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    Lukaku accelera: al lavoro anche a Natale. Vuole essere al top per il Napoli

    Due ore al giorno di sedute tra Bruxelles e Milano. Nella testa di Romelu c’è lo scudetto: punta subito giocare 90’Nel cervello un chiodo fisso: il Napoli. Romelu Lukaku non si ferma neppure a Natale. Sta bene, gli 87 minuti di Reggio Calabria gli hanno lasciato dentro la convinzione di essere persino più avanti di quel che immaginava. Un retroscena aiuta a capire, in questo senso. LEGGI TUTTO

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    L'agente di Lautaro: “È molto legato all'Inter. Hakimi? In futuro non lo so”

    Alejandro Camano, agente di Lautaro Martinez e Achraf Hakimi, il primo laureatosi Campione del Mondo con l’Argentina e il secondo autore di un Mondiale super con il Marocco ha parlato del futuro dei due assistiti con l’Inter come minimo comune denominatore. A Cm.it l’agente ha infatti parlato sia del mercato che potrebbe riguardare El Toro, sia della possibilità di rivedere in nerazzurro l’esterno del PSG che non ha mai nascosto l’amore per la sua ex squadra.MERCATO PER LAUTARO – “E’ molto legato all’Inter, per me è molto importante dire al popolo nerazzurro che un po’ del Mondiale argentino è anche suo che ha dato tanta fiducia, tanto amore al calciatore. Lautaro è un calciatore incredibile con una mentalità formidabile, con Lukaku ha fatto un calcio meraviglioso e con Dzeko, che è un grandissimo, anche. L’importante per Lautaro è che l’Inter vinca, non possiamo parlare di tante cose che succedono all’interno”.HAKIMI TORNA? – “Sono molto felice per Hakimi, ha fatto un Mondiale incredibile. Hakimi-Inter? Non lo so… Ausilio ha fatto tante operazioni intelligenti quando siamo approdati in nerazzurro. Per il futuro non saprei, Hakimi ha tre anni e mezzo di contratto con il PSG che ha l’obiettivo di vincere la Champions League e il campionato, credo che adesso Hakimi giocherà sicuro. Per il futuro il calcio è molto dinamico, ma adesso è felice in Francia”.  LEGGI TUTTO

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    Un mese per la decisione sulla riapertura: Juve, i tre round con la giustizia sportiva

    Dall’esito della richiesta della procura dipende la riapertura del filone plusvalenze, a cui seguirebbe un nuovo dibattimento. A seguire l’altro filone sulla manovra stipendi, la cui istruttoria si potrebbe chiudere in primavera. La variabile degli altri club e l’incognita delle sanzioni Il day after del big bang del caso Juve sul piano della giustizia sportiva è fatto di tante interpretazioni. L’istanza di revocazione presentata dalla procura federale per chiedere la riapertura del processo d’appello sulle plusvalenze per nove club (oltre alla Juve anche Sampdoria, Pisa, Pescara, Empoli, Parma, Genoa, Pro Vercelli e Novara, ma la vecchia società, quella non più iscritta ai campionati. Non c’è il Napoli che non è presente nelle carte dei magistrati di Torino inviate alla Figc) e 52 dirigenti ha preso tutti in contropiede perché sembrava che, anche in base ai pochi casi di richieste del genere, prevalesse la linea di lasciar cadere definitivamente il filone plusvalenze per concentrarsi sulle vicende delle sue manovre stipendi. E adesso che succede? LEGGI TUTTO

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    Nonge Boende studia Pogba, e a 17 anni sta stregando la Juve

    In campo contro Arsenal e Rijeka, il mediano belga è una colonna della Primavera ma sta bruciando le tappe. In Belgio Kompany lo vedeva come suo erede, poi…Era il 12 agosto 2019, quando le formazioni Under 16 di Anderlecht e Wolverhampton si ritrovavano a Shanghai per la finalissima di Youth International Challenge Cup. Un match giocato su buoni livelli, con la formazione belga in vantaggio nel primo tempo e gli inglesi a pareggiare i conti nella ripresa. Sembrava che l’esito della partita si dovesse decretare ai calci di rigore, almeno fino al momento clou nelle battute finali: transizione veloce e palla nello spazio per l’inserimento di una mezzala belga, stop e tiro a segno per il definitivo 2-1. E così i riflettori si accesero sul grande protagonista del successo: Joseph Nonge Boende. LEGGI TUTTO

