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    Lungimiranza, necessità o voglia di progettare: questa è la via virtuosa

    Qualcosa si sta muovendo anche in Italia: gli altri Paesi in Europa sono più avanti, ma la strada seguita dai nostri dirigenti sembra essere quella giusta

    Certo, non siamo ancora al livello, o non abbiamo il coraggio, dell’Ajax, che ha impiegato oltre il cinquanta per cento di calciatori Under 21. Dobbiamo ancora imparare anche da campionati, come la Premier, in cui se un diciottenne è di valore non si aspetta un minuto a metterlo in campo. Ma qualcosa, ed è un segnale importante, si sta muovendo anche in Italia. Sarà la lungimiranza di alcuni dirigenti, sarà la necessità di dover far quadrare i conti, sarà una nuova – e lodevole – voglia di progettualità, ma anche il nostro campionato si sta adeguando a una tendenza virtuosa.  LEGGI TUTTO

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    Allegri in Emergenza tra sospensioni e ko: Miretti, Yildiz e Iling, la soluzione è giovane

    Dopo Pogba sarà fermato Fagioli, l’infortunio di Danilo col Brasile cambia ancora il volto alla formazione di Allegri. Che sarà costretto a puntare sui baby

    L’ ultima tegola è arrivata nella notte tra giovedì e venerdì, quando Danilo ha dovuto alzare bandiera bianca in Brasile-Venezuela. Il capitano della Juventus, schierato da terzino destro nella difesa a quattro della Seleçao, ha lasciato il campo dopo 42’ a causa di un problema al muscolo posteriore della coscia sinistra. Tornerà subito in Italia, ma le sensazioni non sono positive: «Conosco il mio corpo, appena è successo ho capito che mi ero fatto male. Non ci sarò contro l’Uruguay», il virgolettato dello stesso Danilo. Si teme una lesione di primo grado, che gli impedirebbe di scendere in campo a San Siro in Milan-Juventus del 22 ottobre, alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali. Un guaio in più per Massimiliano Allegri, che in difesa ha già perso da un mese Alex Sandro.  LEGGI TUTTO

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    Sommer: “Inter, dobbiamo riprenderci il primo posto in classifica”

    Il portiere svizzero ha parlato della squadra: “Abbiamo grandi qualità e siamo reduci da buone prestazioni. L’obiettivo è raggiungere obiettivi importanti”

    Obiettivo primo posto in classifica. Yann Sommer, attualmente con la sua Svizzera alla caccia della qualificazione a Euro 2024, ha parlato a Srf del momento dell’Inter dopo il pareggio contro il Bologna che è costato il primo posto in classifica: “Purtroppo nell’ultima giornata prima della sosta siamo scivolati al secondo posto – ha detto – ed è un peccato perché abbiamo fatto delle buone prestazioni come nella seconda partita del girone di Champions contro il Benfica. L’Inter è una squadra con grandi qualità e che ha tanta voglia di raggiungere insieme dei traguardi importanti. C’è un bell’ambiente e piano piano mi sto adattando all’interno del gruppo”.

    PRIMATO—  Sommer adesso punta a riprendersi il più in fretta possibile il primo posto in classifica, soffiandolo ai cugini rossoneri: “La rivalità con il Milan si sente e l’ho capito in occasione del derby: nei giorni precedenti alla gara, la città ribolliva e abbiamo vissuto sensazioni ed emozioni davvero belle quando abbiamo vinto per 5-1. Da calciatore, penso che non ci sia niente di più bello che giocare in uno stadio del genere. Le aspettative sono alte e ci si aspetta tanto da noi. Dobbiamo dimostrare di poterci riprendere la prima posizione in classifica nelle prossime settimane. Il Bayern? L’Inter è una realtà diversa, in un campionato diverso e da me forse si aspettano qualcosa di diverso rispetto al passato. Lo stile di gioco è cambiato rispetto al Bayern, ma mi diverto molto perché sono in un bel club, con grandi tifosi. Sono molto fortunato”.  LEGGI TUTTO

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    Paul Pogba, tutti i guai in un Polpo solo

    Fragilità fisica, liti familiari, un secondo padre (Mino Raiola) che non c’è più. La positività al testosterone, probabile, triste epilogo della sua carriera, era stata preceduta da tanti segnali negativi: la star con il sorriso è solo un ricordo

