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    Dionisi: “Così sto guarendo il mio Sassuolo. E vi spiego come proveremo a fermare il Napoli”

    Il tecnico neroverde: “La crisi era dovuta a mancanza di motivazioni. Ci stava che fossi esonerato, ma non l’ho mai temuto. Lopez? Doveva fare pace con se stesso, e credo l’abbia fatta” Dal nostro inviato  G.B. Olivero15 febbraio
    – SASSUOLO Il buon marinaio si riconosce nella tempesta. Gli allenatori sono marinai nell’oceano di un calcio sempre più difficile. E i bravi allenatori sono quelli che fanno andare veloce la loro nave quando va tutto liscio e che se la cavano anche tra le onde più grosse. Alessio Dionisi al primo anno di Serie A ha preso la laurea e al secondo sta facendo il Master. Il Sassuolo era sparito all’improvviso nelle acque agitate di una stagione molto strana e piena di ostacoli, lui lavorando con pazienza e bravura l’ha fatto riemergere e l’ha messo in sicurezza. Proprio quando il calendario sembrava una condanna. LEGGI TUTTO

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    L'Inter si inceppa? Inzaghi esca dai soliti schemi

    Il tecnico nerazzurro non cerca variazioni sul tema quando la gara è bloccata. Quando allenava la Lazio invece le sue idee… Ci sono quelle partite che non svoltano neanche tirando cento volte in porta. Samp-Inter rientra forse nella categoria. Ma questo non può essere un alibi per chi insegue il Napoli, sogna i quarti di Champions e affronta la penultima che sul suo campo ha conquistato due punti su trenta. Preso atto che gli attacchi morivano inevitabilmente tra le gambe dei difensori o in tribuna, toccava all’Inter inventarsi qualcosa a partita in corso. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Milan squadra vera, ora a Londra senza paura”

    Così l’ex allenatore rossonero: “Il gol di Diaz ha dato coraggio. Ho visto generosità, ma anche ferocia”Molto più di una boccata d’ossigeno. Questo successo ridà sicurezza al Milan e, se proprio non lo fa uscire dal tunnel, perlomeno gli fa intravvedere la luce. Vincere in Champions regala autostima, i musi lunghi diventano sorrisi, i malumori spariscono di colpo. “Adesso bisogna andare a Londra senza paura – dice Arrigo Sacchi – e non dimenticarsi mai che si deve ripartire sempre per mettere in difficoltà il Tottenham”. LEGGI TUTTO

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    L'amicizia, gli abbracci, gli scontri. Lukaku e Barella: la verità sul loro rapporto

    I compagni di squadra protagonisti dello screzio in Sampdoria-Inter sono legati da un buon rapporto, protagonisti di siparietti divertenti e scene memorabili. “Ma quando entriamo in campo…””Sono grandi amici, già a fine primo tempo era tutto rientrato”. Al di là delle parole di condanna per una scena che certo non onora la maglia dell’Inter, Simone Inzaghi ha provato così a spegnere le polemiche dopo lo scontro verbale che ha visto protagonisti Romelu Lukaku e Nicolò Barella intorno al 39′ di Sampdoria-Inter. La ramanzina e qualche insulto, con il problema di un primo piano in presa diretta che ha immortalato la scena, trasformando “una questione di campo” come tantissime altre in un “caso”. Ne parlano i media, ne parlano i tifosi, ne devono parlare di conseguenza allenatore e compagni di squadra. LEGGI TUTTO

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    “Vaffa”, sfottò, litigi. Da Allegri a Spalletti: quando allenatori e tifosi si scontrano

    L’ultimo episodio è stato lo “stai zitto” del tecnico juventino indirizzato in tribuna, ma è solo l’ultimo caso Ancelotti, Capello, Conte e Vieira e non solo: ecco i casi più eclatantiDurante la partita, perdono di vista la partita. Allenatori che scattano a molla. Fischi e fiaschi. E loro prendono fuoco. Anche – capita sempre più spesso – contro i propri tifosi. Che contestano, che offendono. E allora gli allenatori danno le spalle alla partita e al buon senso e replicano: ecco la top 10 dei battibecchi. LEGGI TUTTO

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    Barella, ritratto di quel ragazzo “barroso” che ogni tanto esagera

    La dura reprimenda di Lukaku verso il compagno durante la gara del Ferraris con la Samp, sotto gli occhi delle telecamere, ha messo a nudo certi limiti caratteriali del centrocampista dell’Inter. Dovuti alla troppa passione Rissoso, irascibile, carissimo Barella. “Quando ero più piccolo ero un po’ barroso”, ci raccontò Nicolò in una chiacchierata quando ancora giocava a Cagliari. Nel gergo cagliaritano il “barroso” è un tipo un po’ fumantino, attaccabrighe, che se la prende con gli altri, sempre sopra le righe. LEGGI TUTTO