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    Inter, Lautaro non si vende. Intrigo con Kane, ma i nerazzurri stoppano United e Tottenham

    Manchester e Spurs sondano il club di Zhang con un intermediario, ma l’affare neppure parte: il Toro è il punto fermo anche per il futuro“No, di Lautaro non vogliamo neppure parlare”. Sono state più o meno queste le parole che l’Inter ha usato per alzare il muro sul suo numero 10. Non si tocca, non si vende, su di lui ruoterà la squadra di domani: ecco qui. Non un discorso buttato lì, ma il frutto di un incontro avvenuto nei giorni immediatamente successivi al ritorno dei quarti di Champions con il Benfica. Un intermediario ha infatti fatto arrivare sul tavolo nerazzurro gli interessi concreti di Manchester United e Tottenham sull’argentino. E l’Inter a quel tavolo non si è neppure seduta. LEGGI TUTTO

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    Inter, tutti i destini dipendono da Lautaro

    Non soltanto i gol a raffica, ma anche l’esperienza da attaccante navigato e un curriculum già ricco certificano l’importanza del Toro: così i nerazzurri sono legati alle magie del 25enneÈ il momento decisivo, per tanti club e tanti protagonisti. Non solo per raccogliere il frutto del lavoro, ma anche per scrivere il proprio destino, il proprio futuro. Sono molti gli allenatori ancora in bilico e – non c’è dubbio – saranno i risultati di questo ultimo mese di calcio a far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Lo stesso, ovviamente, per un gran numero di calciatori. E non solo perché si potrà “pesare” la loro incidenza, ma anche – e verrebbe da dire soprattutto – perché da quello che succederà nei prossimi 30-35 giorni i club potranno saperne di più sul budget a disposizione. Una cosa, ovviamente, è poter disputare la Champions, con il suo carico di prestigio e di soldi. Un’altra, lo hanno detto parecchi dirigenti, è dover fare i conti senza un introito così ricco. LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi: “Altro che torti arbitrali, Juve tira fuori l’orgoglio. E vorrei in campo undici Gatti”

    “Quando la squadra ha messo in campo fame e cuore ha fatto risultato, quando invece si è limitata al compitino… E su Del Piero…”Alessio Tacchinardi non ci sta. Ex bianconero dall’indomito furore agonistico, capace con la Juve di vincere 14 trofei, è incredulo, ma anche molto deluso, di fronte a una stagione bianconera che giudica incomprensibile sul piano dell’atteggiamento: “Con la sua storia e il suo Dna, partite come quella vista nella semifinale di ritorno contro l’Inter sono davvero inaccettabili, mi auguro che la società si sia fatta sentire”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Lautaro nella top ten all-time dei marcatori in A: per il nono posto manca un gol

    Il paragone è di quelli pesanti per il Toro, che grazie alla doppietta segnata alla Lazio non solo ha aiutato l’Inter ad agganciare Milan e Roma alla preziosissima quarta posizione in classifica, ma ha anche raggiunto Corso al decimo posto della graduatoria dei migliori marcatori nerazzurri all-time in Serie A. Per un affamato di gol come Lautaro è certamente un onore aver raggiunto una bandiera simbolo anche della splendida squadra della doppia Coppa dei Campioni targata Helenio Herrera negli Anni Sessanta: ora, però, sarà ancor più significativo superarlo… LEGGI TUTTO

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    Cuadrado: “Troppi episodi con noi”. Ecco quelli che la Juve contesta

    Con il pareggio di Bologna, la Juventus è giunta a quattro partite di fila in Serie A senza la vittoria ed è anche incappata nel terzo errore dal dischetto (record in A condiviso con la Roma). A ciò si aggiunge una situazione anomala, il mancato funzionamento del monitor del Var per gran parte della gara. Tanto che sui due episodi dubbi del match non sarà l’arbitro Sozza a decidere dopo aver rivisto le immagini, ma il Var Mazzoleni, che in entrambi i casi opterà per l’assegnazione del calcio di rigore (intervento di Danilo su Orsolini al 10′ e fallo di Lucumi su Milik al 29′). Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie Cuadrado, tanto in campo che nel dopo gara, quando non solo è tornato sull’episodio del Dall’Ara ma ha pure allargato il raggio della lamentela: “C’è un po’ di arrabbiatura perché a questi livelli non può non funzionare il monitor. Prima c’era un fallo chiarissimo, se non lo va a guardare rovina tutto il lavoro che noi facciamo in campo: lottiamo per vincere, ma così è difficile. Non è un caso, ci sono stati troppi episodi con noi. Cerchiamo di andare avanti, anche loro sbagliano, è il calcio. Combattiamo fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    Dagli 85 mln delle milanesi ai 14 della Lazio: quanto hanno conquistato (finora) le italiane in Europa

    La Champions resta il torneo più ricco: se Milan o Inter vincerà si porterà a casa 110 milioni senza contare la biglietteria. Il Napoli con la semifinale è arrivato a 77, la Juve a 56… Non è andata male fin qui al Milan e all’Inter che possono considerare nelle loro casse già 85 milioni (i nerazzurri per la verità qualcosina in meno). Ma la prospettiva da qui al 10 giugno, giorno della finalissima di Istanbul, è molto più affascinante: il successo in Champions per le due milanesi vale 110 milioni circa, senza contare la biglietteria, mai così ricca come quest’anno, e tutto l’indotto per un club campione d’Europa. LEGGI TUTTO

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    I segreti del Theao: se funziona la fascia sinistra, funziona il Milan

    Amici fuori, affiatatissimi in campo, spesso impermeabili al turnover: i rossoneri vanno dove li portano Leao ed HernandezL’ultima volta che uno dei due ragazzi del “Theao” ha parlato dell’altro è finita a sorrisi. Vigilia dei quarti di Champions contro il Napoli, si gioca dopo lo show di Leao al Maradona in Serie A, Theo in sala stampa. Gli chiedono quanto manchi a Rafael per raggiungere il livello di Mbappè. Theo si fa serio, guarda l’interlocutore e dice che la fortuna di giocare con entrambi, ma che Kylian è Kylian. Poi guarda Pioli, seduto accanto a lui, e salva in angolo: “Ora dovrà pensarci il mister”. E se la ride. LEGGI TUTTO

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    La Juve e la caccia al d.s.: chi sale e chi scende, tutti i nomi nel mirino

    Il club sta cercando il sostituto di Cherubini: il direttore sportivo del Napoli piace ai vertici societari, ma si ascolterà anche la voce di Allegri che potrebbe preferire Massara o Rossi con cui ha già lavoratoDalla nostra inviata Fabiana Della Valle2 maggio
    – Bologna“Stiamo pianificando il futuro con Federico Cherubini, che è il nostro direttore sportivo, e con Massimiliano Allegri. Siamo un blocco granitico che lavora sul futuro e questa è la nostra priorità fino alla fine della stagione. Chi arriverà si dovrà integrare in un sistema di lavoro Juventus, ma non è scontato che arrivi qualcuno”. LEGGI TUTTO