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    Cardinale e Friedkin, le proprietà Usa non sono tutte uguali

    Le proprietà di Milan e Roma sono accomunate dalla bandiera a stelle e strisce ma stanno dimostrando un modus operandi differente tra loro: due gestioni a confrontoA San Siro si sfidano Milan e Roma. Per la prima volta, uno di fronte all’altro, Gerry Cardinale e Dan Friedkin, i due personaggi più rappresentativi di un’ondata, quella delle proprietà americane, che sta travolgendo il calcio italiano. Sei in Serie A (Atalanta, Fiorentina, Milan, Roma, Spezia e il Bologna del canadese Saputo), quattro in B (Genoa, Parma, Spal e Venezia), una in C (Cesena), senza contare le quote di minoranza. LEGGI TUTTO

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    Vialli, il ricordo di Veltroni: “Aveva una missione: ispirare i giovani”

    “Quando lo incontrai nell’ottobre 2020 mi disse che la nostra generazione era tra le più fortunate della storia ma che avrebbe voluto che ci si prendesse cura del pianeta ferito. Per le nuove generazioni, non per lui” Quando uscii dal cancello di Coverciano, al termine dell’incontro con Luca Vialli, pensai che l’unità di misura delle vite di ciascuno non dovrebbe essere la lunghezza ma il peso. Le vite non si calcolano col metro, ma con la bilancia. E la vita di Luca era talmente bella da raccontare che, ponderata, sarebbe stata molto più importante della sua possibile lunghezza. LEGGI TUTTO

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    Milan-Roma, gioca Panucci: “Pioli migliorato, a Mou serve aiuto. Ecco chi può deciderla”

    Il doppio ex: “Il Milan ama riempire l’area ed è bello da vedere, la Roma si affida ai singoli ma il caso Karsdorp non mi è piaciuto: i panni sporchi si lavano in spogliatoio. Io? Vorrei allenare” Per molti, arrivare a cinquant’anni è un modo per guardarsi dietro alle spalle, pensare a “come eravamo” e magari sentirsi belli. Christian Panucci invece è diverso. Il 12 aprile raggiungerà il mezzo secolo, ma nonostante abbia giocato con tante regine d’Europa (Milan, Real Madrid, Inter, Roma, Chelsea, solo per fare qualche nome) e vanti un palmares di ben 16 trofei vinti in tre nazioni, fra cui due Champions League, è più tipo da progetti che da ricordi. Eppure la sfida di domani è di quelle che dovrebbe far spolverare i ricordi. LEGGI TUTTO

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    Inter, interrogati su gioco e difesa più che sull’arbitro. Juve, parlano i risultati

    Attaccare l’arbitro per il gol ingiustamente annullato ad Acerbi non è la soluzione: a Monza si sono visti i soliti limiti. Allegri fa parlare l’aritmetica: a vero anti-Napoli si candida lui Buttarsi via, la specialità dell’Inter. La squadra di Simone Inzaghi ha dilapidato a Monza il patrimonio della vittoria di mercoledì contro il Napoli. Un pareggio devastante, praticamente una sconfitta. Due punti gettati, uno spreco che rischia di tagliare fuori l’Inter dalla corsa scudetto. Meglio guardarsi alle spalle e concentrarsi sulla corsa al posto Champions. A Monza sono riaffiorati certi limiti dell’Inter inzaghiana: la mediocrità di pensiero, la speculazione sul golletto di vantaggio, il traccheggiamento in attesa della fine. LEGGI TUTTO

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    La ricetta anti-Milan di Capello: “Difesa, contropiedi micidiali, e sulle palle inattive…”

    L’ex tecnico giallorosso: “La Roma gioca meglio fuori casa perché non deve fare la partita e può giocare come sa. Abraham appannato? Forse gioca un po’ lontano dalla porta”Le parole Milan e Roma raccontano una parte importante della sua storia. Per questo Fabio Capello – stella della panchina e opinionista principe di Sky – “gioca” con noi col piglio disincantato di chi odia i luoghi comuni. Far finta di provocarlo, perciò, è divertente. LEGGI TUTTO