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    Un uomo in meno, un’idea in più. E Zaccheroni fa la rivoluzione col 3-4-3

    Rosso a Genaux contro la Juve di Lippi: l’Udinese ora toglie una punta, pensano tutti. E invece no. Il suo tecnico si ricorda di Zeman, dell’Ajax e del WM e sorprende tutti C’è un giorno preciso in cui la lampadina si accende e tutt’attorno, sopra e sotto, si fa luce. È il 13 aprile del 1997, una domenica. Allo Stadio delle Alpi di Torino va in scena la sfida tra la Juventus di Marcello Lippi, prima in classifica, e l’Udinese di Alberto Zaccheroni. Dopo tre minuti l’arbitro Bettin di Padova estrae il cartellino rosso e caccia il terzino dei friulani Genaux. A quel punto che fare? LEGGI TUTTO

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    Un dollaro al giorno, il campo militare, le lacrime alla Masia: alle origini di Onana

    Gli inizi con la Eto’o Foundation in Camerun, poi l’occasione Barcellona dopo un torneo vinto in Spagna a 11 anni. Il racconto di chi ha visto crescere il portiere che ha blindato la porta dell’InterUn pallone calciato oltre il filo spinato interrompe la marcia dei militari. Lo raccoglie un uomo in mimetica, con gli anfibi e i nastrini sul petto: “Chi è stato?”, grida. Dall’altra parte del muro un gruppo di bambini ride a crepapelle. Indicano tutti André: “È colpa sua”. L’unico ad avere la divisa di un altro colore. Gli altri hanno le maglie rosse, lui ce l’ha verde fluorescente. “L’hai fatto ancora, adesso ci odieranno”, dice il piccolo Fabrice al compagno dalla mira poco precisa. È il portiere della squadra, ma non indossa mai i guanti ed è sempre in mezzo al campo. LEGGI TUTTO

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    Ravanelli: “Chiesa e Di Maria indispensabili, a Vlahovic e alla Juve”

    L’ex attaccante bianconero: “Dusan deve solo ritrovare serenità, ha mezzi straordinari. Resti, non faccia il mio errore. Il gol arriverà quando meno se lo aspetta””Credo che la Juve abbia giocatori ai quali non può rinunciare, e che debba adattare il gioco alle loro caratteristiche: parlo di Chiesa e Di Maria, o stesso Kostic”, così Fabrizio Ravanelli, ex attaccante bianconero ed autentico esperto di tridente. E pare essere davvero questa la via intrapresa da Allegri, che può finalmente tornare a pensare al 4-3-3 ipotizzato in estate e poi abbandonato per cause di forza maggiore, leggi infortuni. LEGGI TUTTO

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    Razzismo, la legge del branco e l’ignoranza che non assolve. Anzi, è un’aggravante

    Zoro, Koulibaly, Lukaku… Passano gli anni ma gli episodi si ripetono Tanti anni fa, quando il bioparco si chiamava zoo e gli animali li tenevano in gabbia, un vecchio orango centrò con uno sputo l’occhio destro di un mio compagno di classe: una prodezza balistica oltre che un’evidente manifestazione razzistica. Da allora, misero i vetri alle gabbie. Per dire che a legare da sempre uomini e primati è un’oscura catena di colpe, vergogne, sputi e sentimenti complessi. Tutte le volte che transitiamo davanti a uno specchio, a prescindere dal colore (della pelle), siamo autorizzati a gettarci una banana in faccia e a ulularci il buuu da copione senza che nessuno debba gridare allo scandalo (anche perché, in questo caso, l’aggressore coincide con la vittima). LEGGI TUTTO

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    Colpi di tacco e di testa: le vite di Luis Alberto, calcio libero da odi et amo

    Lo spagnolo ha il 10 tatuato sul polso e gioca come vive, cioè d’istinto. Storia di un talento che stava per smettereIl tacco di Luis Alberto nasce sulle Dolomiti e si porta dietro un po’ di vento. Di quello che scende dalle montagne in piena estate e punge la pelle. Luglio 2017, Auronzo Di Cadore, nove di mattina. Allo Zandegiacomo, lo stadietto del paesino, ci sono un pugno di cronisti e qualche tifoso dagli occhi stanchi appena alzato, ma lo spagnolo si piazza in mezzo e attira l’attenzione, dando la sveglia ai mattinieri. LEGGI TUTTO

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    Allegri l'ha voluto a tutti i costi, ma adesso è fuori dal progetto: così Paredes ha perso la Juve

    L’argentino, diventato campione del mondo a dicembre, nei programmi avrebbe dovuto essere il faro di centrocampo, ma in bianconero ha deluso e il suo destino è già segnatoLeandro Paredes è fuori dal progetto Juve. È vero che Max Allegri lo ha voluto fortemente l’estate scorsa (e lo stimava tanto già da prima), ma nel nuovo contesto bianconero non c’è più spazio per lui. I nervi tesi sono una conseguenza e fanno quasi parte del gioco: per quello che avrebbe dovuto essere e non è stato, per un briciolo di responsabilità di tutti ma anche per colpe che obiettivamente non si possono addossare a nessuno. LEGGI TUTTO

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    Da Bonucci a Paredes: quando tra Allegri e i suoi giocatori scoppia la lite

    Prima l’allenamento, poi la grigliata di gruppo con staff, calciatori e rispettive famiglie. Alla Continassa, ieri pomeriggio, erano presenti tutti i giocatori della Juve, fatta eccezione per Leandro Paredes. Il motivo? Al termine della partitella mattutina, il centrocampista di proprietà del Psg ha sbottato contro Allegri, rinfacciandogli lo scarso impiego degli ultimi mesi. E’ così cominciata una lite accesa, davanti ai compagni che sono intervenuti per tranquillizzare Leandro. L’ex Roma, però, ha comunque deciso di non partecipare al pranzo di squadra. LEGGI TUTTO

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    Juve non avere dubbi, Vlahovic tornerà… Vlahovic. Per tre buoni motivi

    Assurdo pensare che l’attaccante bianconero debba essere messo in discussione tanto da lasciarlo partire la prossima estate. Qualità, età e forza fisica ne fanno uno dei protagonisti del prossimo futuro Far gol è come andare in bicicletta. Se hai imparato, se hai dimostrato di saperlo fare, non te lo dimentichi più. Può capitare, magari, in un periodo di faticare di più, perché hai avuto un acciacco, perché semplicemente non sei al massimo della condizione, ma poi basta ritrovare le forze e si ricomincia a spingere sui pedali. LEGGI TUTTO