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    Baroni: “Gonzalez vale una big. Il mercato? Con Corvino sono in buone mani”

    Il tecnico salentino e un avvio che ha stupito tutti: “Ma non abbiamo ancora fatto nulla. Bravo anche Baschirotto, si è calato bene in un ruolo che non faceva”Dal nostro inviato Francesco Velluzzi23 dicembre
    – lecceRallentare per poi accelerare. Marco Baroni, che ama i grandi classici della musica italiana, ha rallentato per la sosta che non avrebbe voluto, ma ora chiede al suo Lecce di accelerare. “Quel gran genio di Baroni, con un cacciavite in mano fa miracoli”, potremmo azzardare parafrasando Lucio Battisti in “Sì viaggiare”. Oggi il Lecce (test a Udine) riprende a viaggiare per evitare le buche più dure. Baroni ha condotto fuori dalla zona calda una squadra piena di esordienti e in cui stabilmente giocano cinque giocatori nati dal 2000. LEGGI TUTTO

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    Più di Ibra, più di Leao: perché è Giroud il vero simbolo di questo Milan

    Ai rossoneri serve un centravanti giovane per il futuro, vero, ma intanto puntano a rinnovare con Olivier: arrivato in punta di piedi, implacabile in campo, pacato fuori, uomo squadra, leader…Valore e valori: così Olivier Giroud ha conquistato il Milan. Grazie al valore tecnico innanzitutto, perché la base non può che essere quella, il rendimento in campo: segna molti gol (11 nel campionato dello scudetto, già 9 in questa stagione, 4 dei quali in Champions), ha la capacità di giocare per la squadra, gode di un’efficienza fisica sorprendente considerati i trentasei anni suonati. E poi ha valori personali (definirli morali può apparire eccessivo) che meritano di essere sottolineati oltre che apprezzati: spirito di sacrificio, disponibilità, leadership, carattere. LEGGI TUTTO

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    Da partente a valore aggiunto: la nuova vita di Gosens

    “Pare tornato quello dell’Atalanta”, dice Ausilio togliendolo di fatto dal mercato. Dopo un calvario fisico e una condizione ritrovata pian piano, il tedesco sta riconquistando l’Inter Nessuna rivoluzione sulla corsia sinistra dell’Inter. A chiarirlo è stato il direttore sportivo Piero Ausilio, che ha di fatto spento le voci di mercato riguardanti Robin Gosens. “Abbiamo fatto un investimento importante e pensiamo che a breve vedremo un giocatore diverso. Non è sul mercato”, ha garantito giorni fa il dirigente nerazzurro a margine del premio Maestrelli, ribaltando così le prospettive e i piani tracciati nei mesi scorsi. Le ragioni del cambio strategico rispondono a logiche prima di tutto tecniche, perché Ausilio ha garantito di aver rivisto nelle ultime settimane “il Gosens dell’Atalanta”, vale a dire uno dei migliori esterni d’Europa. LEGGI TUTTO

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    Ecco perché la procura federale ha riaperto il filone delle plusvalenze

    Le 14mila pagine dei pm di Torino hanno convinto Chiné: “Nell’inchiesta Prisma indizi gravi e precisi”Altro che le nostre accuse. Le carte inviate dai magistrati di Torino hanno trasformato i primi processi sportivi sulle plusvalenze nella periferia della storia. Che ha un nuovo centro. Questo scrive il procuratore federale Giuseppe Chiné alla Corte d’Appello per motivare la sua richiesta di revocazione della sentenza che aveva portato all’assoluzione dei club e dei dirigenti deferiti. LEGGI TUTTO