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    Danilo: leader, capitano, bomber. Ma per il rinnovo…

    A 31 anni, in questa stagione il difensore non ha saltato una partita in campionato, giocandone anzi 16 (su 17) per 90 minuti. E sabato ha segnato il suo sesto gol da quando veste bianconero. Ma potrebbe non bastareDi un capitano si dice che innanzitutto debba dare l’esempio. E quale miglior esempio, per un difensore, farsi trovare nell’area piccola avversaria a quattro minuti dalla fine di un match che sapeva ormai di 0-0? Guardare a Danilo, 31 anni compiuti lo scorso luglio, per credere. E vedere in lui il leader, l’uomo-simbolo e il vero trascinatore di questa Juve a lungo senza padrone che ora gioca davvero fino alla fine, anzi soprattutto alla fine. LEGGI TUTTO

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    De Ketelaere, serve la scossa. E Pioli per dargliela lo farà giocare

    Fra i colpevoli per il 2-2 della Roma c’è anche lui, ancora poco reattivo dopo le sensazioni positive di Salerno. Il Milan lo aspetta, in Coppa Italia sarà titolare: un’altra occasione per un talento in cerca di se stessoPer giocare, giocherà. C’è solo da capire se Pioli lo collocherà al centro dell’attacco o nel cuore della trequarti. Charles De Ketelaere aspetta il Torino in Coppa Italia e al cielo sale l’ennesima preghiera. Sua, della dirigenza e dei tifosi: dio del calcio, fa’ che questa sia la partita della rinascita.Si esagera, ovviamente, ma fino a un certo punto. Perché il 2023 è iniziato, e in teoria avrebbe dovuto rientrare nella casistica classica dell’“anno nuovo vita nuova”. Insomma, mica tanto. LEGGI TUTTO

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    Tardelli: “Juve, ecco da dove nasce questo filotto. E se vince anche a Napoli…”

    L’analisi dell’ex centrocampista: “Vlahovic e Chiesa insieme possono giocare. L’inchiesta? Quando nello spogliatoio fai gruppo, soprattutto nei momenti difficili, a volte riesci ad andare addirittura meglio” In pochi come Marco Tardelli conoscono l’effetto che fanno certi filotti della Juve: sulla testa dei bianconeri e anche (soprattutto?) di quelli che se li ritrovano addosso. Ma non è da pochi saper leggere “una classifica che è ancora molto chiara”. LEGGI TUTTO

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    Danilo sempre presente. Gli altri? Sempre diversi. Tutti quelli del muro Juve

    La Juve in campionato non prende gol dal 15 ottobre. Da quel momento i bianconeri hanno messo in fila otto vittorie consecutive e ricostruito la propria credibilità nella corsa scudetto. La curiosità riguarda gli uomini: Allegri ha ottenuto il risultato pur cambiando molto, sia in porta che sulla linea dei difensori. Di seguito le otto difese bunker. Al conteggio dei minuti: Szczesny ha inciso nell’imbattibilità per 630 minuti, Perin per 90. Dei difensori, invece, Danilo è stato presente per tutti i 720 minuti, Bremer in 411, Alex Sandro in 382, Gatti in 270, Bonucci in 222 e Rugani in 169. LEGGI TUTTO

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    Così Lukaku non è da Inter, ora il club si interroga: il prestito bis è in discussione

    La lieve infiammazione al tendine con il Napoli, l’impiego discusso a gara in corso, la paura di un nuovo stop: tutti i dubbi della società nerazzurraQuesto Lukaku è un problema. Un problema di gestione, che poi diventa fisico e tecnico, che infine tiene dentro anche i ragionamenti sul futuro. C’è un po’ di tutto, nel giorno dopo di una serata triste come quella di Monza. Triste perché ha mostrato al mondo, al mondo Inter soprattutto, un notevole passo indietro di Romelu. Al punto da far scattare nuovamente l’allarme su una condizione fisica lontanissima dal top. Il timore è che Lukaku rallenti un’altra volta. Che la sua tabella di marcia si blocchi nuovamente. Ed è evidente che, di fronte a un giocatore che non riesce a trovare stabilità e continuità, anche la società si riservi di fare delle valutazioni in ottica futura. In estrema sintesi: se Lukaku è questo, o meglio se continuerà a essere questo, non ci può essere certezza alcuna sul futuro. E dunque anche sulla prospettiva di un rinnovo del prestito a fine stagione con il Chelsea. LEGGI TUTTO

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    Rico para, Gabriel dribbla: chi sono i due nel mirino del Milan

    Alla scoperta dei due obiettivi rossoneri: il portiere è riserva del Psg ma a Siviglia è stato fondamentale, l’esterno del Santos ha 18 anni, ma a 15 era già in prima squadra Uno in Spagna, l’altro in Brasile. Uno tra i pali, l’altro in attacco. Uno giovane, di prospettiva, dribblomane, l’altro esperto e con i guantoni. Gli ultimi due nomi del mercato del Milan sono profili diversi tra loro. Il primo è Angelo Gabriel, esterno diciottenne del Santos. L’altro è Sergio Rico, 29 anni, terzo portiere del Psg dietro Donnarumma e Navas, due volte campione di Europa League con il Siviglia. Obiettivi diversi per esigenze altrettanto diverse. LEGGI TUTTO

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    Il calvario e il ritorno: quanto pesa Chiesa nella corsa scudetto

    Un anno dopo l’infortunio ai legamenti, Fede può essere il vero acquisto di gennaio della Juve Dopo un anno di calvario Federico Chiesa è tornato. Determinato e decisivo come piace a lui, prossimo alla sua prima candidatura vera per la prima maglia da titolare dopo il brutto infortunio del 9 gennaio 2022. In quella circostanza aveva il numero 22 sulle spalle, cambiato per il 7 in estate, e molte più responsabilità di adesso sul piano realizzativo: l’arrivo di Vlahovic poco dopo consegnò alla squadra un nuovo riferimento offensivo riportando gli altri alla loro dimensione originale. LEGGI TUTTO