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    Napoli-Juve è una sfida anche tra uomini mercato: Giuntoli e Tognozzi, destini incrociati?

    Entrambi legati a Spalletti e con un contratto fino al 2024: la storia del direttore sportivo azzurro si intreccia con quella del responsabile dello scouting internazionale bianconeroTra gli intrecci più curiosi della sfida tra Napoli e Juventus ci sono anche le storie personali, curiose, di alcuni uomini mercato dei due club. Quello di Cristiano Giuntoli è il nome che più è rimbalzato negli ambienti bianconeri nell’ultimo periodo, nonostante l’attuale direttore sportivo del Napoli abbia un contratto fino al 2024. LEGGI TUTTO

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    Kvara fu a un passo dalla Juve: tutto saltò sul più bello. E anche Kim e Raspadori…

    Tutti e tre erano nel mirino dei bianconeri, che per vari motivi però non chiusero le trattative. Il georgiano era anche stato in visita alla Continassa: oggi è un rimpianto. E stasera se li trovano davanti come avversari nel Napoli che insegue lo scudetto Napoli-Juve negli ultimi anni è stata anche un’interessante sfida sulla ricerca dei talenti. Ma se il club bianconero si è concentrato soprattutto sui profili giovani da far crescere in seconda squadra e lanciare sul lungo periodo, quello campano è stato più efficace sui calciatori pronti per la prima squadra. Kim e Kvaratskhelia sono le rivelazioni di quest’anno in Serie A: e non era per niente scontato, dal momento che andavano a sostituire due colonne del gruppo come Koulibaly e Insigne. LEGGI TUTTO

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    Zola gioca Napoli-Juve: “Kvara-Di Maria sono trequartisti sulle fasce”

    L’ex fantasista azzurro e la sfida da 10: “Spalletti dice che i bianconeri sono più forti? È solo un giochetto psicologico. Occhio a Lobotka e Anguissa. E Chiesa spacca le partite…”La delicatezza di Gianfranco Zola è racchiusa in un sospiro. Dolcissimo. E in qualche secondo di silenzio, prima di ricordare quel Napoli-Juve in cui segnò lui. Ma non solo lui. LEGGI TUTTO

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    Quattro anni felici e un lungo addio al veleno: il ritorno speciale di Milik a Napoli

    L’eredità pesante e i 48 gol segnati, la telenovela dell’estate 2020 in mezzo tra le tensioni col club e i mesi passati fuori rosa, con la Juventus sempre sullo sfondo. Una storia di passione e tormenti, senza lieto fine Titolare obbligato in assenza di Vlahovic, domani Arek Milik torna con la maglia della rivale più detestata a Napoli, la città dove è stato più a lungo in carriera: quattro anni e mezzo, con 48 gol. No, non può essere una partita normale. Anche per come si è lasciato in quell’ultima metà stagione prima di andare a Marsiglia: coi rapporti già complicati per questioni di multe e contratti d’immagine, il polacco aveva rifiutato il rinnovo e il club le possibilità di trasferimento così, nell’anno in cui sarebbe andato a scadenza, lo mise fuori rosa, fino alla partenza a gennaio. C’eravamo tanto amati, ma tanto. LEGGI TUTTO

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    Boateng, 3 gol in 18 minuti: nel 2011 la clamorosa rimonta del Milan a Lecce

    Sotto 3-0 al termine della prima frazione, i rossoneri si imposero per 4-3 grazie alle prodezze del ghanese, entrato all’intervallo e inizialmente in panchina per qualche uscita notturna di troppo. Di Yepes la rete decisiva La bellezza dell’impresa sta nel fatto che nasce da una bocciatura. Sorge come frutto della rabbia e della frustrazione, è una reazione (persino esagerata nei termini) a quello che si considera un torto subito. Il carattere dell’uomo, meraviglioso nella sua complessità, nasconde tra le sue ombre anche simili sfaccettature. LEGGI TUTTO

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    Ora Pioli chiede sacrifici al Milan: da Leao a Theo, è deluso dai suoi big

    L’eliminazione col Toro in Coppa Italia fa scattare l’allarme. I subentrati, inclusi Giroud e Bennacer, i più negativi agli occhi dell’allenatoreStefano Pioli ha deciso che questo è il momento. Il momento in cui una stagione si decide, in cui non si può far finta di nulla e gli errori vanno fatti notare. Troppo brutto il Milan visto mercoledì sera in Coppa Italia. Troppo alto il rischio di una stagione senza trofei. LEGGI TUTTO

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    Skriniar, altro dribbling: la risposta all'Inter sul rinnovo slitta dopo la Supercoppa

    Contatti frequenti tra le parti, ma, nonostante lo sforzo del club per trattenerlo, lo slovacco nicchia. Adesso in viale della Liberazione c’è pessimismo. Vani anche cori e striscioni della Curva Nord Carlo Laudisa e Davide Stoppini13 gennaio
    – Milano L’ aria non è buona, l’accerchiamento non ha portato a nulla, se non a nuovi dribbling che lasciano trapelare sensazioni negative. Milan Skriniar e l’Inter si stanno allontanando. Senza rompere, beninteso. Ma senza neppure dirsi nulla di definitivo. LEGGI TUTTO