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    Storia e filosofia del fuorigioco, dalla regola 11 a Gino Paoli

    Nato nel lontanissimo 1859, passato attraverso diverse modifiche, oggi è finito in mano alla tecnologia più avanzata. Ma le polemiche e le discettazioni continuano Se ne discute da quando è stata inventata, nel lontanissimo 1859, e come tutte le regole ha le sue schiere di difensori e di oppositori. Resta in vigore, ed è uno dei pilastri del gioco, oscillando tra empiti di conservatorismo e slanci di progressismo che in fondo altro non raccontano che un profondo desiderio di giustizia assoluta la quale, lo sappiamo tutti, è impossibile da raggiungere. Argomento del dibattito è il Fuorigioco (scritto con la maiuscola per conferirgli un’autorità morale), catalogato come regola numero 11 del regolamento del gioco del calcio. LEGGI TUTTO

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    Juve, a centrocampo non si decolla. E rispunta l’amore per Milinkovic

    Pogba è un’incognita, Rabiot andrà via, Paredes ha deluso: serve un investimento per rifondare la mediana, e il serbo è un vecchio pallino di Allegri: come si può trovare l’accordo con Lotito L’idea è antica ma sempre attuale. Presto anche le esigenze potrebbero intrecciarsi: Sergej Milinkovic Savic è il sogno di Max Allegri, un potenziale obiettivo di mercato della Juve per l’estate prossima. Quando il calciatore si ritroverà a un anno dalla scadenza del suo contratto, la Lazio potrebbe avere più interesse a venderlo che a trattenerlo – in assenza del rinnovo – per non rischiare di perderlo a zero e i bianconeri potrebbero aver bisogno ancora una volta di un rinforzo importante in mezzo al campo. Il centrocampista serbo è cima alla lista. LEGGI TUTTO

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    Cruz: “Inter, puoi arrivare in finale. Porto? Vietato sottovalutarli, sono lì per un motivo”

    Ai portoghesi il Jardinero segnò una doppietta dalla panchina nel 2005/06, in un San Siro vuoto dopo il fumogeno lanciato a Dida: “I derby di Champions? Un’atmosfera unica. I nerazzurri non devono sottovalutare gli avversari. E in questa competizione possono giocarsela con tutti” Una partita risolta alla sua maniera. Inter-Porto del 1° novembre 2005, fase a gironi di Champions League. Nerazzurri sotto per lo splendido gol su punizione di Hugo Almeida, prima dell’ingresso dalla panchina di Julio Cruz al posto di Adriano, triplettista pochi mesi prima contro i portoghesi agli ottavi di finale. Il Jardinero ribalta la partita: rigore al 75’, colpo di testa vincente sette minuti più tardi. LEGGI TUTTO

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    Marcolin racconta gli ex compagni contro: “Sergio un istintivo, a Simone piace attaccare in 6”

    È stato compagno alla Lazio dell’allenatore dell’Inter e di Conceicao, mister dei portoghesi: “Non sarà una partita spettacolare, ma ai nerazzurri serve mettere da parte un bel margine per il ritorno” Due allievi della scuola Eriksson a confronto. Due protagonisti dell’ultimo scudetto della Lazio pronti a darsi battaglia per un posto ai quarti. Simone Inzaghi e Sergio Conceiçao ce l’hanno fatta, sono riusciti anche da allenatori a imporsi a livello nazionale ed internazionale. In pochi, forse, ci avrebbero scommesso quando dividevano lo stesso spogliatoio a Formello. Dario Marcolin, che con loro ha condiviso gli anni d’oro nella Capitale, conferma in parte la tesi. “La vera sorpresa, tra i due, è sicuramente Sergio”. LEGGI TUTTO

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    Jugovic: “Juve, batti il Nantes con lo spirito di Vialli. E arriva in fondo”

    Così il serbo: “Se penso ai francesi mi vengono in mente i due gol di Luca nel 1996. Vlahovic? Spero ritrovi le reti di Firenze e trascini i bianconeri””Se penso al Nantes mi viene in mente Vialli, un grande capitano. Grazie al suo carisma e anche ai suoi gol nelle due semifinali del 1996 eliminammo i francesi e arrivammo alla finale di Roma contro l’Ajax. La Juventus, dopo l’1-1 di Torino, domani deve scendere in campo a Nantes con lo spirito di Gianluca”. Parola di Vladimir Jugovic, l’eroe dell’ultima Champions League bianconera. LEGGI TUTTO

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    Juve, la fascia sinistra da Cabrini in poi: ieri punto di forza, oggi incognita

    Volente o nolente, è ancora lui il termine di paragone con cui si sono dovuti confrontare i terzini sinistri del passato e del presente juventino. E ben pochi ne hanno sfiorato il livello tecnico e il rendimento in maglia bianconera. Alla Juve dal 1976 al 1989, vanta 297 presenze e 33 reti in serie A, oltre a sei scudetti, e vari trofei internazionali fra cui 1 coppa Uefa, 1 coppa delle Coppe e 1 coppa dei Campioni. Campione del Mondo a Spagna ’82, il “Bell’Antonio” resta un modello ineguagliato. LEGGI TUTTO

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    Il mercato nell’era RedBird: come il Milan utilizza dati e algoritmi

    l dibattito sull’uso dei dati nel calcio è aperto, apertissimo: i numeri possono dire se un calciatore è forte e, sempre più difficile, adatto a una squadra? Le proprietà americane storicamente rispondono sì e investono. Anche in questo, in questo periodo storico, il calcio sta cambiando. Il Milan di RedBird è nel gruppo e, in un club che già utilizza dati e algoritmi, è prevista una ulteriore svolta data-centrica: i dati saranno sempre più valutati in diverse aree. LEGGI TUTTO