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    Roma all-in: spese e ingaggi da grande, a Budapest si gioca tutto

    Il sogno di vincere la seconda coppa consecutiva e il rischio di restare con nulla in mano. L’Europa League spartiacqueO tutto o niente. Quasi come una partita di texas holdem, pronti a fare all-in sulla finale di Budapest. Già, perché in un momento di euforia totale (e meritata) in casa giallorossa, il grande paradosso è proprio questo. Vincendo l’Europa League la Roma sarebbe in paradiso, perdendo la finale del 31 maggio rischierebbe invece di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. O tutto o niente, appunto, considerando anche che un eventuale successo a Budapest permetterebbe alla Roma di centrare il suo traguardo stagionale e cioè il ritorno in Champions League. A detta di José Mourinho traguardo più del club che suo (“Non mi piace vendere fumo”, le sue parole di lunedì sera, subito dopo la sfida con la Salernitana), anche se poi uno ambizioso come l’allenatore portoghese non parte certo per arrivare sesto o settimo in campionato. Ed è anche giusto così, considerando anche la sua bacheca e il suo spessore. LEGGI TUTTO

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    Juve, futuro difficile: senza Champions perde 90 milioni tra mancati premi Uefa e stadio

    Il club bianconero rischia di restare senza l’Europa che conta dopo 11 anni di qualificazioni consecutive: si prospetta un conto salatissimoChampions League quanto mi costi. Lo spettro di una stagione senza l’Europa che conta si fa più serio dopo la recente penalizzazione di 10 punti inflitta ai bianconeri dalla Corte federale d’appello per le cosiddette plusvalenze fittizie. LEGGI TUTTO

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    Oliveira: “Openda segna tanto: è pronto per il grande salto al Milan”

    Il belga, 72 reti in A, parla dell’obiettivo di mercato dei rossoneri: “Prima punta atipica ma segna tanto. De Ketelaere? Forse hanno avuto troppa fretta nel portarlo a San Siro” Lulù Oliveira portò dal Belgio 72 gol in Serie A: il Milan vorrebbe ripetere l’esperienza. O andare oltre: ha puntato Ikoma-Lois Openda, attaccante di origini marocchine e congolesi nato a Liegi, nazionale belga. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi meglio di Conte nelle sfide a eliminazione diretta

    Milano, lì 12 gennaio 2022. Come iniziare nel migliore nei modi o, se preferite, come presentare la specialità della casa in grande stile. La vittoria dello scudetto con Antonio Conte sette mesi prima assicura all’Inter la partecipazione alla Supercoppa Italiana contro la Juventus – campione in carica in Coppa Italia – e la partita si gioca al Giuseppe Meazza. Weston McKennie porta avanti i bianconeri di testa al 25′, pareggio di Lautaro Martinez su rigore al 35′ e poi risultato in equilibrio sia al 90′ che al 120′. Rigori? No, fermi tutti. Al 121′ Alex Sandro sbaglia a qualche passo da Mattia Perin e Alexis Sanchez insacca facendo esplodere la festa nerazzurra. È il primo trofeo di Simone Inzaghi all’Inter, che alza proprio la Supercoppa che già due volte (nel 2017 e nel 2019) aveva vinto con la sua Lazio proprio ai danni dei bianconeri. LEGGI TUTTO

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    Juve, i flop con le piccole: la galleria degli orrori

    È la sconfitta più fresca, non la più rovinosa. Ma il 4-1 subito al Castellani ieri sera, dopo il 4-0 inflitto ai toscani dalla Juve all’andata, dà tutta la cifra dell’attuale momento della squadra di Allegri, che dopo lo svantaggio si è sciolta come neve al sole. A decidere la gara è stata una doppietta di Caputo, insieme alle reti di Luperto e Piccoli. In un simile contesto passa quasi inosservato il ritorno al gol in campionato di Chiesa, il primo dopo l’infortunio del gennaio 2022. LEGGI TUTTO

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    Milan a caccia del 9: Openda candidato numero uno, decisione a giugno

    Il belga del Lens è rapido, fa gol e vuole giocare la Champions: costa 25 milioni. L’attacco cambierà, occhio ad ArnautovicIl candidato è il ragazzo con i calzettoni abbassati. Lois Openda gioca con le calze alle caviglie e corre, corre veloce sia in campo sia nella lista di gradimento del Milan. Openda in questo momento è uno dei nomi a cui il Milan guarda con più attenzione, per certi aspetti il principale. Nelle ultime settimane ha raccolto consensi ed è ufficialmente iscritto a una delle corse più interessanti – e incerte – del mercato estivo: lo sprint per diventare il nuovo attaccante centrale rossonero. Prima le certezze: il Milan non può prendere decisioni definitive per i prossimi 10 giorni. Meglio: non può prendere decisioni fino al momento in cui sarà chiaro il nome della coppa a cui si iscriverà nella prossima stagione. Lato A della moneta: Champions. Lato B: Europa League. Dall’esito dipenderanno umori, bilanci, soprattutto budget e progetti. LEGGI TUTTO