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    “Dimarco un tarello, Di Gregorio una tigre”: compagni fin dai Pulcini, domani avversari

    Da Shanghai a New York, Saulo Brambilla ha condiviso campo e spogliatoio con loro per dieci anni nelle giovanili dell’Inter: “Michele era mostruoso sulla linea di porta e nei rigori, Federico impressionava per corsa e gol. E quante giornate al parchetto insieme”Uno Dima, l’altro Digre. È impossibile separare i compagni di squadra di una vita dai nomignoli con cui sono stati chiamati per un decennio. E così, per Saulo Brambilla, Federico Dimarco e Michele Di Gregorio restano appunto Dima e Digre: “Ho cominciato a giocare con loro dagli otto anni e siamo stati compagni di squadra fino alla primavera, quindi intorno ai diciotto”. LEGGI TUTTO

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    Il blocco romeno, l’amico di Gavi e il goleador albanese: il Lecce Primavera è super

    L’organico multietnico messo su dal d.t. Corvino e allenato dal tecnico Coppitelli è in testa al massimo torneo giovanile con un +7 sul Torino Colazione in convitto, pranzo e allenamento. Poi di nuovo in convitto e guai… a chi viola il coprifuoco. I sette punti di vantaggio sul secondo posto non sono frutto del caso. A Lecce, la Primavera è una cosa seria: dopo che sei arrivato nel Salento e hai stretto la mano a Pantaleo Corvino, devi rimboccarti le maniche e pedalare più forte degli altri. Appena due anni fa, l’Under 19 giallorossa giocava in Primavera 2. LEGGI TUTTO

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    Da zero a cento, la favola di Gatti: ora inamovibile (con gol) e adorato dai compagni

    Con lo Sporting è stato l’uomo partita ma è un mese che non esce dal campo, ormai titolare fisso di Allegri. Che ne esalta la crescita e anche il capitano Danilo lo omaggia: dalla B all’Europa in pochi mesi, è la fine di un percorso da film iniziato in Promozione. E ancora pronto a nuovi traguardi Il primo gol con la maglia della Juventus, l’1-0 allo Sporting nell’andata dei quarti di Europa League, ha l’importanza che si conquista per definizione una rete decisiva in una partita a eliminazione a livello internazionale. Finora solo vicino ma mai a segno, non sono una notizia gli istinti offensivi di Federico Gatti, che di gol ne segna da quando era in Promozione e in Eccellenza al Pavarolo fino ai 5 dell’anno scorso in Serie B. Ma se il difensore di Rivoli, arrivato in estate dal Frosinone, è oggi l’uomo copertina del momento della Juventus, è soprattutto perché da sei partite non esce dal campo, inamovibile di Allegri ormai da un mese, titolare fisso a completare la difesa a tre con Bremer e Danilo. LEGGI TUTTO

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    Angelillo-Ilya Lopez, il centravanti e la Mantide: amore senza lieto fine fra gol e dicerie

    Nel 1957 la storia fra l’attaccante argentino dell’Inter e la ballerina non piacque all’Italia perbenista: lui era l’idolo dei tifosi, ma l’arrivo del tecnico Helenio Herrera fece finire tutto Lui era un centravanti argentino di vent’anni, sguardo triste e profondo, immalinconito dal freddo e dalla nebbia. Lei era una cantante-ballerina che si esibiva in un night-club dalle parti di Via Larga, a Milano: il Rayito de Oro. Una sera, accompagnato da due compagni di squadra, lui entrò in quel locale e, all’improvviso, incontrò l’amore. LEGGI TUTTO

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    Venticinque anni fa il Fenomeno ballò il samba sul ghiaccio

    Il 14 aprile 1998 Ronaldo segnava un incredibile gol in Coppa Uefa in casa dello Spartak Mosca: il racconto Per pattinare sul ghiaccio ti spiegano che bisogna piegare leggermente le ginocchia e ovviamente rimanere sciolti, le spalle morbide, il busto che asseconda il movimento della spinta. Governare l’equilibrio è una questione di testa, ti ripetono dopo che sei caduto e che provi – maledizione, non è mica facile – a rialzarti. Quelli bravi – quelli che ne sanno a pacchi – disquisiscono sulla conservazione della velocità orizzontale e di quella verticale. Ti squadernano un sacco di regole, se ti iscrivi a un corso di pattinaggio. LEGGI TUTTO

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    Pioli e il Milan-2: da Thiaw a Origi, cosa si giocano a Bologna

    La Champions chiama, a gran voce, e non si può far finta di nulla. Non davanti alla possibilità di entrare nel salotto lussuoso delle prime quattro d’Europa. E così Pioli, con tre partite in sei giorni, a Bologna in campionato dovrà mettere mano pesantemente all’undici di partenza. Per quanto sta arrivando da Milanello, molto pesantemente: si parla addirittura di dieci undicesimi, ovvero tutti i giocatori di movimento. Un Milan-2 totale. Vediamo allora situazione e prospettive di chi potrebbe giocare dall’inizio al Dall’Ara (andando per ordine di ruolo nel 4-2-3-1). Florenzi è il nome buono per la corsia destra in difesa. L’unica incognita – e non è cosa da poco – riguarda la condizione atletica dal momento che Alessandro è stato fermo sei mesi per infortunio e si è riaffacciato al campo meno di un mese e mezzo fa: 41 minuti nelle ultime sette partite sono poche briciole, quindi valutazioni in corso. Il ballottaggio con capitan Calabria – che però avrebbe bisogno di risparmiare energie in vista di Kvara – è aperto. L’opzione Dest al momento non pare attuale. LEGGI TUTTO

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    Manovre stipendi: ecco come si difenderà la Juventus

    Legali al lavoro dopo la chiusura indagini notificata dalla Procura federale che accusa il club e gli ex dirigenti di mancata lealtà: una nota del 2020 annunciava il possibile pagamento differenziato degli stipendi e le “side letter” sarebbero stati accordi privi di valore legale per fissare le cifre da corrispondere ai giocatoriIl giorno dopo l’avviso di chiusura indagini su manovre stipendi, agenti e partnership sospette, inviato dalla Procura federale, i legali della Juventus mettono a punto le strategie difensive. Le linee guida su come rispondere alle accuse del procuratore Chiné sono piuttosto chiare da tempo, ma le violazioni contestante sono una novità: il club e gli otto dirigenti di allora (Agnelli, Paratici, Nedved, Cherubini, Manna, Morganti, Braghin e Gabasio) sono accusati soltanto del mancato rispetto dell’articolo 4 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, quello che difende “i principi della lealtà, della correttezza e della probità” e che nel processo plusvalenze ha già portato ai 15 punti di penalizzazione, ma non è contestato l’articolo 31 che si occupa nello specifico di violazioni gestionali e (al comma 3) di compensi pattuiti illecitamente. LEGGI TUTTO