    Sabato 7 ottobre, giorno di derby, giorno di sogni, tormentoni ed emozioni. Torino è piena di maglie granata e bianconere che si mescolano nel festival della rivalità e dei colori. In piazza San Carlo un ragazzo con la 10 della Juventus addosso a un certo punto viene attratto da una jeep nera: dentro c’è Paul Pogba, occhiali trasparenti (non sappiamo se per necessità o per moda) e sguardo perso nel vuoto. Il ragazzo gli chiede timidamente un selfie, quasi si vergogna, lui fa cenno di avvicinarsi. Si mette in posa senza dire una parola, disponibile e impassibile. Il tempo della foto, poi il suo autista-accompagnatore lo porta via. Nel frattempo intorno alla jeep si è radunata una piccola folla. Qualcuno gli urla: “Dai Paul, tieni duro, non mollare”. Dentro quella macchina c’è l’immagine sbiadita di un campione, il volto della rassegnazione e di un anno e mezzo da dimenticare. LEGGI TUTTO

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    Scandalo scommesse – le notizie di oggi: Zalewski nega ogni coinvolgimento

    Zaniolo amplia lo staff legale —  

    Si amplia lo staff legale di Nicolò Zaniolo in vista degli interrogatori che lo attendono all’inizio della prossima settimana, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Torino per la questione relativa alle presunte scommesse. Oltre all’avvocato Antonio Conte, esperto di Diritto Civile e di Diritto Sportivo, a fianco dell’attaccante azzurro ci sarà Gianluca Tognazzi, 56 anni, penalista del foro romano assai noto. Tra gli altri, è stato attivo anche all’Interno del processo su Mafia Capitale, del caso Genovese e nelle questioni legate alla Sampdoria. Il motto del suo studio è: “Colui che vive nella paura è condannato ogni giorno”, frase di Publio Siro, drammaturgo romano vissuto nel Primo Secolo avanti Cristo. E in questi giorni, nel mondo del calcio, di paura e condanne (preventive) pare ce ne siano abbastanza. (Massimo Cecchini) LEGGI TUTTO

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    Cosa rischiano i giocatori: la sanzione penale è una multa irrisoria. Ma quella sportiva…

    Il reato contestato ai tre azzurri prevede un’ammenda bassa, mentre la squalifica potrebbe arrivare anche a cinque anni 

    La Procura di Torino ieri ha confermato che Fagioli, Tonali e Zaniolo sono accusati di esercizio abusivo di gioco d’azzardo e scommesse, previsto dall’articolo 4 della legge 401 del 1989. Il comma contestato è il numero 3 e riguarda chi scommette attraverso sistemi illeciti. Come sanzione prevede «l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda da lire centomila a lire un milione» (non è un errore, la cifra è indicata in lire anche in Gazzetta Ufficiale). Viene facile intuire che – anche in euro… – parliamo di cifre al limite del ridicolo per un calciatore di Serie A. Diverso sarebbe se dalle indagini emergessero responsabilità sul passaggio di denaro o sul coinvolgimento con la criminalità organizzata. Al momento però l’accusa è solo quella di aver giocato su siti illegali e non può dunque turbare troppo i calciatori. 

    I veri rischi—  Diverso, e non di poco, il discorso sul fronte della giustizia sportiva. Qui le pene – ovvero le squalifiche – rischiano di essere davvero pesanti. L’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva punisce i giocatori che effettuino, direttamente o indirettamente, “scommesse che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”. Praticamente non possono puntare sul calcio. Di conseguenza, se si rivelasse vera la versione di Zaniolo, che sostiene di aver soltanto giocato a blackjack su una piattaforma illegale, per la giustizia sportiva non esisterebbe alcuna violazione. Ma se, come ha già ammesso Fagioli, qualcuno avesse scommesso su una o più partite di calcio, la sanzione è di almeno 3 anni di squalifica, che potrebbero diventare anche 5 nel caso in cui fosse provato che sono state fatte puntate sugli incontri della squadra in cui si gioca, configurando una chiarissima aggravante. I modi per ottenere uno sconto però ci sono: patteggiare prima del deferimento e ottenere una riduzione del 50% della pena (è quanto dovrebbe fare Fagioli); patteggiare tra il deferimento e la prima udienza con riduzione di un terzo; collaborare con la Procura che in udienza potrebbe chiedere all’organo giudicante un taglio, anche molto significativo, della sanzione. In ogni caso il rischio maxi squalifica c’è. E fa paura. LEGGI TUTTO