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    Buone notizie per Allegri: Chiesa si è allenato in gruppo, verso la convocazione col Milan

    Le valutazioni definitive saranno fatte alla vigilia, l’azzurro dopo due settimane di lavoro personalizzato ha pochi minuti nelle gambe: Milik favorito su Kean accanto a Vlahovic

    Federico Chiesa è tornato ad allenarsi in gruppo, a San Siro contro il Milan dovrebbe andare in panchina. Max Allegri farà le ultime valutazioni alla vigilia, l’attaccante giunge da due settimane di lavoro personalizzato e non ha molti minuti da mettere a disposizione. Il tecnico può contare dal primo minuto su Dusan Vlahovic, che si allena con i compagni da inizio settimana e punta a fare la sua prima rete a Milano: fin qui non è mai riuscito, né contro il Milan né contro l’Inter. Mentre Arek Milik appare in vantaggio su Moise Kean nel caso di ballottaggio per supportare il numero 9 serbo.

    verso il milan—  Allegri non sembra intenzionato a stravolgere tatticamente la squadra, considerato che la pausa ha tolto altre due pedine fondamentali dal suo scacchiere. Per questo Rugani dovrebbe subentrare dietro a Danilo (infortunato) insieme a Gatti e Bremer, a protezione di Szczesny. Mentre la duttilità di McKennie dovrebbe trovare continuità nel ruolo di mezzala destra, lasciando a Weah (partita speciale per lui, contro l’ex squadra di papà George) la corsia di destra. Rabiot e Locatelli gli imprescindibili in mezzo, mentre la presenza di due centravanti dentro l’area avversaria dovrebbe favorire la presenza di Kostic sulla fascia mancina. Miretti e Kean le possibili carte da giocare a partita in corsa, dovendo mettere in conto un match da reggere sulla lunga distanza. LEGGI TUTTO

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    Abodi su San Siro: “Non escluderei a priori l’abbattimento”

    Il ministro dello sport a “Un giorno da pecora”: “Un conto è dire che ha un valore simbolico e sentimentale, un altro mettere il vincolo a prescindere”

    Il ministro dello Sport Andrea Abodi è intervenuto sulla questione San Siro al programma di Rai Radio1 “Un giorno da pecora”, auspicando una soluzione che non escluda a priori l’abbattimento dell’attuale impianto: “San Siro ha un vincolo che mi auguro possa esser superato, spero si possa trovare un modo per mettere in relazione la storia, il presente ed il futuro – ha detto Abodi -. È un tema molto sensibile però una cosa è dire che c’è un vincolo, ma per San Siro non ne capisco le ragioni, un’altra è dire che ha un valore simbolico. In questo caso è un vincolo di sentimenti, e quelli li lascio agli amici di Milano”.

    esempi—  “Io ho due esempi internazionali – ha poi aggiunto – quello dello stadio del Real Madrid e quello di Wembley, che è la storia per eccellenza, la storia del calcio. Lo hanno abbattuto e ricostruito perché l’obiettivo era renderlo attuale”. Con San Siro farebbe lo stesso? “Sono dell’idea che questa opportunità non andrebbe messa in discussione a priori, poi c’è il sindaco che è garante di tutta la comunità e ci sono le varie sensibilità”. LEGGI TUTTO

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    Juve e Napoli per il Milan, Lukaku ritrova l’Inter e…: la corsa scudetto si infiamma

    La sosta nazionali di ottobre si è conclusa poche ore fa, ma si intravede già la terza (e ultima)  interruzione di questo 2023. Il 12 novembre, infatti, si giocherà l’ultima giornata di Serie A prima di nuovi impegni delle nazionali. Per molte delle big del nostro campionato saranno settimane fondamentali: non mancano scontri diretti e gare complicate in campo europeo. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi: “Contro il Torino compattezza dietro senza perdere concretezza in attacco”

    Il tecnico a Inter Tv in vista della trasferta di domani sul campo dei granata: “Contro il Bologna subite due reti evitabili, dobbiamo migliorare. Tutta la squadra deve partecipare alla fase di non possesso”

    Simone Inzaghi ha parlato a Inter Tv alla vigilia della gara di domani pomeriggio sul campo del Torino, un impegno molto difficile per la sua Inter che inizia un altro ciclo terribile, quello che andrà fino alla sosta di novembre: “Il duello sulle fasce – ha iniziato il tecnico di Piacenza – sarà sicuramente  importante, ma non sarà quello l’unico settore del campo dove si deciderà la sfida contro il Torino. Ci sarà bisogno di una concentrazione e di una voglia di far bene molto alta perché ci aspetta un match molto intenso. Siamo il miglior attacco della Serie A? È vero, segniamo tanto e con giocatori diversi, ma sappiamo che possiamo migliorare ancora questo dato. Come? Allenandoci al meglio e trovando più gol anche con i nostri difensori, con i quinti di centrocampo…”. Il tutto, magari, evitando di perdere punti come successo contro Sassuolo e Bologna, due rimonte casalinghe che sono costate 5 punti: “Stiamo lavorando tanto sull’organizzazione difensiva. La classifica e il rendimento in Europa dicono che stiamo facendo bene, ma dobbiamo migliorare ancora: nell’ultima partita, per esempio, abbiamo concesso due gol chiaramente evitabili e quindi dobbiamo fare progressi ogni giorno dopo giorno. Tutta la squadra deve partecipare alla fase di non possesso”.

    LAUTARO E CICLO DI FERRO—  Inzaghi ha parlato anche dell’argentino, autore di 11 reti tra campionato e Champions: “Lauti è un giocatore con una grandissima appartenenza e in questi anni lo ha dimostrato. È in continua crescita e chiaramente la fascia lo ha responsabilizzato ancora di più. Ha la fortuna di avere compagni straordinari che cercano di metterlo nelle migliori condizioni”. Finale sul ciclo di ferro che, tra Serie A ed Europa, attende i nerazzurri: “Sappiamo che sta arrivando una serie di partite importanti, tutte difficili, avrò bisogno di tutti i ragazzi. Dovremmo avere una concentrazione e una voglia di fare molto molto alta da qui al prossimo stop per le nazionali”. LEGGI TUTTO