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    Hojlund-Lookman, coppia da 32 milioni. E l'Atalanta gongola: valgono già il triplo

    I due giovani attaccanti hanno già ripagato i soldi investiti dalla Dea. Che già pregusta maxi-entrate. E ci sono anche Scalvini e Koopmeiners I gioielli brillano di più quando vengono scoperti in esclusiva. Oppure quando sono stati rivalutati rispetto a sentenze affrettate. L’Atalanta è in prima fila, dovrebbe vincere l’Oscar, ha appena accolto un direttore sportivo come D’Amico che ha sempre lavorato su queste tracce. Dovremmo parlare di Lookman e Hojlund per avere già riscontri straordinari: pagati complessivamente 32 milioni (15, bonus compresi, per il nigeriano naturalizzato inglese; 17 per il golden boy danese), ci si può già sbizzarrire per capire quale sarebbe adesso la nuova valutazione. LEGGI TUTTO

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    Lo Bello, Rocco, Rivera e quell’indimenticabile Lazio-Milan del 1973

    Montanelli scrisse a favore dell’arbitro, che con il golden boy e il tecnico proprio non andava d’accordo. E in quella gara lo scontro raggiunse l’apice Questo non è il ricordo di una partita (Lazio-Milan del 21 aprile 1973, nello specifico), ma di un duello. Non tra due squadre, bensì tra due uomini. Uno in giacchetta nera e fischietto in bocca e l’altro in maglia rossonera e fascia da capitano al braccio. LEGGI TUTTO

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    Lippi: “La Champions con la Juve? Per l’Avvocato ero da 10 e lode”

    L’allenatore del trionfo europeo nel 1996 racconta: “Era unico e tra di noi c’è stato un rapporto speciale. Vincevamo tanto e lui me lo riconosceva sempre” “Il miglior allenatore del mondo non è Capello ma Lippi. E ce lo teniamo ben stretto». Villar Perosa, agosto 1996. La Juve ha vinto la Champions, il Milan lo scudetto, l’Avvocato ci tiene a precisare le gerarchie: entra in campo sottobraccio al suo allenatore sotto la pioggia, si gode la “sua” partita. La gente lo invoca: “Se uno non è popolare a casa propria non so dove mai possa esserlo”. Eugenio Scalfari ha scritto che, nel suo piccolo, la partita della Juve nel giardino di Agnelli ferma il tempo. Lippi ne ha giocate parecchie con l’Avvocato accanto. Lippi è una mossa vincente del fratello Umberto, con la collaborazione di Giraudo, Moggi e Bettega. Ma Gianni Agnelli dà la sua benedizione. Un giorno dice: “Se potessi, gli farei un contratto a vita”. Marcello Lippi sorride ripensando a quelle parole. “Con l’Avvocato c’è stato un rapporto speciale. La mia Juve vinceva tanto e lui me lo riconosceva sempre. Era una persona unica, sono orgoglioso di averlo reso felice”. LEGGI TUTTO

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    Dalla rottura al ritorno a Torino: chi è Francesco Calvo

    Il nuovo responsabile dell’area sport era stato per 4 anni direttore commerciale bianconero, poi il Barcellona e la Roma. Tornato alla Continassa lo scorso aprile, adesso guida lui La nomina di oggi di Francesco Calvo a nuovo responsabile dell’area sport della Juventus ha colto di sorpresa… il diretto interessato. O se, preferite, lo ha trovato talmente occupato da non aggiornare tempestivamente il suo profilo su Linkedin, dove risulta ancora Chief of Staff, l’ormai ex ruolo che aveva assunto l’1 aprile scorso. Quando era ritornato a lavorare a Torino, la sua città natale. Cresciuto in una famiglia di imprenditori, ha studiato a Milano, alla Bocconi, dove ha ottenuto la laurea in Business Administration e il Master in Marketing Strategico. LEGGI TUTTO

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    Crisi Milan, Sacchi consiglia: “Pioli ritrovi fiducia. E se c’è da tenere fuori qualcuno lo faccia”

    L’ex tecnico e il momento difficile dei rossoneri: “Il tecnico non si abbandoni ai tatticismi. Il futuro? Se la squadra cambia rotta, potrà prendersi belle soddisfazioni anche in Champions” Il primo consiglio di Arrigo Sacchi per Stefano Pioli contiene una parola che oggi sembra tanto, troppo lontana dagli orizzonti del Milan: trovatela voi, non è difficile. “Pioli creda in sé stesso. Solo così riuscirà a essere convincente e a tornare uno stratega da scudetto”. LEGGI TUTTO