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    Sarri è cambiato, in meglio: ecco perché la sua Lazio vola così in alto

    L’esperienza sulla panchina della Juve lo ha reso più attento e meno integralista, adesso la piazza romana appare perfetto. Dopo un anno di studio si vedono i primi, preziosi, frutti, figli pure del compromesso tra giochismo e risultatismo Se a sessant’anni si è e si vive come a trenta o a quaranta, il tempo è passato invano. Il tempo cambia le persone, inclusi gli allenatori. Maurizio Sarri, ad esempio. Sarri è partito dal basso e per due decenni lì è rimasto, tra dilettanti e Serie C. Un percorso senza sconti né padrini, con la forza delle idee come unico motore. Si è affacciato in Serie A ad Empoli, neppure dieci anni fa, con il ghigno del rivoluzionario e poteva permetterselo, perché tale era. Aveva rielaborato a modo suo la lezione dei maestri olandesi. LEGGI TUTTO

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    Il carattere del Cholo, il 4-4-2 moderno, la cura dei dettagli: Inter, così allena Conceiçao

    Sergente di ferro, con il Porto ha creato un binomio d’acciaio. Verticalizzazione rapida, calcio fisicamente dispendioso e nessun dogma predefinito. Ritratto del tecnico portoghese candidato al dopo-Inzaghi Spesso si dice che, quando un ex calciatore comincia ad allenare, le sue squadre gli assomiglino parecchio, ovviamente molto più sul piano caratteriale che tecnico. Basti pensare alle concezioni quasi militari di Conte e Simeone o alla liberazione dell’estro secondo Allegri. Sergio Conceiçao è molto vicino alla filosofia dei primi due, quel certo rigore si vedeva anche col pallone tra i piedi. LEGGI TUTTO

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    La Lazio vola, la Roma non si ferma, frenano Inter, Milan e Juve: il borsino della corsa Champions

    Stato di forma: la Lazio non perde da due mesi in campionato, periodo in cui sono arrivate sei vittorie e un pareggio con tanto di successo sulla Juventus nell’ultimo turno di Serie A. I biancocelesti si confermano con merito la seconda forza in Italia. Calendario: non dovendo presenziare in altre competizioni, Maurizio Sarri avrà a disposizione il tempo necessario per preparare con la dovuta calma le sfide che verranno. Il prossimo avversario è il Torino all’Olimpico, con gli impegni in trasferta contro Spezia e soprattutto l’Inter, che potrebbero cambiare ulteriormente i rapporti di forza LEGGI TUTTO

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    Costiera, dolci e la “scazzetta”. Così Ochoa si è innamorato di Salerno

    Il portiere messicano è stato di nuovo protagonista contro l’Inter con un 8 in pagella. Ormai all’Arechi è un idolo e ha pure l’uovo di Pasqua personalizzatoMemo Ochoa ha due grandi passioni: le spiagge e i dolci. A Salerno ha trovato tutto ciò che gli mancava. Dal balcone di casa in Piazza Libertà, pieno lungomare, osserva il viavai di gente fotografare il sole che tramonta accanto alla Costiera Amalfitana. Il bar di fiducia dista tre chilometri, il menù è sempre lo stesso: a colazione caffè e brioche. D’altronde, il portierone messicano è nato tra le torte. LEGGI TUTTO

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    I gol sbagliati da Lukaku? Sono errori tecnici

    Tra Fiorentina e Salernitana Big Rom ha fallito alcune occasioni clamorose. Sfortuna? No, esecuzioni sbagliate. E la sindrome della porta che si restringe…In assoluto Romelu Lukaku a Salerno non ha giocato male. Ha lavorato per la squadra. Sua la spizzata di testa sul lancio di Asllani, tocco che ha portato al gol di Gosens. Suo il pallone nello spazio per la fuga a bassa velocità di Lautaro Martinez in campo aperto, traversata in solitaria chiusa dall’argentino con un tiro ibrido, né forte né preciso, un mezzo pallonetto moscio. Lukaku ha fatto valere il fisico nei corpo a corpo spalle alla porta. LEGGI TUTTO

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    Cambio modulo e più cross: il piano della Juve per risollevare Vlahovic

    Il periodo no dell’attaccante serbo prosegue in bianconero (ma non in Nazionale). Così Allegri e il suo staff pensano di garantirgli maggiore supporto dalla nostra inviata Fabiana Della Valle9 aprile
    – Roma Salvate il soldato Dusan Vlahovic. il grido d’allarme che arriva da Roma il giorno dopo la sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, un mese dopo quella con i giallorossi nello stesso stadio. La Juventus si è inceppata ancora, dopo una striscia di quattro vittorie di fila in campionato, e il suo centravanti non riesce più a darle quello che le aveva promesso. Ovvero gol, motivo per cui la Signora lo ha strappato alla Fiorentina nel gennaio scorso, investendo 80 milioni di euro e rinunciando di fatto a Paulo Dybala. LEGGI TUTTO