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    L’Inter del dottor Volpi: “Io, Ronaldo, Recoba e i riccioli del giovane Marotta”

    Il dottore dei nerazzurri alla Pinetina è un’istituzione. E dal suo passato di calciatore in Serie A ai tanti campioni curati, ci racconta che…

    P iero Volpi è l’unico medico di club ad aver giocato in Serie A. Professore, primario di ortopedia all’Humanitas, capo della struttura sanitaria dell’Inter, è nel calcio da 56 anni. È nato ad Affori, quartiere di Milano. Ha fatto le scuole medie dai Salesiani, in via Copernico, vicino al Gallia, tempio del calcio mercato. “Ho cominciato con i tornei studenteschi, ricordo un premio vinto con la squadra della Prima E, un torneo a sette, io ero mezzala”.  LEGGI TUTTO

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    Salis: “Professionismo, lo Stato ora aiuti. Rubiales? Atteggiamenti fuori dal tempo”

    La vicepresidente vicario del Coni: “Un anno fa il calcio femminile ha svoltato ma le donne seguono ancora poco lo sport”

    s ilvia Salis, vicepresidente vicario del Coni, è da poco diventata mamma. Il 5 ottobre a Genova è nato Eugenio, avuto con il marito e regista Fausto Brizzi. All’anagrafe è stato registrato come Eugenio Salis, “perché – ha spiegato lei – un maschio che capisce fin da bambino che nella sua famiglia vige la parità assoluta non penserà mai che le donne siano una sua proprietà”. È evidente che la parità di genere le stia a cuore, come dimostra pure l’aver preso parte a Maledetta Primavera, corto che sarà presentato domani ad Alice nella Città, sezione parallela della Festa del Cinema di Roma. “Celebra il primo anno di professionismo nel calcio femminile, che è stato di certo un momento di svolta per lo sport italiano. È un progetto patrocinato dal Coni, che mi ha colpito fin dall’inizio perché eseguito con grande passione”.  LEGGI TUTTO

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    Ferrieri Caputi: “Il Var è un angelo custode. E il prossimo Mondiale…”

    L’arbitro che nell’ottobre 2022 cambiava la storia: “Nelle categorie inferiori sono stata pure aggredita verbalmente, la vocazione mi ha fatto continuare”

    U no sguardo veloce al Var (“Il nostro angelo custode”). Per il resto, solo vita. La vita cambiata di una ragazza che ha fatto la storia, Maria Sole Ferrieri Caputi, schiettezza e semplicità in abito blu. Un anno fa, 2 ottobre 2022, debuttò in A in Sassuolo-Salernitana: la prima donna arbitro a toccare la Luna. Poco più di un anno dopo, al Festival di Trento, Ferrieri Caputi si è tolta la divisa e si è messa a parlare di Maria Sole dentro un anno speciale. “Che non pensavo così intenso”.  LEGGI TUTTO

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    Zambrotta: “È una partita da titolo. Il Milan sta meglio, ma Allegri se la gioca”

    Il doppio ex della sfida di San Siro: “Pulisic e Leao formano la coppia di esterni migliore della Serie A. Fossi nella Juve punterei su Weah e Kostic per la spinta sulle corsie”

    Gianluca Zambrotta non ha perso il dono dell’ubiquità. Da giocatore potevi trovarlo a destra e a sinistra, come ala o terzino. Ora che la sua carriera è un ricordo mischia attività ufficiali e private. Riassume lui, per brevità: “Sono vice presidente del settore tecnico della Figc per l’Aic, ambassador del museo della Fifa a Zurigo, ambassador per Liga e Serie A. Poi ho i miei centri sportivi: uno a Bresso, vicino a Milano, uno a San Fermo della Battaglia con padel, fitness e piscina, una scuola calcio con il progetto Azzurrini per i bambini autistici”. In più, fa il papà (e questo per un parere su Fagioli e Tonali tornerà utile).  LEGGI TUTTO

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    Le 5 Inter dell’era Marotta: ecco perché questa è la più completa

    Delle cinque squadre nerazzurre costruite dal dirigente, le certezze maggiori sono in questa stagione: per Inzaghi la missione è ancor di più la seconda stella…

    Filippo Conticello-Davide Stoppini
    20 ottobre – MILANO

    La prima vera Inter con Beppe Marotta al timone è quella del 2019-20. Si è parlato molto di rivoluzione intorno alla squadra di questa stagione. Ma in quell’estate di quattro anni fa i nerazzurri cambiarono totalmente faccia. Arrivò Antonio Conte in panchina, Mauro Icardi e Radja Nainggolan furono estromessi dal ritiro ancor prima di essere ceduti. Con loro fu allontanato Ivan Perisic, che 12 mesi più tardi sarebbe diventato uno dei segreti del tricolore. Il colpo di mercato fu quello di Lukaku, con tanto di tira e molla con il Manchester United e l’inserimento respinto della Juventus. Con il belga ad Appiano sbarcò Barella, insieme a quel fuoco d’artificio illusorio che rispondeva al nome di Sensi, molto presto arresosi agli infortuni. In difesa a Milano fu preso (a zero) Godin. Ma il difensore titolare era già in casa. Perché Conte vide in allenamento un certo Bastoni e se ne innamorò presto, tanto che il mancino rubò in poche settimane il posto all’uruguaiano. È stato l’ultimo grande mercato di investimenti da parte di Suning: a gennaio fu preso anche Eriksen. Quell’Inter coltivò a lungo il sogno scudetto, salvo rallentare prima della pandemia. L’impresa alla quale Conte andò più vicino fu in Europa League. Ad agosto arrivò a giocarsi a Colonia la finale con il Siviglia, arrendendosi a errori in serie e sfortuna. Antonio minacciò di dimettersi, il famoso vertice di Villa Bellini servì per rimettere insieme i cocci. L’Inter tricolore dell’anno successivo era già nata e nessuno lo sapeva ancora. LEGGI TUTTO

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    Pirola carica la Salernitana: “Cresciuto con Sousa, ora con Inzaghi servono punti”

    Dalla Under 21 al campionato: “Siamo partiti male, battiamo il Cagliari per tranquillizzarci”

    Grosso lo è sempre stato, fin da quando a 13 anni entrò nel settore giovanile dell’Inter. Ora Lorenzo Pirola sta anche diventando grande. Dopo una lunga trafila nelle giovanili azzurre – con un argento europeo Under 17 – è arrivato al terzo “mandato” con l’Under 21 e stavolta lo fa con la fascia di capitano al braccio. La maglia azzurra gli è “costata” il matrimonio con Martina nel giugno scorso, rimandato causa Europeo (il secondo, per lui) conclusosi troppo presto contro la Norvegia. Proprio contro gli scandinavi Pirola si è preso una piccola rivincita: 2-0 a Bolzano, con almeno un paio di suoi salvataggi in area.  LEGGI TUTTO