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    Quando Pioli marcava Inzaghi in Serie C: il racconto di chi c’era

    Venticinque anni fa Fiorenzuola-Brescello 1-1, l’unica sfida in campo tra gli attuali tecnici di Inter e Milan. Cavasin: “Stefano capiva le cose prima che le dicessi”. D’Astoli: “Una volta Simone l’ho tirato fuori dalla doccia perché aveva corso poco, ma faceva sempre gol”F. Pietrella – A. Ramazzotti5 febbraio
    – MilanoC’è stato un tempo in cui i calciatori in campo erano loro e i tecnici in panchina… altri. Sembra passata una vita da Fiorenzuola-Brescello 1-1 del 9 novembre 1997 quando Stefano Pioli era il leader della difesa dei padroni di casa guidati da Alberto Cavasin, mentre Simone Inzaghi era un giovane attaccante degli ospiti allenati da Giancarlo D’Astoli. LEGGI TUTTO

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    Da San Siro a Sanremo, Napoli resta in paradiso. La Juventus nuota tra i guai

    Festival di canzoni e campionato, passioni popolari che uniscono. Anche il calcio ha i Cugini di Campagna… Qui San Siro, a te Sanremo. Il derby di Milano passerà la palla al Festival della Canzone Italia che riempirà di musica e parole la settimana in arrivo. A suo modo è un campionato anche quello diretto dall’interista Amadeus: 28 concorrenti per un titolo. Ma l’analogia tra i due tornei, quello del pallone e quello dell’ugola, è profonda soprattutto a livello sociale, per la comune estrazione nazionalpopolare che ricompatta puntualmente l’Italia attorno a un interesse comune. LEGGI TUTTO

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    Juve, senti Toni: “Chiesa sarà per Vlahovic quello che Ribery era per me”

    L’ex bomber si sbilancia: “Uno come Fede può fare la fortuna di un centravanti. Per Dusan conta sbloccarsi, un gol può fare più di un allenamento”“Chiesa e Di Maria possono diventare per Vlahovic un po’ quello che è stato Ribery per me al Bayern”. Parola di Luca Toni, campione del Mondo dell’Italia 2006 di Marcello Lippi e re dei bomber tanto in Italia (due volte in Serie A con Fiorentina e Verona e una in Serie B con il Palermo) quanto in Bundesliga (con il Bayern) e in Coppa Uefa (sempre con i tedeschi). LEGGI TUTTO

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    Da Lodetti a Schelotto, tutti gli eroi per caso del derby

    Autore di un gol e… mezzo. Giovanni “Basletta” Lodetti, centrocampista e gregario del Milan, è il marcatore che non ti aspetti nel derby del novembre 1964, terminato con un netto 3-0 per i rossoneri. Lodetti, a cui è stato dato il compito di contenere Suarez, finisce per dimostrare che era il bomber spagnolo a doversi preoccupare di marcare lui. Ad inizio ripresa “Basletta” carica il tiro dalla lunga distanza: deviazione di Suarez e palla all’incrocio, alle spalle dell’incolpevole Sarti. Qualche minuto dopo Lodetti concede il bis su assist del peruviano Benitez, altro protagonista inatteso, un paio d’anni più tardi, nel derby meneghino. LEGGI TUTTO

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    Oggi è il compleanno dei campioni: la super squadra dei nati il 5 febbraio

    Marcos Guillermo Diaz, argentino (37 anni), portiere del Santa Clara, in Portogallo. Carriera declinante, da svincolato che gratta ingaggi accettando il ruolo di riserva. Buon periodo nell’Huracan (2013-2019), con un passaggio anche al Boca Juniors, dove gioca quattro partite. A fargli da vice Giovanni Aparecido Adriano Dos Santos, brasiliano (36 anni), che al momento gioca nel Paysandu, in terza serie. LEGGI TUTTO

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    Il derby di Pato: “Leao segua il suo cuore. Contro l’Inter decidono lui e Giroud”

    L’ex bomber rossonero: “Rafa ricorda un po’ me. Milan in crisi? Basta fare come faceva Maldini: allenarsi sempre al 110%. Ibra lo vedo club manager. E se Berlusconi mi chiamasse a Monza…” Alexandre Pato si guarda intorno. Osserva tutto con attenzione perché dovrà trovarsi una squadra. Ad agosto il ginocchio destro ha fatto crac, a metà della sfida tra il suo Orlando City e il New York Red Bulls. Un altro maledetto infortunio. È stato operato e la strada per tornare è ancora lunga, ma lo spirito è quello giusto. “Looking forward”, ha twittato qualche giorno fa. Guardare avanti: lo fa lui come lo sta facendo il Milan. Ripartire: Ale con una nuova avventura e il Milan per riannodare i fili di quella vecchia. Pato e il Diavolo, in fondo, in questo momento si somigliano. Due convalescenti che vogliono tornare più forti di prima. LEGGI TUTTO

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    Il derby del Derby: lo storico locale milanese dove Rivera e Abatantuono…

    “E la vita, la vita…”, si sente oggi allo stadio. Quella canzone Jannacci la suonava a due passi dal Meazza, magari coi calciatori in platea. E Poi Boldi, Pozzetto, Paolo Rossi, aneddoti e ricordi tra battute e pallone Oggi il derby si gioca in casa dell’Inter e a San Siro si suoneranno altre musiche, ma, nella lista dei brani sparati prima delle partite in casa del Milan, un posto d’onore ce l’ha “E la vita la vita”, meglio conosciuta come “La vita l’è bela”, una della canzoni intelligenti di Cochi e Renato, scritta da Renato Pozzetto e da Enzo Jannacci. Sigla di chiusura di “Canzonissima” del 1974, “E la vita la vita” è diventata quasi un inno della curva Sud di San Siro perché Cochi e Renato sono milanisti, come lo era Jannacci. Tre artisti che per anni hanno animato il Derby Club di via Monte Rosa 84, a due passi da piazzale Lotto, sulla strada per San Siro. Via Monte Rosa-piazzale Lotto-viale Caprilli-San Siro: il tragitto della speranza. LEGGI TUTTO

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    Dai microchip a Springsteen: 7 cose che non sapevi sul derby di Milano

    Zoom sui dettagli. Avete presente la foto in cui l’inglese Mark Hateley stacca su Fulvio Collovati nel derby del 28 ottobre 1984? Focalizzatevi sul bambino sullo sfondo, quello al centro della foto con la divisa sociale e la scritta “Campari” sui cartelloni pubblicitari. È un puntino rossonero a San Siro, ma debutterà in prima squadra. Quel ragazzino è Demetrio Albertini. LEGGI TUTTO