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    Marotta, passione parametri zero: ecco tutti i colpi dello specialista

    Le grandi manovre in casa nerazzurra non si fermano e così il lavoro del ds Beppe Marotta. Perché il prossimo mercato va pianificato per tempo, perché i potenziali obiettivi vanno monitorati costantemente e perché in estate si dovrà puntare essenzialmente all’autofinanziamento. In sostanza, si tratterà di saper cogliere le cosiddette “occasioni”, quelle di cui lo stesso amministratore delegato nerazzurro ha spesso parlato e di cui si è rivelato negli anni un autentico specialista. Questo dice l’elenco dei principali colpi messi a segno da Marotta negli ultimi 11 anni. Un elenco ricco di nomi altisonanti, che vale le pena ripercorrere mentre l’a.d. valuta i profili dei prossimi potenziali rinforzi a costo zero, a partire da Smalling (con cui il discorso è già stato avviato), Soyuncu e Pereyra. LEGGI TUTTO

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    Kvara, Leao e quelli che saltano l’uomo: perché il dribbling fa la differenza

    Gli specialisti dell’uno contro uno si sono evoluti, ora sono molto più veloci. E rimangono decisiviDate un pallone a due bambini. Proveranno a passarselo. O, più probabilmente, cercheranno di superarsi uno con l’altro palla al piede. Perché il dribbling appartiene all’essenza stessa del calcio, ne rappresenta la natura più istintiva. Il calcio primordiale infatti si basava proprio su quello: quando nel 1863 la Football Association ne stabilì le regole fondamentali per differenziarlo dal rugby, il passaggio non era quasi nemmeno previsto, i giocatori si affrontavano con il solo intento di portare individualmente il pallone verso la porta avversaria. LEGGI TUTTO

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    Dall'Empoli al Napoli passando per Inter e Roma: Spalletti diventa mister 1000 panchine

    Gli inizi, dal settore giovanile alla Serie A: due campionati vinti (in C ed in B) praticamente appena finita la carriera di calciatore e cominciata quella di tecnico. Subentrato ad Adriano Lombardi, l’indimenticato “rosso di Ponsacco”, il giovane Spalletti conduce i toscani in massima serie e successivamente ad una insperata salvezza. LEGGI TUTTO

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    Musso: “Mi studio, quindi miglioro. E Gasp chiede anche a me di giocare veloce”

    Il portiere dell’Atalanta: “Champions? Sì, ma senza obblighi. Al Mondiale con l’Argentina pensavo di andarci, e in futuro…”Dal nostro inviato Andrea Elefante17 febbraio
    – zingonia (bg)Medito quindi sono, e oggi Juan Musso è. Perlomeno così sembra. È quello che non sempre è stato l’anno scorso: il portiere su cui l’Atalanta e Gasperini hanno puntato e che poi hanno scelto. È un portiere che a volte fa quattro allenamenti al giorno, minimo tre, e due sono sempre allo stesso orario: “Venti minuti la mattina e venti la sera: meditazione, ovvero allenamento mentale. Fondamentale: aiuta la concentrazione e mi cambia molto se per caso lo salto. Me ne accorgo subito”. LEGGI TUTTO

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    Da Huijsen a Barbieri: i prossimi Fagioli e Miretti della Next Gen Juve

    La Juve Next Gen in Coppa Italia di Serie C riesce sempre a tirare fuori qualcosa in più del solito. Nel 2020, quando l’allenatore era Pecchia, i bianconeri di allora riuscirono a mettere le mani sul trofeo: battendo la Ternana di Gallo, ora alla guida del Foggia e dunque l’ultimo allenatore eliminato per ritentare l’impresa in un’altra finale. Quest’anno la squadra è molto più giovane: se la vedrà contro il Vicenza, il primo marzo ad Alessandria e l’11 aprile a Vicenza. Di seguito tutti i protagonisti che hanno portato la Juve in finale. LEGGI TUTTO

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    Milan, ora viene il difficile: l’assetto a tre funziona, ma bisogna fare gol

    Pioli con il nuovo assetto in difesa riesce a subire meno gol, però resta il nodo in avanti: si segna sempre troppo poco Come si cambia, per non fallire: parafrasiamo il ritornello della vecchia canzone di Fiorella Mannoia per descrivere il trasformismo del Milan. Nel gennaio della grande gelata la squadra di Stefano Pioli aveva subito 13 gol in quattro partite di campionato: due contro la Roma; due contro il Lecce; quattro contro la Lazio; cinque contro il Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    Skriniar via, Brozo quasi, e l’Inter riparte: ecco i quattro a cui darà l’assalto sul mercato

    Marotta ha già scelto i rinforzi per il nuovo corso. Il ritorno a Milano di Kessie resta una pista aperta, e poi ci sono tre parametri zero che…Due pezzi dello scudetto che fu. Due colonne della prima Inter di Inzaghi, che il titolo l’ha accarezzato e poi l’ha visto sfuggire giusto prima dell’ultimo bacio. Milan Skriniar e Marcelo Brozovic domani giocheranno insieme dall’inizio contro l’Udinese, a quattro mesi e mezzo dall’ultima volta: destino beffardo, era l’andata di questa partita, un’infausta trasferta friulana per la squadra di Simone. Sarà come riattaccare un pezzo della vecchia colonna vertebrale nerazzurra, riassaporare certe sensazioni del passato, ma in fondo è tutto una beata illusione: in viale della Liberazione sanno quei due divideranno il campo ancora per poco. LEGGI TUTTO