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    Il calcio dà, ma riceve poco in cambio: ogni 18 euro di tasse, solo uno torna al sistema

    La Figc presenta il Bilancio integrato 2021: 30 milioni di tifosi, 4 milioni e mezzo di praticanti, ma c’è un calo fra i giovani Anche se l’era Covid ha piazzato diversi segni meno sulle sue cifre, quello italiano resta un calcio di grandi numeri. E fornisce un contributo prezioso alle entrate fiscali dello Stato. E così oltre ai 30 milioni di tifosi – il 72,5% della popolazione maschile e il 38,9 di quella femminile, il segmento anagrafico più coinvolto è quello fra i 25 e i 34 anni – e ai 4,6 milioni di praticanti, colpiscono anche altri dati, soprattutto quei 18,3 euro che ritornano allo Stato per ogni euro dato al sistema calcio attraverso la quota parte dei finanziamenti pubblici allo sport. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze Juve, la telefonata di Elkann ad Agnelli: “Si sono allargati”

    John, che non è indagato, parla con il cugino delle plusvalenze e della direzione sportiva. Dalle intercettazioni verrebbero fuori anche “partnership” sospette con altre societàThe show must go on. Quattro giorni dopo il terremoto che ha sconvolto la Juventus, il vecchio cda bianconero si riunirà in regime di “prorogatio” per approvare la bozza del nuovo bilancio 2021-22. Intanto ieri per Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, che lunedì si sono dimessi dalle rispettive cariche di presidente, vice e amministratore delegato della Juventus, la Procura di Torino ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta Prisma, che indaga sui conti del club bianconero dal 2018 al 2021. LEGGI TUTTO

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    Quella delega a Paratici e l'asticella che si alza: com’è finita l’era Agnelli

    Come ha fatto a rompersi un giocattolo che sembrava indistruttibile? Perché un’era di così grande successo si è conclusa in un modo così inglorioso? Viaggio nella crisi, tra bilanci e governance Come ha fatto la Juventus a rompere un giocattolo che pareva indistruttibile? Com’è possibile che una delle ere di maggior successo nella storia del calcio italiano si sia conclusa così ingloriosamente? In attesa dell’esito delle inchieste, le dimissioni in massa del cda consegnano agli archivi la presidenza di Andrea Agnelli e inducono a riflettere su una gestione che, negli ultimi anni, ha perso il tocco magico e ha commesso errori su errori, con un effetto domino dirompente. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria lasciata alla deriva: così ci perdono tutti

    Il club blucerchiato è in una situazione disperata, eppure nessuno interviene per evitare il tracollo Mai più: quante volte l’abbiamo sentito? Mai più proprietari di club approssimativi, mai più campionati con società in evidente e grave crisi economica, sull’orlo del fallimento. Non succederà mai più, perché altrimenti si falsa il calcio. Invece ora tocca alla Samp. Qualcuno si stupisce? Non scherziamo. LEGGI TUTTO

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    I 70 anni di Calloni, l'Egidio che tanto sciagurato non era

    Brera gli appicciò l’etichetta per i grossolani errori sotto porta, ma fece anche tanti gol. Oggi festeggia il compleanno un ex centravanti iconico. Per tutti i nostalgici C’è una porta spalancata e ci siamo noi, che basta spingere il pallone. Troppo facile. E troppo comodo. Serve del talento, anche per sbagliare i gol più facili. LEGGI TUTTO

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    La palla torna nel campo di John: la saga Juve e i rimpalli tra i due rami di Casa Agnelli

    La fine dell’era di Andrea riporta gli equilibri dalla parte del primogenito Elkann, che aveva gestito il post Calciopoli. Sulla scia dell’eterno ping pong tra i padri della patria Gianni e Umberto, che ha segnato la storia e le svolte della Signora Non c’è bisogno di aspettare il nuovo consiglio di amministrazione che si insedierà il 18 gennaio, né le liste dei candidati che depositerà Exor nelle prossime settimane per vedersi delineare un nuovo passaggio di consegne tra i due rami della famiglia Agnelli. Che nel 2023 vedranno celebrare il centenario della Casa torinese a capo della Juventus, il più lungo sodalizio nella storia del calcio, con la palla che sta tornando adesso nel campo di John Elkann per la prima volta dopo il post-Calciopoli. LEGGI TUTTO

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    Ribaltone Juve: Allegri diventerà più che un tecnico

    Nella nuova struttura bianconera, Max avrà responsabilità anche nelle relazioni esterne: l’esame più difficile Come in un film, chiaramente in bianco e nero, gli allenatori della Juve hanno spesso interpretato un ruolo: co-protagonisti, con lo scudo e la protezione di un produttore e di un regista, entrambi di grandissimo livello. LEGGI TUTTO