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    Juve, dietro le sfuriate di Allegri: nervi o strategia?

    I gesti rabbiosi dell’allenatore bianconero sono ormai un cult, ma potrebbero non essere solo frutto della rabbia del momento…

    Potrebbe esserci una precisa strategia, dietro la furia Allegri nei finali di gara. In parte è frutto del momento, ma non è da escludere che alla base ci sia la convinta volontà di tenere alta la tensione dei suoi giocatori. La linea sottile che può aiutare a comprendere meglio evidenzia le differenze sostanziali tra le reazioni recenti e quelle di un tempo. L’ultima giacca di San Siro potrebbe far tornare alla mente quella di Carpi, nel dicembre 2015: in realtà in quella circostanza si trattò di una reazione scomposta ma piuttosto isolata, stavolta la scena giunge da una serie di sfuriate simili se non per gestualità quantomeno nella buona sostanza.  LEGGI TUTTO

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    La Juve rinuncia all’ultimo ricorso al Consiglio di Stato: dopo 17 anni finisce Calciopoli

    Il club bianconero ha ritirato la richiesta di risarcimento danni per l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter

    La Juventus ha ritirato il ricorso al Consiglio di Stato contro la Figc e l’Inter sul risarcimento richiesto per la decisione di revocare lo scudetto 2005-06 e conseguentemente assegnarlo al club nerazzurro. Oltre al risarcimento, che era stato quantificato in 443.725.200 euro alla luce delle perdite accusate dal club, dunque la società bianconera rinuncia così anche all’annullamento dell’assegnazione del titolo all’Inter. 

    dal 2010—  A 17 anni da quegli accadimenti si chiude dunque anche a livello giudiziario una storia che si era riaperta nel 2010 quando la Juventus aveva presentato a Coni, Figc e Procura Federale un esposto per revocare l’atto con cui l’allora presidente federale Guido Rossi assegnò il titolo 2006 all’Inter. La Federazione aveva respinto la richiesta spiegando che l’assegnazione ai nerazzurri non nasceva da un atto amministrativo ma dalle sanzioni sportive alle altre squadre che avevano fatto scorrere l’Inter al primo posto.  LEGGI TUTTO

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    Udinese, via Sottil: al suo posto arriva Cioffi

    Andrea Sottil non è più l’allenatore dell’Udinese. Al suo posto è in arrivo Gabriele Cioffi. L’avvicendamento non è stato ancora ufficializzato dal club della famiglia Pozzo, ma la situazione è ormai definita. Sottil lascia dopo un inizio di campionato avaro di soddisfazioni. I bianconeri, infatti, non hanno mai vinto e sono al terzultimo posto in classifica. Nel giudizio complessivo sulla valutazione dell’ormai ex mister pesa anche il rendimento sotto le aspettative della seconda parte dello scorso campionato. Nell’ultimo anno solare l’Udinese ha centrato solo 5 successi in campionato, tra cui 2 con la Sampdoria e uno con la Cremonese, entrambe retrocesse. Per Cioffi si tratta di un ritorno in Friuli. L’8 dicembre del 2021, dopo un anno e qualche mese da vice, prese il posto di Luca Gotti alla guida della squadra, terminando la stagione al dodicesimo posto con 47 punti.

    il comunicato—  In serata è arrivata l’ufficialità con una nota della società bianconera: “Udinese Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra Andrea Sottil. Al mister vanno i più sentiti ringraziamenti per la professionalità e l’impegno sempre dimostrati e per i bei momenti vissuti insieme in questo anno e mezzo in cui ha guidato la squadra. Lasciano il club anche i collaboratori Gianluca Cristaldi, Salvatore Gentile, Jacopo Alberti ed Eugenio Vassalle che il club ringrazia per il lavoro svolto. Grazie mister e in bocca al lupo” LEGGI TUTTO

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    Maignan, cartoline dalla Francia: “Perfezionista e meticoloso, vincerà il premio Yashin”

    Eric Allibert, ex preparatore dei portieri ai tempi del Lilla, racconta il suo vecchio numero uno prima della sfida contro il Psg: “Mentalità da vincente. Per questo alzerà altri trofei”

    Uno dei suoi tifosi più accaniti lo chiama ancora “perfectionniste”, il perfezionista, e lo fa di continuo, in un misto tra italiano e francese. Se Maignan è diventato “Magic Mike” lo deve anche ad Eric Allibert, uno di quelli che hanno più contribuito alla sua crescita. “Esplosivo, istintivo, reattivo. Insomma, non ha difetti”. Oggi allena i portieri del Tolosa, ma nel 2021 ha tenuto alti i guantoni di Maignan tra le fila del Lilla, campione di Francia con 21 clean sheet prima di trasferirsi al Milan: “Era arrivato il momento”, ammette Eric a voce alta, uno che a Mike vuole davvero bene. Basta guardare il suo profilo Instagram: su ventidue post pubblicati, nove sono dedicati a lui.  LEGGI TUTTO