato, nel bene o nel male. In realtà in casa Inter gli apprendistati di Appiano Gentile non sono mai mancati, principalmente perché Simone Inzaghi ha dovuto attingere più volte dalla formazione di Cristian Chivu per completare la lista delle convocazioni. Alessandro Fontanarosa, Mattia Zanotti e Valentin Carboni sono stati coinquilini più o meno fissi in prima squadra e ora stanno affrontando il Mondiale Under 20 con le rispettive nazionali insieme a Francesco Pio Esposito, di cui si parla un gran bene. LEGGI TUTTO