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    Braida contro Galliani in Cremonese-Monza: storia di amicizia, colpi e canzoni di Renato Zero

    I due dirigenti che hanno fatto grande il Milan di Berlusconi per la prima volta avversari: dal tavolo di un ristorante al gelo di Kiev, il racconto un legame inossidabileEra un gelido inverno, sempre che esistano inverni non gelidi a Kiev, ma a Adriano Galliani, che pure non è nato a Tahiti, il freddo allo stadio sembrava davvero insopportabile. E neppure lo spettacolo gli piaceva granché. “Ariedo, sei sicuro che sia quello buono? Sei sicuro che non dobbiamo prendere l’altro?”. “Tranquillo boss, è quello buono”. Personaggi e interpreti di un grande affare, oltre a Galliani e al suo braccio destro Ariedo Braida, il futuro milanista Andriy Shevchenko e l’altro talento della Dinamo, Sergiy Rebrov. LEGGI TUTTO

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    Juve, la lezione di Napoli: tutti i buchi in difesa che vanno colmati sul mercato

    I 5 gol subiti al Maradona sono l’immagine dei problemi di organico in alcune posizioni chiave della retroguardia, figli delle scelte dell’estate scorsa. E già a gennaio bisogna intervenire Era noto anche prima del rovescio di Napoli che le otto partite senza gol subiti dalla Juventus andassero lette in filigrana, tarate agli avversari e anche all’estemporaneità di certe giornate imbattute: gran parate di Szczesny, pali di chi c’era di fronte e reti annullate giustamente ma per pochi centimetri. Un vento opposto a quello di inizio stagione (quando si dice che certi episodi finiscono per pareggiarsi). LEGGI TUTTO

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    Milan-Inter e quel senso di… Coppa: il romanzo pazzesco degli “altri” derby

    Anche fuori dal campionato, le milanesi hanno dato vita a confronti accesissimi, come i due in Champions nel 2003 e nel 2005 o il celebre testa a testa di due anni fa fra Ibra e Lukaku, con i rossoneri eliminati dalla Coppa Italia Il derby è la partita delle partite e dentro c’è tutto e di più. È una storia a parte, che attraversa da sempre il calcio italiano (e pure quello d’Europa e del Mondo). È una sfida internazionale e non solo perché nasce in Svizzera. Il primo si gioca 114 anni fa, mese più mese meno. A Chiasso, 18 ottobre 1908, Milan batte Inter 2-1 e vince la coppa Città di Chiasso. Poi le grandi storie e leggende, le stracittadine, gli stranieri, le goleade. LEGGI TUTTO

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    Quella frase di Mourinho e il vecchio vizio di considerare i giovani solo nelle emergenze

    Il tecnico portoghese dopo Roma-Genoa aveva detto: “Quando ci sono tanti impegni, se cambi tanti giocatori e dai spazio a tanti giovani finisci per rischiare”. Una frase che fa riflettere sull’idea generale dei giovani che c’è nel calcio italiano Che Mourinho sia un grande allenatore non c’è dubbio ed è certificato dal suo curriculum straordinario. Che sia un grande comunicatore è dimostrato dalla sua capacità, ogni volta che parla, di aprire un dibattito. Così ha fatto anche dopo la partita con il Genoa, rivelando il contatto con il Portogallo, difendendo Zaniolo, esaltando giustamente le doti superiori di Dybala (“Ci sono squadre che ne hanno 20 di calciatori così”), criticando aspramente la formula della Coppa Italia. In tutto questo è passata un po’ sotto silenzio una frase riferita ai giovani. LEGGI TUTTO

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    Candela e la Roma, amore eterno: da Totti ai tifosi, tutti schierati col francese

    Le parole di Mourinho nel dopo gara contro il Genoa non sono piaciute ai simboli storici del club: anche Rosella Sensi e De Rossi hanno sottolineato la passione dell’ex difensore per la maglia e la città Un legame indissolubile iniziato ventisei anni fa. Quello tra Vincent Candela e la Roma. Talmente forte da farlo diventare un cittadino acquisito della Capitale. Anche per questo la stoccata rivolta da José Mourinho ad uno degli uomini più rappresentativi della storia recente del club, per molti, è stata vissuta come un fulmine a ciel sereno. LEGGI TUTTO

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    Non solo Pioli. Quando Gattuso, Miha e Allegri misero il Diavolo in castigo

    Il ritiro voluto dal tecnico rossonero dopo il ko in Coppa Italia non è certo il primo in casa Milan. Ecco i più celebri Pugno di ferro. A volte va usato anche se hai la nomea di gentleman. Stefano Pioli, l’allenatore dai modi gentili, stavolta ha indossato i panni del sergente, spedendo il suo Milan in ritiro dopo la sconfitta contro il Torino in Coppa Italia. LEGGI TUTTO