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    Milan, nessun’altra big ha un bilancio così. E a Cardinale non basta

    Il 2022-23 si è chiuso con un utile (6 milioni) che dovrebbe essere replicato quest’anno. Boom dei ricavi commerciali, costi sotto controllo e niente debiti. Per un ritorno dell’investimento sarà cruciale il nuovo stadio

    L’ultima volta che il Milan aveva riportato un utile a bilancio era stato il 31 dicembre 2006: +2,5 milioni di euro, grazie alla vendita di Shevchenko al Chelsea che regalò una plusvalenza di 42 milioni. Nell’ultima stagione, sono stati registrati appena 300mila euro di plusvalenze: 233mila da Tsadjiout alla Cremonese, 35mila dalle calciatrici Tucceri Cimini e Longo alla Fiorentina, a voler essere precisi. Ecco perché il profitto da 6 milioni del bilancio consolidato rossonero al 30 giugno 2023 assume un significato storico.  LEGGI TUTTO

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    Cairo: “Dazn+Sky scelta giusta. Idea canale della Lega affascinante, ma troppo rischiosa”

    Il presidente del Torino commenta così l’assegnazione dei diritti tv a Sky e Dazn: “Ora dobbiamo combattere la pirateria”

    “Secondo me abbiamo fatto la cosa giusta, quella del canale era un progetto affascinante per certi verso ma anche molto rischioso”, ha commentato il presidente del Torino, Urbano Cairo, lasciando gli uffici della Lega Serie A dopo l’assemblea odierna che ha assegnato i diritti tv del campionato a Dazn e Sky. “Io non ho mai avuto paure a prendermi dei rischi, ho risanato aziende che perdevano centinaia di milioni. Ma aggiungere al rischio di impresa calcistico, già importante, quella del canale televisivo secondo me era un errore”, spiega Cairo. 

    sky e dazn—  “Con Dazn e Sky ci sono buone prospettive, ora dobbiamo combattere la pirateria per migliorare il numero di abbonamenti”, prosegue. Sulle dichiarazioni di De Laurentiis, Cairo conclude: “Lo stimo, ma io la penso diversamente da lui. Non credo che il calcio italiano morirà con questa scelta, sul contratto troppo lungo era la base su cui i broadcaster hanno fatto l’offerta. Non era quello che avremmo voluto, ma con la parte di revenue sharing non è un accordo del tutto negativo”. LEGGI TUTTO

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    Scaroni: “Un grande colpo di mercato? Me lo auguro. Porte aperte per Ibra”

    Il n.1 del Milan dopo l’assemblea dei soci: “Sala vuole rimuovere il vincolo su San Siro? Doveva sposare il progetto quattro anni fa”

    “Quando arrivai, nel luglio 2018, c’era una tempesta. Risultati economici catastrofici, risultati sportivi mediocri. Da lì è iniziato un percorso che ci ha riportato in Champions e regalato lo scudetto. E oggi ci troviamo a festeggiare un utile di bilancio che non si registrava, escludendo la parte straordinaria, forse dai tempi di Nereo Rocco”. Il presidente Paolo Scaroni sorride al termine dell’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio del Milan 2022-23, con quel segno più (6 milioni) all’ultima riga del conto economico. “Abbiamo raddoppiato i ricavi, ormai a quota 400 milioni, siamo cresciuti in tutti i settori, dallo stadio al commerciale, abbiamo costruito una squadra competitiva e futuribile. Insomma, tutta l’azienda si è dimostrata estremamente efficiente”. Ci sarà spazio, la prossima estate, per un grande colpo di mercato? “Me lo auguro. Sapete che i risultati economici sono influenzati moltissimo da quelli sportivi. Un Milan che faccia bene in Champions e che si qualifichi per la Champions del prossimo anno vorrebbe dire un Milan più sostenibile e con entrate importanti. A quel punto potremmo guardare al mercato in modo diverso”. Stessa falsariga per i rinnovi. “Se abbiamo ricavi che ci consentono di migliorare i livelli contrattuali ed avere i giocatori più forti con contratti a lungo termine, lo facciamo. Altrimenti lasciamo stare”. 

    stadio e ibra—  La crescita passa attraverso il progetto stadio di San Donato. Nel frattempo, il sindaco di Milano Beppe Sala è all’opera per rimuovere il prospettato vincolo su San Siro, ma per Scaroni è fuori tempo massimo. “Sono rammaricato. Se l’amministrazione comunale, più di quattro anni fa, avesse sposato il progetto dello stadio dicendo che Milano doveva avere il più bello stadio del mondo, per di più pagato dai privati, oggi l’avremmo già costruito. Noi stiamo lavorando sul dossier San Donato, aspettiamo l’approvazione della variante. Intanto, l’azionista Cardinale ha investito 40 milioni per le spese pre-progettuali”. Poi, una battuta su Ibrahimovic. Torna o no al Milan? “E’ una domanda che andrebbe fatta a lui. Noi abbiamo mostrato una grande disponibilità, lo consideriamo un amico, da noi la porta è aperta. Ma bisogna che Zlatan decida cosa vuole fare da grande, mi sembra che lui attraversi giustamente un momento di riflessione. È importante che faccia una scelta ragionata, sia professionale che personale”. Scaroni parla anche del Decreto Crescita e di quei benefici fiscali per i calciatori provenienti dall’estero che il Governo è intenzionato a stoppare. “Se si dovessero eliminare i vantaggi fiscali per i giocatori stranieri, noi non li potremo più prendere, ma non è che il fisco ci guadagnerebbe. Il calcio italiano nel suo insieme perderà valore, avremo meno sponsor, meno spettatori. Ala fine lo Stato stesso ne avrà un danno”. Nella conferenza stampa post-assemblea era presente anche l’uomo dei numeri rossoneri, Stefano Cocirio. Il chief financial officer si è soffermato sull’indebitamento finanziario del Milan, che al 30 giugno era positivo per 11 milioni. Finora il club ha fatto ricorso solo a operazioni di factoring. Niente bond, per intenderci. Sarà così anche in futuro? “Al momento non abbiamo piani di cambiare fonti di finanziamento, l’impianto rimane quello. Fatto salvo il progetto sul nuovo stadio, per il quale, oltre all’apporto di equity della proprietà, faremo ricorso al finanziamento bancario”. LEGGI TUTTO

