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    Obiettivi (mancati), Champions (a rischio), stadio (in stallo): l’avvio in salita di RedBird

    Cardinale ha rilevato il club lo scorso agosto e, dopo l’ebbrezza scudetto, si sta trovando ad affrontare una sequenza di nodi ad alta difficoltà. E’ atteso a San Siro col Tottenham: il Diavolo svolterà sotto i suoi occhi?L’agenda – che negli ultimi tempi i tifosi vorrebbero vedere più densa di impegni rossoneri – prevede il suo ritorno a Milano per il primo round degli ottavi di Champions, in programma martedì della settimana prossima. Il problema, per Gerry Cardinale, è che se la squadra non inizierà a riprendere conoscenza, rischia di assistere a una mattanza. LEGGI TUTTO

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    Samp, i due gol non bastano: resta il peggior attacco d'Europa

    I due gol a Monza non sono bastati a Stankovic per tornare ai tre punti, vista la beffa del rigore di Pessina a tempo scaduto. E non sono serviti nemmeno a cancellare la scomoda etichetta con cui la Sampdoria convive da tempo. Quella di peggior attacco d’Europa. Fra i primi 10 campionati del ranking Uefa per Nazioni (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia, Francia, Olanda, Portogallo, Belgio, Scozia e Austria) la Serie A primeggia per un dato non certo invidiabile: è della Samp lo score realizzativo più basso. Solo 10 gol in 21 partite: i blucerchiati devono prima di tutto guarire dal mal di reti. LEGGI TUTTO

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    L'Inter low cost vittoriosa nel derby con la firma di un top player: Marotta

    Da Onana a Calha, da Mkhitaryan a Dzeko e Dimarco, sino a Darmian e ad Acerbi: ben sette giocatori su undici nella formazione che ha vinto l’ultimo derby sono arrivati in… saldo o a parametro zero. Merito del suo a.d., che ha un solo rimpianto: Dybala Fa impressione, se ci pensate, la formazione con cui l’Inter ha vinto meritatamente il derby. Onana, preso a parametro zero. Acerbi praticamente regalato dalla Lazio. Darmian prelevato dal Parma in una fase non brillantissima – a prezzo quasi di saldo – e ora praticamente titolare. Calhanoglu preso a parametro zero. Mkhitaryan preso a parametro zero. Dimarco tenuto sotto controllo malgrado i numerosi prestiti e riportato con un minimo esborso alla base. Dzeko praticamente regalato dalla Roma. LEGGI TUTTO

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    Un Angelo per Vlahovic: Di Maria, il re degli assist per sbloccare DV9 e rilanciare la Juve

    Allegri progetta la staffetta tra l’argentino e Chiesa. Con un monito: “A Salerno per fare i punti salvezza e per prepararci alle coppe”La Juventus ha bisogno dei gol di Dusan Vlahovic. Un po’ per risollevarsi in classifica dopo il – 15, a partire dalla trasferta di stasera a Salerno. E un po’ perché si avvicina il debutto in Europa League (il 16 c’è il Nantes), diventato l’obiettivo principale assieme alla Coppa Italia per conquistare l’Europa sul campo. Il 23enne bomber serbo, dopo aver ritrovato prima il campo (con il Monza) e poi il posto da titolare (con la Lazio), insegue i primi gol del 2023. DV9 è fermo a 7 reti in bianconero e non segna dal derby con il Torino (15 ottobre). Quasi quattro mesi. LEGGI TUTTO

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    Un derby non basta, neppure all’Inter. Milano merita di più

    Marotta l’ha definito “un campionato di seconda fascia”. Per questo Inter e Milan non possono accettare di figurare come subalterne in una Serie A declassata La vittoria in un derby non può salvare la stagione, non a Milano, città che per definizione non può accontentarsi mai. Non vogliamo sminuire il successo dell’Inter, ma sottolineare come l’annata della squadra di Simone Inzaghi non possa risolversi con due successi contro il Milan, il 3-0 in Supercoppa a Riad e l’1-0 dell’altra sera. LEGGI TUTTO

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    Mercato flop e grandi assenti: perché Pioli ha diversi alibi

    Le responsabilità vanno divise con club, dirigenti e giocatori. L’addio di Kessie sta pesando. E il tecnico è rimasto senza i gol di Ibra…Luca Bianchin e Marco Fallisi7 febbraio
    – MilanoSe fossimo alla sbarra, l’avvocato difensore inviterebbe l’imputato a srotolarsi la manica della camicia all’altezza dell’avambraccio e si rivolgerebbe alla corte: “Guardate quel tatuaggio. Ecco la prova che scagiona Stefano Pioli”. Su quel tattoo c’è uno scudetto con il numero 19 e la tesi della difesa sarebbe chiara: Pioli è indiscutibilmente il primo artefice del titolo vinto l’anno scorso dal Milan. LEGGI TUTTO

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    Tattica, giovani, gestione: perché la crisi del Milan è colpa di Pioli

    L’errore più evidente è il crollo delle motivazioni. E la poca fiducia nei giovani ha ristretto una rosa ampiaLuca Bianchin e Marco Fallisi7 febbraio
    – MilanoDalla gestione Leao al cambio di modulo, passando per la gestione dei giovani e il ritiro precampionato dove sono emerse le prime crepe. Ecco i motivi per cui la crisi del Milan è da imputare soprattutto a Stefano Pioli. LEGGI TUTTO

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    Da Meazza a Mancini, fino a Balotelli: il nostro esilio d'orato sul Bosforo

    Peppin fu chiamato nel 1949 a insegnare calcio, ma durò poco. Poi Mancini, Montella, Balotelli, Pirlo e ora, forse, Zaniolo. Folta è la colonia italiana in Turchia… Italiani di Turchia. Calcio con vista Bosforo, si prega di tenere a portata il biglietto di ritorno nella tasca dei pantaloni. A scanso di equivoci: il campionato turco è quasi sempre un piano B. Vedi alla voce Zaniolo. Si va in Turchia per prendere la rincorsa, per un passaggio tra un successo e un fallimento, per rimettersi in gioco, per giocare ancora. La Turchia rigenera, restituisce antica gloria, segna spesso un “prima” e un “dopo”. Dal dopoguerra a oggi una quindicina di italiani, tra calciatori e allenatori, si sono avventurati – come scrive Georges Simenon – “tra lo sfarzo e la miseria di Istanbul”, ma anche nelle altre città turche, in un campionato che non è mai stato élite, ma negli ultimi dieci anni si è offerto per un giro di giostra anche a svariati top player. LEGGI TUTTO