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    Maledizioni, gol e karma: l'infinito derby di Calhanoglu

    Tra il passato in rossonero e il presente all’Inter, il turco si prepara alla 15esima stracittadina della sua carriera: un incrocio mai banale, soprattutto per luiBello e dannato, il derby di Milano. Come i personaggi più affascinanti della letteratura e del cinema, quelli che però finiscono spesso per disattendere le aspettative, per alternare emozioni uniche a delusioni cocenti, dolorose. Negli snodi che una rivalità secolare come quella tra Inter e Milan ripropone per almeno un paio di volte ogni anno, c’è Hakan Calhanoglu che pare sguazzarci in questo doppio lato della medaglia. LEGGI TUTTO

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    Ma che gli fa Ballardini alle squadre? Segreti e silenzi di mister Mission Impossible

    Specialista in salvezze, sempre da subentrato, è stato chiamato il mese scorso al capezzale di una Cremonese ultima e in Coppa Italia ha buttato fuori Napoli e Roma. I metodi di un tecnico specialeNulla è per caso. E allora nel (lungo) elenco delle missioni impossibili compiute da Davide Ballardini bisogna aggiungere anche l’audace colpo dell’Olimpico di ieri sera, dopo avere già buttato fuori dal torneo nientemeno che il Napoli. Chapeau. La Coppa Italia non è certo la prima preoccupazione del tecnico della Cremonese, però l’eliminazione a domicilio della Roma di Mourinho fa notizia e pure morale sulla via di una salvezza che per i lombardi resta, parole sue, “difficilissima”. LEGGI TUTTO

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    Da Maldini a Furlani, quelli che… il Milan è questione di Dna

    Il d.t.è un simbolo del club, come il vicepresidente Baresi. L’a.d. da ragazzo andava a San Siro, il presidente Scaroni tifa rossonero da sempreC’è solo un capitano. Oppure due, se il management è quello del Milan: Franco Baresi gioca da vicepresidente onorario, Paolo Maldini da direttore dell’area tecnica. Il Milan ai milanisti comincia inevitabilmente da qui, ma si fa strada in ogni angolo di via Aldo Rossi: ci sono Paolo Scaroni e Giorgio Furlani, rispettivamente presidente e amministratore delegato, innamorati del Diavolo da una vita. LEGGI TUTTO

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    Chiesa-Vlahovic, i segreti della coppia che per un anno la Juve non ha avuto

    Complementari in campo e amici fuori, esplosi nella Fiorentina, gli infortuni dell’uno e dell’altro hanno rimandato di un anno l’utilizzo di Fede e Dusan insieme. Ma fin da stasera Allegri ha un’arma in più Il 2 febbraio dell’anno scorso, precisamente un anno fa, Dusan Vlahovic veniva presentato ufficialmente da calciatore della Juventus. C’era tantissima attesa per il neo centravanti bianconero, che a Torino aveva riabbracciato un amico carissimo: Federico Chiesa. LEGGI TUTTO

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    Milan, mai così pochi acquisti a gennaio dal 2018. E 10 anni fa arrivava Balotelli

    Il colpo del Condor. Gennaio 2013 è la sessione di Balotelli al Milan per 20 milioni. Un acquisto voluto dal d.g. Galliani per centrare la qualificazione in Champions. Il ventiduenne Mario sbarca a Linate l’ultimo giorno di mercato dopo 30 gol in Inghilterra con il City. Insieme a lui arrivano anche Cristian Zaccardo, Kevin Costant e Bartosz Salomon (più la metà del cartellino di Riccardo Saponara). Investimenti da quasi trenta milioni. LEGGI TUTTO

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    Hamsik e la svolta dal barbiere: si taglia la cresta!

    Vi autorizzo al trattamento dei miei dati per ricevere informazioni promozionali mediante posta, telefono, posta elettronica, sms, mms e sondaggi d’opinione da parte di RCS Mediagroup S.p.a.ACCETTO NON ACCETTOVi autorizzo alla comunicazione dei miei dati personali per comunicazione e marketing mediante posta, telefono, posta elettronica, sms, mms e sondaggi d’opinione ai partner terzi.ACCETTO NON ACCETTO LEGGI TUTTO

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    Kakà: “Milan, vinci il derby e ti rialzi. Leao? Gli consiglio di restare, ma…”

    L’ex campione rossonero: “Questa squadra non ha nulla in meno dell’Inter, serve solo qualcosa di speciale. Nonostante le ristrettezze economiche la Serie A non la considero un torneo minore”Ricardo Izecson dos Santos Leite. In arte, e di arte c’è n’è sempre stata molta nel suo calcio e un po’ nella vita, Kakà. Il ragazzo che è arrivato al Milan con quel diminutivo un po’ strano e che ha stupito i tifosi, l’Italia, l’Europa, ha chiuso il suo percorso da allenatore, ha preso il patentino Uefa, ma si pensa ancora dietro a una scrivania. “Il lavoro di gestione mi affascina”. Figlioccio di Leonardo, innamorato di Milano e dell’Italia (ha anche la cittadinanza) a pochi giorni dal derby si addentra nei problemi della Serie A con mente lucida come sempre. LEGGI TUTTO