consigliato per te

  • in

    Juve, ira del club. Allegri senza rete con l'ombra di Conte e Zidane

    Vertici delusi dopo il 5-1 di Napoli. L’allenatore ha due alleati: il contratto e i risultati. In caso di ribaltone estivo, si pensa ai due grandi ex bianconeriHaifa e Napoli non sono mai state così vicine. Merito della Juventus e delle due disfatte collezionate in poco meno di cento giorni. Dall’umiliazione in Israele (11 ottobre) alla notte da incubo dell’altra sera al Maradona. La figuraccia in Champions League ha segnato il punto più basso della stagione. Ma i cinque gol subiti contro il Napoli, stando a quanto filtra dagli ambienti bianconeri, per certi versi si sono rivelati anche più indigesti. LEGGI TUTTO

  • in

    Osimhen-Kvara, coppia gol spettacolo sulla scia della Ma.Gi.Ca.: i 10 migliori attacchi azzurri

    Maradona, Giordano, Careca. Non un tridente, ma un abracadabra. Un piacere anche solo a pronunciarlo. Una divinità e due fuoriclasse, sei piedi (cinque: Diego usava solo il sinistro) da favola. Una sola stagione insieme: 1987-88, la cronaca conquistata a botte di giocate da urlo, felicità regalata e bellezza seminata. 36 dei 46 gol del Napoli quell’anno li segnarono loro tre. La Ma.Gi.Ca. ha una data di nascita: 1 febbraio 1988, Napoli-Ascoli 3-1, marcatori Maradona, Giordano, Careca. Maradona con Giordano ci vince il primo scudetto (1986-87) e con Careca il secondo (1989-90). Ma quei tre insieme diventano leggenda. LEGGI TUTTO

  • in

    Oristanio: “In Olanda ho trovato libertà e fiducia. E con l’Inter sono sempre in contatto”

    Il centrocampista nerazzurro in prestito al Volendam ha impressionato Mancini durante lo stage azzurro: “Ho ripensato a quando ho lasciato il mio paesino a 13 anni e Milano mi sembrava enorme” Il primo pensiero? Un rimprovero. “Ero lì che chiacchieravo spensierato insieme ai miei compagni. L’allenamento era appena iniziato, stavamo calciando in porta, quando il direttore sportivo, Jasper van Leeuwen, mi fa cenno di andare da lui a bordo campo, lontano dall’allenatore”. Gaetano Oristanio, trequartista ventenne del Volendam in prestito dall’Inter, corricchia verso il boss con la testa china e un uragano di pensieri. Si chiede come mai il d.s. lo convochi a rapporto di prima mattina. Riflette sull’atteggiamento mostrato durante l’ultima partita e su eventuali incomprensioni con i compagni. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, ora Allegri è in discussione. A giugno si può cambiare, tutte le ipotesi

    Nella tempesta societaria la proprietà ha affidato al tecnico responsabilità totali e obiettivi da raggiungere. E dopo la brutta sconfitta di Napoli potrebbe scegliere la svolta: cosa può succedere Si fa presto a dire che gli esami non finiscono mai. Massimiliano Allegri direbbe che la cosa strana è quando non si sono voci sulla sua panchina. Anzi l’ha proprio detto: “Mi mancava il fatto di Allegri esonerato. Mi mancava, nel senso: era una mancanza che sentivo. Sono contento”. Era il 17 settembre, il giorno dopo la Juve perse sul campo del Monza che fin lì non aveva vinto una partita: la sosta era il momento ideale per intervenire, ma presto fu chiaro che il club non avrebbe cambiato. Quattro mesi dopo, il tracollo col Napoli ha fatto tornare #AllegriOut in tendenza sui social. E rimesso in discussione il tecnico. LEGGI TUTTO