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    Processo a Inzaghi: lo scudetto è l'obiettivo primario, le gioie di coppa non bastano

    Il tecnico ha vinto tre trofei e si è distinto in Champions League, ma il ritardo dal Napoli non è accettabile, con l’aggravante del tricolore scivolato verso il Milan un anno faNeppure il tempo di festeggiare il successo in Supercoppa e l’Inter è ripiombata nei suoi dubbi, nelle sue contraddizioni. Le contraddizioni di una squadra, anzi di una grande squadra, che non sai mai come troverai – di quale umore e con quale concretezza – cinque giorni dopo. E allora, per essere chiari, bisogna subito dire che l’Inter non è stata costruita, e non ha nel Dna, la bella ma anche sfuggente caratteristica di essere così brava nelle Coppe e in particolare nelle coppe da partita secca. LEGGI TUTTO

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    Non solo Skriniar e Zaniolo: quando il mercato mandò in tilt Baggio e Weah

    Prima l’errore, poi le scuse. Che, di solito, suonano più o meno così: “Non siamo dei robot, ma semplici esseri umani”. Della serie: anche noi possiamo sbagliare. La sconfitta dell’Inter contro l’Empoli è figlia (soprattutto) di un episodio-chiave: l’espulsione di Skriniar prima dell’intervallo. Milan lascia il campo con la fascia al braccio e la testa al futuro, annebbiata dalle sirene francesi del Psg. Niente di nuovo: di certo, lo slovacco non è il primo calciatore che è condizionato sul campo dalle voci di calciomercato. Ci è passato persino qualche Pallone d’Oro, finito nel mirino dei propri tifosi… LEGGI TUTTO

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    Capitano a 23 anni, lo scudetto, l'addio: l'amore travagliato fra il Milan e Romagnoli

    La fascia gli fu data da Gattuso e per 4 anni Alessio l’ha indossata a modo suo: in silenzio. Ora, con la maglia dell’amata Lazio, ritrova i rossoneri Ventitré anni è un’età in cui l’abito da adulto ti va stretto, non ti ci vedi, non lo vuoi, a volte lo strappi, ma davanti a una responsabilità tiri fuori la giacca migliore. Alessio Romagnoli è diventato capitano del Milan a quell’età, il secondo più giovane della storia rossonera dopo Baresi. Ha indossato la fascia per quattro anni a modo suo, in silenzio, e poi ha salutato il Duomo per abbracciare forte la sua sposa, la Lazio. Martedì sera giocherà contro il Milan per la prima volta e lo farà all’Olimpico, casa sua, lì dove debuttò in Serie A in un Roma-Milan 4-2 con Zeman in panchina. Sono passati undici anni. Destino. LEGGI TUTTO

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    Quando Berlusconi voleva Sarri al Milan. Ma quella tuta…

    I rossoneri presero Mihajlovic, mentre l’allenatore toscano disse sì a De Laurentiis, prima di andare a vincere in Europa col Chelsea. In giacca e cravatta…Era bravo, però però però. Era il prescelto, il candidato ideale per la ricostruzione della squadra, però però però. Pure Adriano Galliani l’aveva individuato come l’uomo giusto per ripartire dopo un paio di stagioni storte, però però però. LEGGI TUTTO

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    Juve-Uefa, prove di dialogo: ma servirà l’addio alla Superlega

    A Nyon non meditano vendette sul club ma vogliono discontinuità dalla gestione AgnelliCosa succede adesso tra Uefa e Juve? Il tema Superlega resta inevitabilmente al centro di tutte le questioni, ma può essere la chiave per recuperare rapporti ormai inesistenti. A patto che ci sia una nuova Juve che cancelli il passato e che dia segnali importanti di dialogo da cominciare presto. LEGGI TUTTO