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    Volante fa per due: storia di un uomo che diventò un ruolo

    Non è il solito regista: aiuta i difensori, costruisce il gioco, detta i tempi, da Luis Monti a Jorginho chi vince ne ha uno. Tutto iniziò dopo la guerra, con una nave su cui il giovane Carlos si imbarcò per l’Italia Se a un ragazzo sudamericano l’allenatore chiede di giocare davanti alla difesa, come classico centromediano metodista, gli dice: “Tu fai il volante”. Per intenderci bene sul ruolo: Pirlo era un volante, Falcao era un volante, Mascherano era un volante, Casemiro era (ed è) un volante, Busquets era (ed è ancora) un volante. Non il regista come è sempre stato inteso all’italiana: quello di solito è un compito che viene svolto dalla mezzala, destra o sinistra che sia, dotata di talento ma poco propensa a difendere. Il volante, al contrario, è innanzitutto un aiuto per il reparto arretrato, e in particolare per i due centrali, e poi costituisce il primo costruttore di gioco, l’uomo che dà inizio alla manovra. Una specie di architetto della squadra, per rendere meglio l’idea, che tuttavia deve possedere anche doti di incontrista e spirito di sacrificio da mediano. LEGGI TUTTO

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    Juve, è la carta Ronaldo la variabile di un intervallo lungo 44 giorni. Ecco perché

    CR7 unico giocatore non ancora sentito dalla Procura: fra il “primo tempo” di lunedì e il “secondo” del 10 maggio, la Procura di Torino cercherà di sentirlo anche per integrare gli atti in vista della prossima udienzaIl primo tempo dell’udienza preliminare si è chiuso lunedì mattina, il secondo si giocherà il 10 maggio. Il campo resterà lo stesso: la maxi aula 2 del Tribunale di Torino. Anche l’arbitro sarà il medesimo: il gup Marco Picco. Identici anche i protagonisti del Processo Prisma. Da una parte i pm Mario Bendoni e l’aggiunto Marco Gianoglio, i quali hanno messo nel mirino i conti della Juventus dal 2019 al 2021 (dalla contabilità delle ormai famose “plusvalenze fittizie” alle due manovre “stipendi”) e dall’altra il club bianconero e i 12 imputati, in maggioranza ex dirigenti e manager. LEGGI TUTTO

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    Quando solo la neve mandava Zaccagni in panchina

    Tornei estivi, tunnel per vendetta e ricordi di chi l’ha visto crescere, i primi passi della freccia di Sarri. Un ragazzo “a cui è impossibile non volere bene”L’unica strigliata se l’è presa quando ha tradito l’amato mare. Al posto della brezza, scarponi stretti e sci a noleggio. “Vai in settimana bianca? Allora non giochi”. Gelo. Dietro le quinte di Mattia Zaccagni si nasconde un ragazzo casa, campo e “scooterino”. Uno che una volta preferì la montagna alle spiagge di Bellaria, isola felice sulla riviera romagnola, finendo in panchina per punizione. “Avevo delle regole…”. LEGGI TUTTO

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    Non solo Romelu, anche Hojlund e Vlahovic super: ora la prova campionato

    Hanno segnato 12 gol: sarà vera gloria? Atalanta, Inter e Juve si godono le reti dei loro centravanti in Europa. Avversari morbidi, ma non per tutti…L’Europa fa bene ai centravanti. Le qualificazioni a Germania 2024 restituiscono alla Serie A tre numeri 9 carichi di gol. Hojlund, Lukaku e Vlahovic ne hanno accumulati 11 in tre: cinque il danese dell’Atalanta e tre ciascuno il belga dell’Inter e il serbo della Juve. LEGGI TUTTO

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    Inter, se parte Bastoni tutto su Scalvini. Resiste Demiral

    Il classe 2003 dell’Atalanta è il prescelto in caso di addio del centrale. Il turco, invece, è sempre l’obiettivo numero uno per sostituire SkriniarLa premessa è necessaria e serve a definire i contorni della situazione: l’Inter non vuole perdere Bastoni, a maggior ragione dopo aver visto partire per Parigi l’altro pezzo del muro, Skriniar. LEGGI TUTTO

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    Pjanic: “Fagioli già a 17 anni mai banale. Conte lo vedrei ovunque, ma non alla Juve”

    L’ex regista bianconero: “Fossi nel club non mi priverei di Allegri, sta facendo un lavoro straordinario. Anche con il -15 può farcela a entrare tra le prime 4. Zaniolo ha fatto bene a scegliere la Turchia”Fra Andrea Pirlo e Nicolò Fagioli, c’è Miralem Pjanic. Il regista bosniaco, attualmente protagonista negli Emirati Arabi con lo Sharjah, alla Juventus ha prima raccolto l’eredità del Maestro e poi visto crescere da vicino il talento di Nicolò. “Fagioli a 17 anni si allenava spesso con noi – racconta Pjanic -. Era un giovane diverso dagli altri, mai banale con la palla. LEGGI TUTTO

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    Super Serie A! Nelle qualificazioni solo la Premier segna di più. CR7 meglio della Francia

    Alcune scommesse scontate, ma anche diversi outsider apprezzabili. Il tabellino marcatori della Premier è variegatissimo: per esempio, avreste mai detto che il capocannoniere inglese potesse essere McTominay del Manchester United? Quattro centri, di cui due pesantissimi alla Spagna: è la vera sorpresa della classifica marcatori di queste qualificazioni. Seguono a ruota i due timbri di Kane, Sabitzer, Bernardo Silva (tre tenori facilmente pronosticabili), di Kovacic e anche di Akè, quest’ultimo bomber d’eccezione contro Gibilterra. A quota uno troviamo Rice, Saka, Elanga, McGinn, Joao Felix, Moore e Xhaka. Totale: 21 centri. La Premier resta l’Eldorado. LEGGI TUTTO

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    La rivelazione di fine stagione? De Ketelaere. Magari giocando alla Pirlo

    Fra tutti coloro che hanno deluso fin qui, la vera carta a sorpresa potrebbe averla il Milan con il belga. Basterebbe una giocata decisiva per sbloccarlo, magari con compiti un po’ meno offensivi… Siamo tutti qui a chiederci chi sarà la “rivelazione” dell’ultimo terzo di campionato. E per rivelazione non si intendono solo i giovani, ma tutti quelli che – per vari motivi – hanno fin qui deluso o comunque non si sono ancora fatti notare per tutte le loro potenzialità. LEGGI TUTTO