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    Juve in tuffo su Vicario per anticipare Tottenham e Roma ed evitare l’asta

    Gli uomini mercato della Signora sicuri: per la porta del futuro il primo nome è quello dell’empolese. Operazione da definire già a gennaioNicola Angeli-Filippo Cornacchia17 novembre
    – MilanoIl made in Italy sta tornando di gran moda in “casa Juve”. Dopo il decollo della coppia Miretti-Fagioli, il salto di qualità di Manuel Locatelli e la ripartenza a suon di gol di Moise Kean (5 reti tra campionato e Champions League), alla Continassa non intendono fermarsi. L’obiettivo, tra gennaio e giugno 2023, è quello di dare una nuova spruzzata d’azzurro allo spogliatoio. Se Andrea Cambiaso, juventino in prestito al Bologna, può diventare un’alternativa sulle fasce ai vari Rick Karsdorp (Roma) e Alvaro Odriozola (Real Madrid), per la porta del futuro è sempre più concreta la candidatura di Guglielmo Vicario dell’Empoli. LEGGI TUTTO

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    Milan, che fine hanno fatto Adli e Bakayoko?

    Il primo è un mistero: da stellina in precampionato a pochi scampoli di partita. Il secondo ha la valigia in mano dall’estate Casi diversi, ma stessa domanda: che fine hanno fatto Adli e Bakayoko? Il primo ha visto il campo con il lumicino, quattro spezzoni di partita senza mai brillare, mentre il secondo è sempre stato in panchina. Fuori dai giochi di Pioli e della dirigenza. Il destino dei due francesi è simile. Ora il Milan dovrà trovare la quadra. LEGGI TUTTO

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    Dalla richiesta di cessione al boom: Kean e la Juve, un amore da 38 milioni

    Allegri lo ha sempre considerato un top. Le incomprensioni? Chiarite. Il suo nome sulla lista dei partenti? Appartiene al passato Moise Kean di nuovo al potere è una storia di coerenza e fortissimo orgoglio. Un’operazione di mercato non troppo lontana nel tempo (agosto 2021), una richiesta precisa di Max Allegri quando le porte per altre idee offensive erano sbarrate. La volontà di portare a casa un classe 2000 che nella Juve era cresciuto prima di scegliere qualche soluzione lontano da casa, Paris Saint-Germain e Everton, per una motivazione semplicissima. La stessa che porta al famoso orgoglio: quando Kean capisce, intuisce, di essere uno di troppo alza il braccio, convoca il suo agente (gruppo Raiola) e chiede di andar via. LEGGI TUTTO

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    Doveva fare il chitarrista, ora studia da nuovo Barella: chi è Carlos Alcaraz

    Forgiato da un’infanzia difficile nei sobborghi di La Plata, mamma Amalia lo voleva musicista, lui invece capì come giocare contro quelli più grossi e svoltò: alla scoperta del talento su cui l’Inter ha messo le maniDestro raffinato, gambe esplosive, polmoni da maratoneta e spirito da lottatore. Questo il breve identikit di quel Carlos Alcaraz finito in cima alla lista degli obiettivi di mercato nerazzurri dopo l’ultima missione sudamericana del vice direttore sportivo Dario Baccin. Ma il dossier sul 19enne gioiellino del Racing Avellaneda è piuttosto corposo e nutrito già da un po’ di tempo, perché l’Inter segue con particolare attenzione il ragazzo sin dalle sue prime apparizioni ufficiali datate gennaio 2020. Il filo diretto creato tra l’Inter e l’Academia grazie a Milito e a Lautaro ha consentito ai nerazzurri di avere pieno accesso al “file” Alcaraz, tanto da poter decidere oggi di puntare sul ragazzo senza troppe esitazioni. LEGGI TUTTO

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    Juve, le pagelle alla sosta: Milik e Rabiot outsider da 7. Delusione Paredes: 5

    I giudizi dopo 21 gare ufficiali: Bremer non ha tradito le attese, Bonucci partito male, poi è tornato ad essere una certezza. Cuadrado e Alex Sandro in caloIl primo ciclo del campionato ha visto una Juve bifronte: prima un avvio stentato, di squadra e nei singoli, quindi una decisa ripresa, che ha visto il gruppo trasformarsi in squadra e rimontare una classifica che sei giornate fa tutto avrebbe fatto pensare tranne che a una chiusura pre-sosta in terza posizione. LEGGI TUTTO

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    Lazio, le pagelle alla sosta: Milinkovic è un faro, 7. Luis Alberto non convince: 5,5

    I giudizi dopo 21 gare ufficiali: Zaccagni tornato a segnare con regolarità, Provedel coglie l’attimo alla prima giornata La Lazio arriva alla sosta con il fiato corto per i tanti impegni ravvicinati dell’ultimo periodo ed anche incerottata, a causa degli infortuni di Immobile, Lazzari e Zaccagni che l’hanno privata di tre titolari nelle ultime uscite. Il bilancio è comunque positivo. Anzi, oltre ogni più rosea previsione in campionato, dove la squadra di Sarri è in zona Champions grazie ad un rendimento sorprendente che le ha consentito di vincere tre scontri con le big (Inter, Atalanta e Roma), perdendone invece due (con Napoli e Juve). I 30 punti raccolti (media di 2 a gara) sono una cifra che, prima della partenza, pochi avrebbero pronosticato. Il rovescio della medaglia è il comportamento in coppa, dove la Lazio ha chiuso terza (anche se con gli stessi punti delle altre tre squadre del girone) ed è retrocessa dall’Europa League alla Conference. Un rischio che però era stato in qualche modo preventivato, visto che Sarri in coppa ha fatto parecchio turn over, finendo col pagare dazio. In particolare nell’ultima e decisiva sfida col Feyenoord, affrontata con una formazione con pochi titolari essendoci dopo tre giorni il derby. LEGGI TUTTO

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    Ristic: “Vlahovic e Milinkovic, coppia ideale. Radonjic, che affare per il Torino!”

    Parla l’agente: “Torino club perfetto per Nemanja. E Dusan migliora ogni giorno.” E punta sulla Serbia: “Possiamo essere la sorpresa del Mondiale”Darko Ristic è il procuratore di Dusan Vlahovic e Nemanja Radonjic, uno dei protagonisti principali delle sessioni di mercato italiane di questo 2022. L’Executive Director della International Sports Service, che cura gli interessi di numerosi calciatori serbi in rampa di lancio, è legato fortemente ai due tasselli di Juve e Torino. LEGGI TUTTO