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    Juve 2.0, si riparte al Max. Ma per l'estate tutti sotto esame e caccia ai talenti

    Scanavino inizia da Allegri e Cherubini, che hanno 5 mesi per meritarsi la conferma. In caso di cambio: occhio a Conte o ZidaneLa Juventus della coppia Ferrero-Scanavino riparte dagli ultimi due uomini di calcio scelti da Andrea Agnelli: Massimiliano Allegri in panchina e Federico Cherubini come direttore sportivo. Il “Conte Max” è stato investito del ruolo di leader dell’area sportiva direttamente da John Elkann subito dopo il terremoto societario dello scorso 28 novembre. Mentre il dirigente di Foligno in questi primi mesi sta accompagnando Scanavino, fidato manager della proprietà, all’interno del mondo del pallone. LEGGI TUTTO

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    Zaniolo story: gol, infortuni e gossip. un predestinato tra talento e tormenti

    Quattro anni e mezzo a Roma dove da signor nessuno diventa uno dei giovani più promettenti. La rottura dei legamenti, la Nazionale, le polemiche, la paternità: Nicolò fa sempre discutere E adesso cosa succederà? Zaniolo e la Roma stanno lavorando ad una soluzione condivisa, che possa possibilmente portare alla cessione del giocatore entro il 31 gennaio. Non sarà facile, ma se dovesse andare in porto sarebbe la fine di una storia d’amore durata in tutto quattro anni e mezzo. E che ha vissuto tra alti e bassi, come sulle montagne russe. Amore, tanto. Incomprensioni, alcune. Sfortuna, moltissima. LEGGI TUTTO

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    Tomori e Theo, il mistero di una difesa da incubo: storia di un muro sgretolato

    L’involuzione dell’inglese è tanto violenta quanto inspiegabile, mentre su Hernandez pesano le fatiche mondiali. Fikayo è quello che preoccupa di più: nervoso, disattento, è la controfigura di se stessoIl segnale più inquietante, sotto un certo punto di vista, lo aveva dato nel primo tempo di Milan-Roma, quando aveva aggredito verbalmente – e platealmente – Tatarusanu dopo un’incertezza del portiere su un cross di Celik. Scene che al Milan non si vedevano da tempo – quanto meno, non con questa evidenza –, scene che non ti aspetteresti da uno come Fikayo Tomori. L’uomo vestito di imperturbabilità, una delle colonne difensive che ha guidato il Diavolo verso lo scudetto con compostezza, sicurezza e scioltezza. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi, mago delle finali al poker di Supercoppa: più vittorie dei predecessori, ma lo scudetto…

    L’allenatore dell’Inter ha trionfato in 9 atti decisivi su 12 e vanta una miglior percentuale di successi di Mancini, Mourinho e Conte. Manca il tricolore, con il 3-0 nel derby che può dare slancio al campionatoOltre a “Re della Supercoppa Italiana”, qualcuno adesso inizierà a chiamarlo anche “uomo delle finali”. Perché se grazie al successo di ieri sera Simone Inzaghi è diventato insieme a Capello e a Lippi l’allenatore capace di vincere più volte (4) questo trofeo, è altrettanto vero che pochi possono vantare il suo score nell’ultimo atto di una coppa. Come amava dire Samuel Eto’o, “le finali non si giocano, si vincono”. Finora in carriera il tecnico di Piacenza ha messo in pratica la… regola molto spesso e, dopo aver arricchito la bacheca interista con il terzo trofeo della sua gestione, guardare al futuro con ottimismo è più facile LEGGI TUTTO

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    Giocava con Zidane, sognava il Milan, morì da clochard

    Promessa del Bordeaux, ci vedevano un Desailly ma lui si ispirava a Rijkaard, passò da Udine e Monza, ma i suoi demoni stavano già avendo la meglio. E una mattina in un capannone alle porte di Parigi… Lo trovano una mattina d’inverno, avvolto in una coperta. Sta rannicchiato, in posizione fetale. Rigido, immobile. Morto di freddo, di fame, di stenti. Il corpo giace in un vecchio magazzino in disuso a Val-d’Oise, nel distretto di Domont, a una ventina di chilometri da Parigi. Pensano sia un clochard, uno dei tanti che cercano temporaneo rifugio da quelle parti, in quei mesi in cui Parigi è attraversata da ondate di gelo terribili. Lo è, in effetti: è un senzatetto. È stato, però, anche un calciatore, un calciatore famoso. LEGGI TUTTO

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    Nuovo corso Juve, senza arroganza: riparta anche dallo stile

    Il club cerca la svolta non soltanto a livello sportivo e economico, ma anche nei toni. E Allegri per ora resiste Vecchia Signora, nuovi volti e nuovi modi. Al cambio della guardia, Gianluca Ferrero subentra come presidente ad Andrea Agnelli e si impegna a difendere la Juve in tutte le sedi: “Lo faremo anche con pacatezza e senza nessuna forma di arroganza”. Parole, soltanto parole, per ora. In filigrana si coglie che la svolta non ci sarà soltanto con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, ma nello stile e nei toni. Alla prima occasione ufficiale, affiancato dall’ad Maurizio Scanavino, Ferrero parla di “pacatezza e nessuna forma di arroganza”, quasi ad annunciare un’inversione rispetto a un’epoca sì gloriosa, ma chiusa tra ombre e rovesci. LEGGI TUTTO

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    Le pagelle del Milan: figuraccia Tomori, 4. Messias trasparente: 4,5

    Il giudizio esce dallo stadio di Riad e si allarga alla stagione. Il triplo infortunio di Maignan per questa squadra è stato un problema enorme perché il polpaccio di Mike ha tolto parate ma anche leadership, guida della difesa, sicurezze. Tatarusanu non ha nulla di tutto questo però anche al King Fahd sbaglia poco e, quando può, para: respinta sulla girata di Dzeko da angolo, respinta su Dimarco, parata su Skriniar. Per quel processo, non guardate lui. LEGGI TUTTO