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    Il Pampa Sosa: “Nel 2004 in C io e tre disperati senza un pallone. Ora Napoli è oro”

    Il primo centravanti di De Laurentiis si racconta: “Mi convinse a venire Marino dicendomi: ‘Ti darò la 10 di Maradona’. Il segreto del presidente? Sa scegliere gli uomini, non ne sbaglia uno” In principio era il caos. In principio era El Pampa. Diciannove anni fa. L’età della pietra se paragonata a quella dell’oro. Miseria e nobiltà. Dal Napoli tremante del Pampa al Napoli che tremare il mondo fa di Spalletti, Osimhen e Kvara. Parte da un campo di Paestum alle falde del Vesuvio, l’equivalente della grotta di Betlemme, e arriva alla reggia del “Maradona” in calore. Invece del bue e dell’asinello, ad alitare sul bambinello appena nato El Pampa Sosa e Francesco Montervino. Metti Aurelio De Laurentiis al posto della Madonna e Pierpaolo Marino nella parte di Giuseppe e ci siamo: il presepe è completo. Magi e sponsor arriveranno. LEGGI TUTTO

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    Per i gol di Balogun è già derby Milan-Inter

    I due club hanno messo gli occhi sull’attaccante 21enne di proprietà dell’Arsenal, che va avanti a suon di reti in Ligue 1 con la maglia del ReimsFolarin Balogun è entrato nel mirino del Milan per la prossima stagione, ma anche l’Inter lo segue da tempo e ha chiesto informazioni. L’attaccante classe 2001 sta facendo grandi cose nel Reims (15 gol in 25 presenze) e a fine stagione lascerà la Ligue 1 per fare ritorno all’Arsenal, che la scorsa estate lo ha ceduto in prestito ai francesi visto che nel reparto avanzato Arteta aveva un notevole affollamento. LEGGI TUTTO

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    80 anni di Picchio De Sisti, ragazzo di borgata che si arrese solo a Pelé

    Nato al Quadraro, “battezzato” da Schiaffino, cervello della Nazionale prima e allenatore brillante poi, cult al cinema grazie a Lino Banfi. E se nel 1982 non avessero annullato quel gol a Graziani…Nella Nazionale di Rivera e Mazzola, l’unico insostituibile era Giancarlo De Sisti. Era lui l’architrave della squadra, l’uomo che cuciva e ricuciva il gioco, colui che di un filo ingarbugliato sapeva ricavarne una trama. Nel giornalismo di un tempo sarebbe stato il migliore dei caporedattori che al desk confezionano il giornale. Sapeva leggere le partite come pochi, ne indovinava lo sviluppo, cogliendone – prima di altri – il ritmo. Nel calcio di oggi sarebbe uno straordinario mediano davanti alla difesa, un play di carattere e personalità, 169 centimetri di fil di ferro e acume tattico, scontornati in una figura esile ma mai arrendevole, tutt’altro. LEGGI TUTTO

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    Pinto da Costa: “Vi spiego il modello Porto. La Serie A? Non ci sono più i grandi presidenti…”

    Lo storico numero 1 dei portoghesi: “Il nostro segreto sono i soci, ci tengono al sicuro da qualsiasi investitore. L’Italia non ha più i Berlusconi, i Moratti, gli Agnelli, ma affrontarvi è sempre difficile”Il 31enne Steven Zhang, che cerca i primi quarti della vita, ha conosciuto a Milano un collega di 54 anni meno giovane. Jorge Nuno Pinto da Costa, classe 1937, a capo del Porto dall’aprile 1982, è un arzillo 85enne che da sempre compra e rivende talenti. E, soprattutto, vince: 23 campionati, due Champions, due Uefa, una Supercoppa europea e due Intercontinentali. In patria lo chiamano (non affettuosamente) “Il Papa” e al Dragão vuole dare l’ennesima benedizione a un’italiana dopo il ko di San Siro: “Noi lotteremo fino alla fine, il Porto ci crede sempre”, ha già dichiarato. LEGGI TUTTO

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    Soulé celebra il gol: “Un'emozione incredibile, mi veniva da piangere”

    Le parole di Matias Soulé a Dazn:DOPO IL GOL – “Sono molto contento, aspettavo questo gol da quando sono qua. Non sapevo come festeggiare, mi veniva da piangere per l’emozione. Il gol di testa non ce l’ho tanto ma sono davvero felice. Il primo pensiero alla famiglia, agli amici, chi è in Argentina, un’emozione incredibile” ALLEGRI – “Mi ha chiesto di fare bene la fase difensiva da trequartista, eravamo sopra di un gol, una partita che potevano pareggiare. Fare bene la difesa e stare attento”. DI MARIA – “Lui e Paredes mi consigliano tanto, li seguo tanto. Di Maria come calcia provo a imparare sempre, un orgoglio essere a fianco a lui, allenarmi con lui e tutti”. MANCINI ARGENTINI – “Mi piace avere la palla, cercarla tra le linee, sempre stato così. Provo ad aiutare la squadra, dare il 100%”. CONSIGLI – “Sì tutti dal primo giorno che sono con loro, ascolto e guardo cosa fanno, hanno esperienza, anche il mister e lo staff, imparo sempre dentro e fuori dal campo”.  Carica altri LEGGI TUTTO