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    Huijsen è l’ultimo: Juve, da Soulé a Yildiz, chi ha fatto il salto da Next Gen a prima squadra

    L’ultimo debutto di Huijsen in Serie A è il passaggio numero 28 dalla seconda alla prima squadra, negli ultimi anni. A questi si aggiunge Martin Palumbo, salito tra i senior nel 2021-22, che comunque aveva già all’attivo quattro presenze in Serie A con l’Udinese. Numeri a parte, la Juve punta sul progetto Next Gen sapendo di poter attingere talenti che hanno reso più efficace il loro percorso di crescita attraverso l’esperienza tra i professionisti di terza serie. Il difensore olandese è già aggregato da tempo alla prima squadra, Allegri gli ha concesso l’esordio contro il Milan ma molto probabilmente lo riproporrà altre volte ancora. Vediamo chi sono gli altri giovani che negli ultimi anni hanno debuttato prima squadra passando dalla Next Gen. LEGGI TUTTO

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    Lotito: “Vittoria del calcio italiano”

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Alla scoperta di Huijsen: così Allegri lo ha “preferito” a Bonucci

    La Juve lo ha scoperto quindicenne, il tecnico toscano da tempo lo vede tra i grandi: il posto alle spalle dei titolari che nelle gerarchie era di Leo lo ha spinto nell’emergenza al debutto in prima squadra. Sapendo che è solo l’inizio 

    Allegri assicura che “Huijsen farà una grande carriera, si vede già”. In effetti la serenità con cui l’olandese è entrato in campo a San Siro, per il suo debutto in Serie A, si può associare solo a pochi. Il classe 2005 si è ritrovato protagonista in un Milan-Juve dal finale ad alta tensione, in uno stadio che ha visto passare molti dei suoi connazionali che hanno fatto la storia del calcio internazionale – da Van Basten a Gullit, a Rijkaard e molti altri – eppure lo ha fatto con grande leggerezza. Aspettava il suo momento, lo ha vissuto con la massima consapevolezza e non vede l’ora che arrivi un’altra occasione per lui. Magari presto.  LEGGI TUTTO

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    Scommesse, Corona indagato a Milano per diffamazione

    Fabrizio Corona è indagato per diffamazione aggravata dalla Procura di Milano sulla base delle querele presentate dall’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy e da Nicolò Casale, difensore della Lazio, entrambi tirati in ballo nel caso scommesse nei giorni scorsi dall’ex agente fotografico nella trasmissione tv Striscia la Notizia.

    L’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex re dei paparazzi è arrivata a seguito delle querele presentate dai legali dei due calciatori. I fascicoli sono coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal procuratore Marcello Viola. LEGGI TUTTO

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    Pioli e la marcatura di Gatti su Leao. Ma i “22 falli” sono cinque (con un giallo)

    Quasi un terzo dei falli di squadra della Juve a San Siro sono arrivati dal difensore azzurro in missione per fermare il portoghese e richiamato in panchina nel finale per evitare il secondo cartellino

    Tra i protagonisti che hanno reso avvincente la sfida tra Milan e Juventus c’è sicuramente Gatti. Il difensore bianconero è finito sotto i riflettori dopo le parole di Pioli al termine del match, dal momento che – a detta del tecnico rossonero – “è stato ammonito dopo 22 falli”. I dati Opta fanno chiarezza: il centrale juventino ha commesso 5 falli dei 16 juventini rilevati nel corso del match. Anche Allegri a un certo punto ha avuto però paura che il suo giocatore non terminasse la partita, tanto da sostituirlo nei 12 minuti finali con Huijsen: in un primo momento sembrava che potesse lasciare il campo Rugani, non al meglio, poi l’allenatore ha chiamato Gatti, che era già stato ammonito per un intervento su Leao.  

    SOTTO LA LENTE—  Gatti ha tirato fuori un po’ di mestiere, nel duello con Leao. Falli non plateali, ma con quel pizzico di cattiveria agonistica a condire una serata di certo non facile, contro un avversario imprevedibile. Alla sua venticinquesima partita in A (gara ufficiale numero 34 nella Juve prima squadra, contando le altre competizioni) se l’è cavata mettendoci tanto il fisico e anche la testa nei momenti delicati, provando a non lasciarsi mai scappare l’avversario. Mariani gli ha mostrato il giallo dopo un paio di richiami, Allegri ha voluto evitare il peggio togliendolo dal campo sul rush finale. E Pioli lo ha inserito tra le note negative di una serata che aveva immaginato diversamente. LEGGI TUTTO