Stasera Inzaghi è pronto a significativi cambi rispetto all’ultima gara anche per dosare le forze in vista di domenica contro la Roma dell’ex Lukaku
In questo valzer austriaco ballato ad Appiano prima della sfida col Salisburgo, quasi un omaggio alla squadra della città di Mozart in visita alla Scala del calcio, Simone Inzaghi non ha guardato solo all’oggi: domani conta allo stesso modo. Il rimescolamento creativo di uomini e formazioni nell’ultimo allenamento non è stato un esercizio di immaginazione, ma un modo pratico, concretissimo, per valutare lo stato di forma di ognuno anche in vista di domenica: a San Siro arriverà la Roma, taglia superiore rispetto al Salisburgo e con un carico di stress enorme portato con sé dal solo Lukaku. Alternare in un 11 ipotetico quasi tutti i componenti della rosa è servito a immaginare i dosaggi per stasera e un giocatore, per dati fisici e voglia famelica, è spiccato rispetto agli altri: è proprio questa la partita per scatenare dall’inizio Davide Frattesi, con conseguente turno di riposo a Nicolò Barella, spremuto a Torino. L’ex sassolese dovrebbe esordire finalmente dal primo minuto pure in Champions, con un turno di ritardo rispetto al progetto originale: già contro il Benfica a San Siro aveva molte chance di iniziare, però un risentimento (lieve per fortuna) ai flessori della coscia destra ritardò il lancio in orbita europea. Il Continente aspetta Frattesi da tempo perché in tanti, guardando la Nazionale e i pochi minuti raccolti qua e là in nerazzurro, hanno visto un centrocampista con un passo superiore alla media. Se l’ingresso dalla panchina a San Sebastian e quel tiro sballato diventato assist per Lautaro erano stati un antipasto, il vero battesimo di Champions per Davide è da considerarsi stasera. Completerà la cintura di mezzo assieme agli altri due intoccabili: Calhanoglu regista e Mkhitaryan mezzala sinistra con tanta voglia di vestirsi ancora di nerazzurro.
alexis— Più che la mossa Frattesi e il doppio cambio in fascia (dentro Dumfries e Carlos Augusto), colpisce l’altro possibile innesto a sorpresa nella formazione anti-Salisburgo: Marcus Thuram potrebbe, infatti, fermarsi un giro e dare spazio all’unico cambio possibile là davanti, quel Sanchez finora altalenante nella sua seconda vita interista. Sarebbe servito avere un Arnautovic in più, austriaco contro gli austriaci, ma il vero obiettivo di Marko è recuperare con calma per evitare ricadute e magari esserci per il ritorno dell’8 novembre a Salisburgo. La tentazione cilena è quindi forte, ma non è decisa fino in fondo: sarà definitiva la rifinitura e un’analisi approfondita dei dati Gps da parte dello staff . Di certo, anche una ThuLa solo per un pezzo di gara può far danni. LEGGI TUTTO