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    Lo shopping di Giuntoli: da Bergamo alla Turchia i nomi sul taccuino del Napoli

    Il d.s. sempre al lavoro per rinforzare ogni reparto. Piacciono Frattesi e Hojlund e ci sono i prestiti da confermare in frettaQuando a Castel Volturno sembra che tutto taccia, Cristiano Giuntoli è sempre impegnato nel suo ufficio. Arriva a trascorrere anche cinque ore al giorno fissando uno schermo, per visionare una serie di calciatori per ogni posizione del campo. Con l’ausilio dei suoi collaboratori e di alcuni algoritmi, stila un ordine di gradimento e schede di valutazione nei vari reparti, poi si confronta con l’allenatore così da poter contare su preferenze ben delineate ed essere pronto nel momento in cui bisogna intervenire. LEGGI TUTTO

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    La pandemia è finita, ma Bergamo ricorda. La corona di Victor Osimhen III

    Nei giorni bui del Covid, la Dea fu una carezza di conforto. Ora, dopo quella di Re Carlo, l’incoronazione del Napoli L’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato ufficialmente che il Covid-19 non viene più considerato un’emergenza internazionale. Ha precisato che il virus resterà tra noi e continua a uccidere, ma non viene più classificato come una pandemia. È terminata una guerra che, in tre anni, ha causato 20 milioni di morti. Per farci un’idea, 20 milioni sono gli abitanti del Cile: un’intera nazione spazzata via. LEGGI TUTTO

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    Milan, anche Giroud “spinge” per Pulisic in rossonero

     “Credo che potrebbe piacere a tutti. È un grande nome in Europa, quindi ci aiuterebbe. È quel tipo di giocatore dalle grandi abilità, con un grande talento. I ricordi con lui? Era un ragazzo allegro, sempre sorridente. Con lui si rideva molto. Anche la nostra intesa in campo è stata ottima, un po’ come con Eden Hazard, anche se con Christian ho giocato meno. Sapevamo come trovarci”. Olivier Giroud parla così di Christian Pulisic a CBS, commentando il possibile approdo in rossonero dell’americano. Uno sponsor d’eccezione per una possibilità che il Milan sta valutando attentamente da diversi mesi. Ascolta “Milan, Giroud consiglia Pulisic: ecco cosa sta succedendo” su Spreaker. LEGGI TUTTO

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    Pessina: “Io al Monza a vita? Perché no, è casa mia. E il progetto è robusto”

    Il capitano dei brianzoli si racconta prima della sfida contro il Torino: “Vogliamo provare a fare un altro passo avanti. Qui sto da Dio, e quando mi chiamò Galliani…”Dal nostro inviato Matteo Brega7 maggio
    – MonzaEra un ragazzino di 9 anni quando varcava per la prima volta l’ingresso di Monzello, ancora privo della dedica a Luigi Berlusconi. Carico di sogni e di emozioni. Adesso è un uomo di 26 anni. Sempre carico di sogni e di emozioni, con in più la fascia di capitano della prima squadra. Intesa come la prima squadra del Monza in Serie A in 110 anni di storia. Matteo Pessina è il leader di questo gruppo che si è salvato con 6 giornate d’anticipo: un’impresa, 11 mesi dopo la prima promozione. LEGGI TUTTO

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    La partita di Porrini: “Rischia di più l’Atalanta, Zapata e Hojlund giocatori da Juve”

    Il difensore doppio ex, passò dalla Dea alla Signora: “Boniperti mi chiese due cose…”. E sui bianconeri di oggi: “L’inizio di stagione, prima della penalizzazione, è stato inaccettabile. Mancano gerarchie, leader in campo e persone che conoscano il club”Cos’è la gavetta se non farsi le ossa, crescere fino a realizzare i propri sogni? Nel calcio tanti giocatori hanno scalato le gerarchie soprattutto grazie al lavoro, nonostante non siano stati baciati dal grande talento. Sergio Porrini è uno di questi: cresciuto nell’Atalanta dal 1989 al 1993, per poi vincere tutto, da protagonista, nella Juventus fino al 1997. E il lunch match della 34ª giornata vede affrontarsi le “sue” due squadre, i bianconeri sul campo della Dea, in un match di vitale importanza per la volata Champions. LEGGI TUTTO