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    Juventus, gli “strappi” e le uscite di scena nella dinastia Agnelli

    Dall’Avvocato a Umberto, da John a mamma Margherita, da Boniperti a Montezemolo, da Lapo alla Triade: storie di rapporti e di addii che nel club bianconero non sempre sono stati sereni Nelle dinastie esiste una ereditarietà dei ruoli, forse anche dell’estro e dell’abilità di regnare, a volte dell’autorevolezza. Le dinastie durano il tempo necessario a finire. Quasi sempre, in ogni caso, da parte di questo o quell’esponente, c’è un momento segnato da uno strappo violento con la propria storia e in fondo, anche con l’albero genealogico che l’ha generata. È successo così in queste ore, con il dimissionario Andrea Agnelli che ha chiuso i tredici anni della sua era alla Juventus lasciando tutte le società quotate in famiglia, comprese Exor e Stellantis, “chiudendo una parte importante della mia vita – ha detto al momento del congedo – per affrontare il futuro in maniera libera e forte, con la libertà di pensiero che altrimenti non avrei”, lasciando così intendere che la porta – quella è l’uscita, si prega di procedere con una certa fretta – gli è stata indicata. LEGGI TUTTO

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    Non solo Gollini: i 4 nomi per il Napoli del futuro (Adama Traoré il pezzo forte)

    L’eliminazione dalla Coppa Italia non cambia i piani del club. Se arrivasse l’offerta giusta per Lozano, si andrebbe sull’esterno spagnolo in scadenza col Wolverhampton L’eliminazione in Coppa Italia non scalfisce le certezze del Napoli. Brucia perché l’idea era quella di portare a casa il “double”, affidandosi al fascino dell’imprevedibilità per procedere sul terzo obiettivo (da febbraio ottavi di Champions). Ma la delusione non cambia di un millimetro i programmi di mercato e le strategie, si procede. LEGGI TUTTO

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    I Milan-Inter più belli e più pazzi

    Un anno fa. “Ho sentito Pioli dire che vuole provare a vincere il campionato. Io credo che se vuoi vincere il campionato il termine provare non debba esistere”. Parole e musica di “Erasmo” Clarence Seedorf. Olivier Giroud, che nella sua lunga vita di calciatore ha vinto tutto quello, o quasi, che si poteva vincere, ci prova e vince il suo primo derby di campionato. Alla Giroud. Cioè con le girate. Inter in vantaggio nel derby di ritorno della scorsa stagione, poi l’uno due fulmineo e fulminante del francese, allora campione del Mondo in carica. Giroud vince lo scudetto e stasera sfida Lautaro, il nuovo campione del Mondo. Incroci e girate pericolose. Sono i centravanti campioni degli ultimi due Mondiali. Dal Qatar all’Arabia Saudita, il giro del mondo e il confronto fra i due cannonieri prosegue a colpi di gol e trofei. Giroud ne ha vinti dodici, Lautaro cinque. LEGGI TUTTO

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    Supercoppa Milan-Inter: ecco i dieci uomini “ombra” del derby di Riad

    Lavorano spesso lontano dalla luce dei riflettori, ma il loro contributo è fondamentale per Pioli, Inzaghi e, in generale, per le loro squadre. I vice allenatori, i preparatori atletici, i preparatori dei portieri, i match analyst e i team manager di Milan e Inter sono stati uomini chiave per la preparazione del derby di Riad e in generale per tutta la stagione delle milanesi. LEGGI TUTTO

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    Il presidente Ferrero, l’ad Scanavino e gli altri: ecco il nuovo cda Juve

    Gianluca Ferrero è stato designato il 29 novembre scorso da John Elkann come nuovo presidente della Juventus ed entra adesso in carica. Laureato in Economia e Commercio, è commercialista, revisore e consulente tecnico del giudice presso il Tribunale di Torino. Da sempre assiste diverse società e organizzazioni legate alla famiglia Agnelli: guiderà un cda composto da esperti e di professionisti, con il compito di difendere la Juventus. È anche vicepresidente della Banca del Piemonte e siede nel Cda di Italia Independent Group. Ricopre incarichi anche in molte società tra cui Fincantieri, Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectual Property, Nuo e Lifenet. LEGGI TUTTO

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    Romei risolleva la Samp: “Nessuno ci consideri destinati alla Serie B”

    Il dirigente blucerchiato esclude un nesso fra gli ultimi errori arbitrali e lo stato del club La nottata è passata, “e non abbiamo dormito”, ammette l’avvocato Antonio Romei, perché la ferita di Empoli, con il burrascoso finale di gara, è dura da rimarginare. Ma da uomo di legge, lui che è uno dei quattro membri del CdA che gestisce il complicato interregno sampdoriano, pesa bene le parole – dopo lo sfogo televisivo del presidente Lanna (“ci dicano se dobbiamo andare in Serie B”) – e insiste non a caso su un concetto (“nessun retropensiero”) che è la base da cui ripartire. LEGGI TUTTO