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    Milan, l’assemblea approva il bilancio 2022-23: utile di 6,1 milioni

    I soci festeggiano il ritorno ai profitti dopo 17 anni: netto miglioramento rispetto alla perdita di 66,5 milioni dell’anno precedente. Assenti i piccoli azionisti di Apa

    L’assemblea dei soci del Milan ha approvato il bilancio 2022-23 che, a livello consolidato, ha riportato un utile di 6,1 milioni, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 66,5 milioni del 2021-22. E’ un ritorno ai profitti dopo 17 anni. I ricavi hanno toccato quota 400 milioni, grazie al pieno ripristino dell’attività di San Siro dopo le limitazioni per il Covid, alla semifinale di Champions e ai nuovi contratti commerciali. I costi per gli stipendi del personale tesserato e per gli ammortamenti dei “cartellini” dei giocatori sono scesi, in un anno, da 248,5 a 200 milioni. La nota del club evidenzia come “come la generazione di cassa dall’attività operativa è risultata positiva per 78 milioni, dimostrando una gestione virtuosa della società, mentre la spesa per investimenti è stata pari a 79 milioni a testimonianza della forte volontà della proprietà e del management di investire con focus primario sul potenziamento della squadra, rendendola sempre più competitiva e vincente”.

    la polemica—  All’appuntamento, che si è tenuto unicamente in via telematica, non ha partecipato Apa Milan, l’associazione dei piccoli azionisti, che “dopo anni di tentativi infruttuosi, lamenta la completa assenza di dialogo dei vertici della società e degli azionisti di maggioranza con gli azionisti di minoranza, soci che c’erano in passato e ci saranno anche in futuro, e che sono quindi la vera heritage dell’Ac Milan”. La replica del presidente Scaroni: “RedBird possiede il 99,97% del Milan. Tra i piccoli azionisti, alcuni si sono associati in Apa che rappresentano lo 0,02% per un investimento di 23mila euro. Fatta questa premessa, il Milan, come tutte le società del mondo dialoga con gli azionisti agli assemblea. Se poi entriamo nel mondo dei tifosi, è un altro discorso. Se è un’associazione di tifosi, allora possiamo dialogare, nei limiti delle norme Figc. Ma non si possono mischiare i due ruoli”. LEGGI TUTTO

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    De Laurentiis: “Sconfitta per il calcio italiano. Sky e Dazn non sono competenti: con questa offerta il calcio morirà”

    Il patron del Napoli interrompe la conferenza stampa e sbotta sulla questione diritti tv

    E’ ufficiale, la Lega Serie A ha assegnato a Sky e Dazn i diritti televisivi per i campionati dal 2024 al 2029. L’assemblea della Lega si è conclusa con 17 voti a favore, 1 astenuto e 2 contrari. Tra questi ultimi c’era, con ogni probabilità, il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che senza troppi giri di parole ha espresso il suo dissenso.

    le dichiarazioni—  “E’ una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà”. E’ l’attacco del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, interrompendo la conferenza stampa dell’ad della Lega Serie A Luigi De Siervo al termine dell’odierna assemblea: “Sky e Dazn non sono competenti, non fanno bene al calcio italiano. Il calcio italiano pensa sempre di dover essere supportato da altri, ma è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto col tifoso deve essere diretto, non diretto con Sky o Dazn”. Il patron del Napoli ha poi concluso aggiungendo: “I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente operativi nel sistema, io non l’ho mai fatto e lo detesto… Poi c’è la stupidaggine di fare un accordo da 5 anni. In momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissimo: sono la panacea ai dolori del quotidiano ma noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto. L’imprenditore deve saper misurare l’area del rischio, è più comodo ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Il valore del calcio italiano passa attraverso investimenti. Sky e Dazn non ne fanno”. LEGGI TUTTO

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    Il Napoli presenta il “Europe 3rd kit”: esordirà domani contro l’Union? Le foto

    BRAGA, PORTUGAL – SEPTEMBER 20: Piotr Zielinski and Eljif Elmas of Napoli celebrate the teams second goal with teammates, an own goal scored by Sikou Niakate of SC Braga (not pictured), during the UEFA Champions League match between SC Braga and SSC Napoli at Estadio Municipal de Braga on September 20, 2023 in Braga, Portugal. (Photo by Octavio Passos/Getty Images) LEGGI TUTTO